Beat Kammerlander al primo appuntamento di Mese Montagna di Vezzano
"Visionaries of the Vertical World" è il titolo del primo appuntamento che ha dato il via alla sedicesima edizione di "Mese Montagna", la rassegna dedicata al mondo dell'alpinismo e della montagna, e che ha riacceso il riflettori sul Teatro Vallelaghi di Vezzano, dopo una lunga chiusura dovuta a interventi di manutenzione e al periodo di pandemia.
Nella serata inaugurale di venerdì 11 novembre hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco del Comune di Vallelaghi Lorenzo Miori, il Presidente LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) della Provincia di Trento Mario Cristofolini, Mauro Toniolatti dell'organizzazione "Mese Montagna" ed Ester Pisetta.
Protagonista del primo appuntamento, moderato da Luca Calvi, è stato Beat Kammerlander, arrampicatore e fotografo austriaco che, con le sue salite sulle pareti del Rätikon, ha fatto sognare intere generazioni, esplorando i limiti dell’alpinismo sportivo e portandolo ai massimi livelli.
"Sono 45 anni che arrampico ma il mio approccio iniziale con la disciplina è stato quasi per caso, addirittura fino ai 16 anni circa pensavo di soffrire di vertigini! Ho iniziato a scalare insieme a un mio grande amico ma le prime uscite non sono state affatto semplici: fin dall'inizio tendeva a portarmi sulle vie più difficili, ma nonostante ciò, anzichè avere paura, affrontare queste difficoltà mi ha permesso di andare oltre, di superare i limiti di ciò che sembrava impossibile" - ha esordito Kammerlander.
"Mese Montagna" quest'anno esplora il concetto di limite, sia fisico che mentale, un limite da sfidare e da superare con preparazione atletica, determinazione e la passione sconfinata che accomuna chi ama puntare in alto affrontando pareti, vette e sentieri: "Il limite è qualcosa che è presente solo nella nostra testa. Per me è molto importante affrontare e superare la paura in maniera intelligente e sicura, per questo motivo quando hai un progetto di arrampicata che può esporti a pericoli, devi trovare il modo per tutelarti al massimo. L’arrampicata è sicuramente una disciplina che mi ha aiutato a crescere e a diventare una persona più forte" ha concluso l'alpinista austriaco.
Il prossimo appuntamento sarà Venerdì 18 novembre, alle ore 20:30, sempre presso il Teatro Vallelaghi di Vezzano dove Alessandro Baù, insieme al conduttore Alessandro Beber, racconterà della sua "doppia vita", della sua capacità di trasformarsi abilmente da ingegnere meccanico ad alpinista di alto livello, nella scoperta delle pareti più affascinanti e spesso ricercando nuovi, difficili itinerari.
Per quanto riguarda le iniziative di solidarietà, tematica molto legata alla vita e allo sport in montagna, venerdì prossimo "Mese Montagna" vedrà la partecipazione della Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale Trento. Infine, la manifestazione è anche l’occasione per celebrare l’anniversario dei 40 anni dalla nascita della via ferrata Rino Pisetta, alla quale è dedicata una mostra fotografica - allestita presso il teatro - che ripercorre la sua storia fino a oggi.
Info: www.gardatrentino.it