Richiodatura della storica Via Superpanza a Finale
La Via Superpanza all’omonima parete è qualcosa di spettacolare: pensare che nel 1975 Alessandro Grillo e Giancarlo Croci hanno salito questi strapiombi dal basso con chiodi tradizionali, sostando in piena esposizione, fa venire i brividi.
Questa storica via si trovava in condizioni di semi-abbandono per via della vecchia chiodatura ormai assai precaria, che aveva condannato la via ad essere parzialmente disturbata dalla vegetazione. Grazie al permesso accordatoci da Alessandro Grillo è stato possibile intervenire, richiodando a nuovi resinati inox e ripristinando il tracciato originale.
L’idea nasce nello scorso mese di agosto, quando abbiamo percorso la via che abbiamo trovato veramente spettacolare, con arrampicata particolare di rara eleganza. Ci spiaceva vederla abbandonata e condannata all’oblio, su protezioni precarie e disturbata in parte dalla vegetazione. Parlando con Alessandro Grillo abbiamo discusso la possibilità di riattrezzarla per renderla percorribile con gli odierni standard di sicurezza.
Nel suo bellissimo libro Un Sogno Lungo Cinquant’Anni, Grillo racconta di aver attaccato l’enorme pancione con Vittorio Simonetti, non riuscendo in prima battuta a terminare l’itinerario. Così, pressato da Gianni Calcagno, che minacciava di terminare lui stesso la via, ed essendo Simonetti sempre impegnato, il Grillo chiamò Croci ed insieme si batterono per terminare la via sulla parte alta. Alcuni chiodi che si trovano tutt’ora in via sono materiale artigianale prodotto nell’officina di Giancarlo Croci.
Questa via, dopo la grande soddisfazione, provocò a Grillo un duplice dispiacere: da un lato Simonetti fu offeso per non essere stato coinvolto nella conclusione della via, dall’altro Calcagno accusò Grillo di aver utilizzato troppi chiodi. Alessandro si prese poco dopo la sua rivincita con la Via Grimonett al Pianarella.
Descrizione dei lavori
Primo giorno: le guide alpine Teodoro Bizzocchi e Gianni Lanza con l’aiuto di Cesare Marchesi hanno risalito la via dal basso utilizzando il vecchio materiale presente in parete. Sono stati riattrezzati tutti i tiri, ripristinando il primo tiro originale ormai perduto. I resinati sono stati posizionati dove già erano presenti le precedenti protezioni. L’ultimo tiro, che in parte risultava schiodato, è stato attrezzato basandosi sui segni dei vecchi chiodi trovati nella fessura.
Secondo giorno: Gianni Lanza e Dafne Munaretto, salendo dal basso, hanno provveduto a ripulire la via dalla vegetazione, in particolare su L1, L3 ed L4. Inoltre in L2 sono stati rimossi i golfari arrugginiti che erano stati aggiunti successivamente all’apertura della via. Tutti i chiodi tradizionali presenti in via sono stati lasciati a testimoniare il grande coraggio e la difficoltà affrontata in apertura da Alessandro Grillo e compagni nel 1975. In discesa sono state ripulite dalla vegetazione le calate lungo la Via Popolo Migratore.
Per la logistica ringraziamo Gianni Bonora di Affittacamere Bonora, il proprietario della storica locanda del Rio che ci ha offerto l’ospitalità, collaborando con entusiasmo al nostro progetto. Il materiale è stato messo a disposizione dal sito Vie Lunghe Finale.
di Gianni Lanza e Dafne Munaretto
SCHEDA: Via Superpanza, Finale
Per info visitate www.vielunghefinale.com