A Cogne il primo Meeting Femminile Italiano di Arrampicata su ghiaccio
L’idea di un meeting di arrampicata su ghiaccio è nata quest’autunno in occasione dei Women’s climbing days, due giornate di arrampicata tutte al femminile, arrivate alla terza edizione, organizzati in Trentino in collaborazione con Donne di montagna. Ormai i tempi erano maturi per proporre un meeting su ghiaccio tutto al femminile in Italia.
Due giorni di cascate di ghiaccio, dry tooling e una gara di ice-sliding solo per donne, nella culla dell’arrampicata su ghiaccio, Cogne. Il meeting si è svolto con le Guide Alpine Heike Schmidt e la sottoscritta. Sono stati due giorni entusiasmanti, a provare il ghiaccio verticale e appoggiato, lungo il fiume, in un’atmosfera quasi canadese, e vicino alla cascata Lillaz.
Non ci siamo fatti mancare una mattinata ad apprendere la sensibilità di picca e ramponi sul "total dry" di Lillaz Beach, attività che mai le ragazze si sarebbero immaginate di provare. La cascata di Lillaz purtroppo non era più agibile in sicurezza, ma siamo andati a vedere l’anfiteatro del terzo tiro e appreso il motivo per cui non era più scalabile in sicurezza: mancava la base del lago, ormai tutta sciolta.
Il pomeriggio di sabato si è svolta la gara di Ice-sliding, lo sport inclusivo, nato con il libro Whiteout, che ho scritto con Eleonora Delnevo e Dorota Bankowska e vinta da Catia Baldassarri. L’ice-sliding è nato per far provare la sensazione dell’arrampicata su ghiaccio alle persone diversamente abili, che possono gareggiare nella stessa categoria con i normodotati.
Eravamo preoccupate che i posti a disposizione non si riempissero, che il ghiaccio spaventasse le donne ancora più del Covid. Ma così non è stato, perché si sono presentate in 14 motivatissime e a qualcuna, abbiamo dovuto dire che non c’era più posto.
Siamo andati ben oltre le aspettative, e le ragazze erano tutte molto interessate ad imparare e a mettersi in gioco. Quasi nessuna di loro conosceva il ghiaccio, se non per sentito dire, si sono presentate per una sfida con sé stesse. Le ragazze hanno scoperto che ci si può avvicinare alle cascate con sicurezza, che non fanno paura, e soprattutto non ci vogliono muscoli da palestrato per salirle. Le partecipanti hanno compreso che per salire una cascata, servono tecnica, coordinazione e agilità, tutte doti femminili.
Grande è stata la soddisfazione per le organizzatrici Marzia Bortolameotti per Donne di Montagna e della sottoscritta per le Guide di Courmayeur.
Ragazze vi aspettiamo più numerose il prossimo anno, intanto segnativi l’appuntamento per metà ottobre per i Women’s climbing days e date un’occhiata a donnedimontagna.com per tutte le altre iniziative.
di Anna Torretta
Il meeting è stato condiviso dall’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna e supportato da Montura, da Grivel per le piccozze, i ramponi, i caschi e gli imbraghi, da La Sportiva per gli scarponi tecnici, e Calze GM per le caldissime calze di lana.