Andrea Lanfri e Luca Montanari chiudono in bellezza Mese Montagna di Vezzano

Venerdì 25 novembre la serata conclusiva della rassegna Mese Montagna ha ospitato Andrea Lanfri e Luca Montanari, due alpinisti d'eccezione sul palco del Teatro Vallelaghi di Vezzano che hanno raccontato la loro straordinaria impresa che li ha portati sul tetto del mondo
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Andrea Lanfri e Luca Montanari a Mese Montagna di Vezzano
Dennis Pasini / Vitesse

Una serata davvero emozionante quella di venerdì 25 novembre, che ha chiuso la rassegna "Mese Montagna", la manifestazione dedicata al mondo dell'alpinismo e della montagna che nelle scorse settimane ha accolto sul palco del Teatro Vallelaghi di Vezzano grandissimi esperti di vette e pareti, come Beat Kammerlander ed Alessandro Baù.

Il capitolo conclusivo di questa edizione - al quale hanno partecipato tra gli altri il Sindaco del Comune di Vallelaghi Lorenzo Miori, il Direttore di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Oskar Schwazer e la psicologa del Centro Antiviolenza Trentino Micol Colombo - ha visto come protagonisti Andrea Lanfri e Luca Montanari con un incontro dal titolo "La lunga strada verso la felicità”, moderato da Luca Calvi.

I due alpinisti hanno raccontato la loro straordinaria impresa che lo scorso maggio li ha portati sul tetto del mondo, il Monte Everest. "L'esperienza sull'Everest insieme ad Andrea è stata unica perchè va oltre alla mera impresa sportiva, si tratta di una perfetta sinergia che siamo riusciti a creare tra di noi e con gli sherpa che ci hanno accompagnati - ha commentato Montanari, il quale oltre ad essere un alpinista è anche guida alpina -. Per me è un onore condividere esperienze di questo tipo insieme a persone straordinarie come Andrea. Nei miei viaggi ho incontrato diverse persone, anche affette da disabilità, ma non mi sono mai posto limiti con loro perchè mi sono reso conto che il concetto di 'limite' è solo mentale e che nulla è impossibile se si desidera realizzare qualcosa con tutto il cuore."

Nonostante nel gennaio 2015 una meningite fulminante gli abbia provocato la perdita di entrambe le gambe e sette dita delle mani, Andrea Lanfri non si è arreso: "Anzichè fermarmi, ho deciso di reagire perchè sono sempre stato convinto che sarei riuscito a tornare quello di prima. Il risultato ha poi superato le aspettative perchè sono andato addirittura oltre e ora faccio molte più cose di prima! Mi sono impegnato molto e ne è valsa la pena: la fatica è temporanea, mentre la soddisfazione è per sempre."

Nel 2020 Lanfri ha lanciato il suo progetto "My Seven Summits", che prevede la scalata delle sette vette più alte - poi diventate nove - dei sette continenti: "Si tratta di un’evoluzione del progetto 'Toccare il cielo con tre dita', maturata durante la scalata verso l'Everest. Al momento ho raggiunto le vette del Monte Bianco, dell'Everest e del Kilimangiaro, mentre la prossima in programma a inizio 2023 è quella di Aconcagua, in America meridionale."

"L’emozione più forte sul Monte Everest l'ho provata quando ho visto la vetta, non tanto quando l’ho raggiunta, perchè era da tre anni che mi allenavo e durante questo tempo cercavo di immaginarmi quel momento, come sarebbe stato. Una volta arrivati in vetta, non mi rendevo conto che fosse tutto reale e abbiamo concretizzato il tutto al rientro al campo base! - ha aggiunto Lanfri - "Le protesi anche in questo caso non le ho viste come limitanti, anzi. Per me sono sempre state uno strumento necessario per raggiungere i miei obiettivi e sogni".

Grande successo per questa edizione di "Mese Montagna", sottolineato anche dalle parole del primo cittadino del Comune di Vallelaghi Lorenzo Miori: "Siamo molto soddisfatti del risultato finale e la risposta del pubblico ci ha dato ragione. Gli ospiti scelti e il coinvolgimento delle scuole ha reso tutto molto bello dal punto di vista umano ed empatico e questo ci dà un nuovo slancio per il futuro. Siamo già pronti per riunirci e organizzare le attività del prossimo anno."

Info: www.gardatrentino.it




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