Symon Welfringer ripete Delicatessen, Ro.Ma ed altre difficili vie in Corsica
Mentre le onde scuotono il nostro ritorno sul continente, è con le stelle negli occhi e la pelle consumata che pensiamo al nostro viaggio di arrampicata in Corsica. Tre settimane di avventura in un parco giochi unico, il granito della Corsica è sicuramente uno dei più belli del mondo! Questo è stato il mio primo viaggio di arrampicata lì e devo ammettere che ho scoperto un luogo selvaggio e magico con un potenziale incredibile!
Non avevo mai avuto l'opportunità di recarmi in Corsica fino ad ora, ma Delicatessen aveva giocato nella mia mente per molto, molto tempo. Mi avevano sempre affascinato le forme ruvide e tondeggianti del massiccio della Bavella e la fama delle difficili placche di Punta d’u Corbu. Ipermotivato ma anche un po' spaventato ho iniziato la via, assicurato dalla mia ragazza Manon Berend.
Dopo aver messo i rinvii e provato alcuni movimenti sul tiro chiave di 8b, che tra altro è anche il primo tiro di tutta la via, ho chiuso il tiro al primo tentativo! Le condizioni erano ideali, è arrivata l'ombra e un forte vento ha raffreddato perfettamente la parete. Sono riuscito a salire esattamente come avevo immaginato, rilassato e concentrato, e ho raggiunto questo particolarissimo stato nel quale la gravità è quasi inesistente; ho superato il passaggio chiave e ho proseguito agevolmente in placca senza cadere. A sorpresa, dopo un solo tentativo, mi sono ritrovato alla sosta dell'8b!
Ma qui la via è tutt'altro che finita, i tiri successivi hanno una fama che li precede e salirli tutti in libera non è facile! Questa prima parte della giornata mi aveva dato la sicurezza di cui avevo bisogno e sono riuscito a salire al meglio i due tiri successivi, un 7c+ ed un 7c molto impegnativi. Levitando quasi. Ero convinto che sarei caduto, ma in qualche modo il mio corpo è rimasto incollato al muro, non so come. Magia forse?
Ad ogni sosta il mio sorriso cresceva. Pieno di energia ho raggiunto l'ultimo tiro difficile, un 8a davvero boulderoso, solo poi per arenarmi su una sezione di 2 metri che mi sembrava del tutto impossibile. Tutte le speranze di chiudere la via in giornata sono improvvisamente svanite e ho iniziato a sentirmi frustrato. Ho tastato ovunque, toccando appigli inesistenti e non ho trovato modo per salire! Che peccato!
Poi, con uno sprazzo di immaginazione, ho finalmente capito come fare il passo e sono riuscito a decifrare la placca finale. Ma a questo punto la pelle del mio dito era completamente distrutta, più di un ultimo tentativo sarebbe stato impossibile: sapevo che avevo un’ultima chance soltanto. Così ho concentrato tutte le mie energie e, gridando, ho stretto le tacche e sono rimasto il più vicino possibile alla roccia per raggiungere finalmente la sosta! Due tiri più facili ci hanno portato in cima alla Punta U Corbu, un pinnacolo magistrale che sembra faticare a trovare posto tra la moltitudine di altri torri attorno. Da quassù, il massiccio della Bavella sembrava infinito... Bravo a Stéphane Husson e Arnaud Petit per aver aperto questo gioiello dal basso!
Durante il mio viaggio sono anche riuscito a fare quella che credo sia la prima ripetizione di un'altra impressionante via chiamata Ro.Ma (7c+/200m). Aperta dal basso da Rolando Larcher e Maurizio Oviglia, questa è un'altra linea King sulla fantastica parete di Punta U Corbu. Sono riuscito a salire a-vista tutti i tiri usando la nuova sosta come gli apritori. Sono anche riuscito a ripetere Parfum de Violence su Punta Lunarda (8a/270m) e a salire il monotiro La Baraka, un ottimo 8a aperto da Gérôme Pouvreau di fronte a Punta U Corbu. Questo è stato il mio primo viaggio su questa bellissima isola del Mediterraneo, ma di certo non sarà l'ultimo!
di Symon Welfringer
Symon Welfringer ringrazia: La Sportiva, Petzl, Millet