Medaglie per Beatrice Colli, Giulia Medici e Giorgio Tomatis ai Giochi Europei di Cracovia
La terza edizione dei Giochi Europei 2023 di Cracovia resterà senza dubbio indelebili nella memoria di tutto il team Italia che è riuscito grazie a Beatrice Colli, Giorgio Tomatis e Giulia Medici ad aggiudicarsi una storica tripletta.
SPEED
Un’inaugurazione piena di emozione per il team italiano di arrampicata: giovedì 22 giugno Beatrice Colli ha infatti conquistato un bellissimo bronzo nella Speed.
Dopo che sia la Colli che Giulia Randi hanno superato le qualifiche, ai quarti si sono trovate ad affrontarsi: superando la compagna di squadra Colli è approdata alle semifinali, mentre la Randi ha terminato la gara al sesto posto. In semifinale la Colli ha dovuto affrontare la quasi leggendaria Aleksandra Miroslaw, idolo del pubblico polacco, ed è caduta.
Nella finale per il terzo posto ha saputo farsi valere e ha superato la francese Victoire Andrier col tempo di 7.65”, conquistando con grinta e concentrazione un bronzo meritatissimo. Per la medaglia d’oro si sono sfidate la Miroslaw e l’altra campionessa polacca Natalia Kalucka, che è andata a vincere con il tempo di 6.57”, suo record personale, felicissima e quasi incredula della vittoria conquistata proprio nella sua Tarnow.
Beatrice Colli, diciottenne valtellinese, Campionessa Italiana 2021 e 2022, nonchè Campionessa del Mondo negli stessi anni, è ormai abituata a competere ad altissimo livello internazionale, cercando in ogni gara di superare i propri limiti. Nell’ultima tappa di Coppa Italia ha stabilito il nuovo record italiano con 6,90", scendendo sotto i 7”, come solo le sue avversarie odierne sul podio (nonché l’altra Kalucka, Aleksandra) sono riuscite a fare.
Durante la conferenza stampa Beatrice ha spiegato alla stampa che non ha potuto rendere al 100% a causa di un problema dentale che l’ha costretta all’uso di antibiotici e al poco riposo nelle notti precedenti. È stata però soddisfatta di come la sua mente abbia reagito prontamente allineandosi alle sue energie fisiche e permettendole questo bellissimo risultato.
"L’organizzazione è stata perfetta, mi hanno fatta sentire estremamente speciale e ora le motivazioni crescono in vista delle qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi” ha affermato la supervelocista azzurra.
Nella giornata di venerdì non è andata altrettanto bene alla squadra maschile: Matteo Zurloni e Ludovico Fossali, dopo aver superato le qualifiche con i tempi migliori, approdano agli ottavi dove Zurloni non riesce a fermare il crono sul tabellone e Fossali cade. Interviene un pizzico di aiuto dalla fortuna, infatti Fossali viene rispescato come "lucky lose", avendo realizzato il miglior tempo fra i non qualificati ed entra così nella rosa degli otto velocisti pronti a sfidarsi ai quarti. Nella run contro il polacco Dzienski però purtroppo cade e rimaniamo ad assistere ad una finale senza azzurri in gara. Vince l’austriaco Knapp, argento al francese Garnier e bronzo all’acclamato atleta di casa Dzienski.
LEAD
Dopo una giornata infinita e piena di complicazioni metereologiche si è disputata la finale della specialità Lead in cui Giorgio Tomatis ha conquistato una fantastica medaglia d’argento.
La programmazione della competizione è stata resa complicata dal maltempo, che ha costretto a rinvii e a modifiche degli orari, specialmente per la categoria maschile, che avrebbe dovuto gareggiare alle 20.00 e si è ritrovata a partire alle 22.30. Così i finalisti, fra cui Tomatis e Davide Colombo, hanno dovuto attendere tantissime ore in isolamento e mantenere la concentrazione fino ad un orario insolito per una competizione.
Le emozioni non sono mancate, con molti atleti arrivati più o meno allo stesso numero di prese e con alcune cadute ad inizio via davvero inaspettate, come quelle dello svizzero Jonas Utelli e purtroppo anche del nostro Davide Colombo, che ha terminato all’8° posto.
Ma la vera adrenalina è salita dopo la gara, per stabilire il corretto punteggio da attribuire agli atleti: dopo una lunga attesa è arrivato il tanto atteso verdetto che ha permesso a Tomatis di salire correttamente sul secondo gradino del podio.
Stringendo con orgoglio la medaglia ha commentato: "Sono felicissimo, è stato molto emozionante salire su quel podio dopo aver fatto l’isolamento più lungo della mia vita sportiva e aver iniziato la gara così tardi. Avevo la sensazione di essere in vantaggio rispetto all’atleta israeliano (Yuval Shemla) e all’austriaco (Mathias Possh), ma l’attesa prima della decisione è davvero sembrata infinita." A conquistare la medaglia d’oro, con una sola presa in più rispetto a Tomatis, è stato il francese Diego Fourbet e il bronzo è andato a Mathias Posch.
Il podio femminile ha visto salire sul gradino più alto Camille Pouget, argento all’altra francese Zelia Avetou e bronzo all’atleta ceca Tereza Siruckova.
BOULDER
Podio anche per la terza specialità, il Boulder, domenica 25 giugno. In una finale gestita con maturità, prontezza e grinta Giulia Medici ha saputo scatenare l’entusiasmo del pubblico esordendo alla prima serie di blocchi con un top flash. Il secondo blocco, giocato molto sull’equilibrio, ha messo in difficoltà lei ma anche tutte le altre finaliste, mentre il terzo ha spinto la ventitreenne emiliana a dimostrare un’abilità mentale e ginnica notevole, facendole conquistare una zona preziosissima che in molte non hanno raggiunto. Nella quarta serie di blocchi Giulia ha provocato un’esplosione di gioia in tutta la squadra azzurra con il secondo top flash, che l’ha definitivamente confermata al secondo posto, proprio grazie all’esiguo numero di tentativi fatti per raggiungere zone e top (il punteggio finale è 2T 3z 2 3). L’unica capace di superarla è stata la francese Zélia Avezou con 4 top (4T4z, 9 9). Mentre la medaglia di bronzo è andata alla slovena Lucija Tarkus.
Giunta a Casa Italia, tra i complimenti dei presenti, la Medici ha raccontato: "Sono molto contenta di come è terminata questa finale, soprattutto dal punto di vista della gestione delle emozioni, perché l’obiettivo in questa gara era divertirmi il più possibile, osare un po’ di più, come faccio in allenamento, e riuscire a farlo anche in gara. In semifinale ci sono riuscita fino quasi all’ultimo blocco dove è subentrata la pressione del risultato ed ha avuto la meglio sulla mia gestione emotiva, invece in finale sono contenta di essermela gestita bene fino all’ultimo, anche se l’ultimo blocco era quello decisivo, ma son riuscita a godermi veramente ogni istante e a fare il mio, quello che so fare e che amo fare."
Con quest’ultimo importante argento la squadra azzurra riparte verso casa consapevole di avere margini di crescita e miglioramento, ma anche di avere a disposizione ottimi atleti, capaci di darci in futuro ulteriori soddisfazioni e di esser nel presente dei modelli di riferimento per tutti quelli che si avvicinano per la prima volta a questo sport.
Orgoglioso dei risultati il Presidente FASI Davide Battistella, che ha commentato: "Abbiamo chiuso questa esperienza agli Europei con un argento emozionante. È stata una avventura importante per la Federazione di Arrampicata Sportiva Italiana ed è grande la soddisfazione di tornare a casa con 3 medaglie nelle 3 discipline, che hanno gratificato i nostri atleti e dato uno stimolo in più a tutto il team per migliorare e crescere ulteriormente."