Petzl Legend Tour Italia, online il film completo
Il Petzl Legend Tour Italia è un viaggio, raccontato in brevi docufilm, alla scoperta dei luoghi simbolo della nascita dell’arrampicata sportiva italiana negli anni Ottanta. Il primo episodio ci porterà questa sera a Finale Ligure, terra di confine, d’esplorazione, di mare e di roccia.
Il primo capitolo del Petzl Legend Tour Italia
Patrick Berhault guarda dritto nell’obiettivo della macchina fotografica, ha in braccio la sua piccola Coralie, sembra quasi ci stia sorridendo mentre scaliamo le pareti di Finale Ligure dove lui ha scritto pezzi di storia dell’arrampicata sportiva. Le sue vie saranno il nostro “fil rouge”. A mostrarci questa fotografia è Alessandro Grillo, un fratello maggiore per Patrick, di certo un padre dell’arrampicata finalese. Inizia da Finale Ligure il primo capitolo del nostro viaggio sulle orme dei pionieri con le scarpette, padri, o meglio leggende, di uno sport che di strada, dagli anni ottanta ad oggi, ne ha fatta tanta, fino a guadagnarsi un posto alle Olimpiadi.
Il Viaggio a Finale Ligure
Capo Noli, Rocca di Perti, Monte Cucco, Monte Sordo, Rocca di Corno, Bric Pianarella. Non cerchiamo tra queste pareti il grado ma la storia. Pensiamo per un attimo di tornare indietro nel tempo e ritrovarci su linee quasi vergini. Gli sguardi e i sogni che hanno contribuito a far di Finale quel che è oggi sono tantissimi. Vorremmo omaggiarli tutti, uno ad uno, perché sono stati visionari, hanno sfidato i limiti, con fantasia e coraggio. Partiamo dal mare perché è come se arrivasse da lì l’arrampicata nella sua nuova veste sportiva, dalle coste del sud della Francia. Capo Noli è la nostra prima tappa. Scaliamo Dancing Dalle 7a, vogliamo sapere quando e come è stata chiodata, chi meglio di Alessandro Grillo poteva parlarcene. La nostra bibbia cartacea non può che essere la Guida di Andrea Gallo. La sfogliamo e lì leggiamo di Nuovi Guerrieri 7b. Rocca di Perti, l’eleganza del gesto verticale e l’incontro con Giovanni “Giova” Massari sono folgoranti. É poi con Grillo che arriviamo a Monte Cucco per ritrovare un altro pezzo di storia che lega Patrick Berhault a Finale. Arrampicare sul tetto di Coralie 7a+ è un’emozione. Ma non puoi dire di aver scalato a Monte Cucco se non danzi su linee come Occhi dolci per Frank Zappa 7b, chiodata da Martino Lang. Sono Martino Lang e Luca “Blond” Biondi a portarci poi a Monte Sordo, nel settore Alveare, per salire una delle vie più visionarie degli anni ottanta, Viaggio nel futuro 7c+. Quasi una premonizione il nome scelto, perché il futuro dell’arrampicata sportiva vedrà imporsi grandi tetti e strapiombi. É Grillo poi a riportarci sulle orme dei primi padri, così ci perdiamo nel mare di roccia del Bric Pianarella e infine tra i tramonti di Rocca di Corno, dove sono state salite le prime vie del finalese. Un viaggio che non ha la pretesa di essere esaustivo perché condensare anni di storia in pochi minuti è impossibile, ma che ha la sola ambizione di suscitare curiosità ed emozioni. A noi personalmente è servito per ricordarci che il brivido della scoperta e dell’esplorazione può e deve essere anche rivolto a quel che eravamo.
Che cos’è il Petzl Legend Tour Italia
Il Petzl Legend Tour è un viaggio reale e virtuale. Rivivremo la nascita dell’arrampicata sportiva italiana attraverso brevi docufilm da condividere sulle piattaforme digitali. L’obiettivo del Petzl Legend Tour made in Italy è quello di scoprire pareti, falesie, tiri, multipitch, attraverso i racconti dei protagonisti di quella stagione dell’oro, per far tesoro delle sensazioni che solo un viaggio nella nostra storia può restituirci.
Come nasce l’idea di questo tour negli anni Ottanta
Questo progetto nasce dalla realtà di una pandemia che ancora oggi sta pesantemente condizionando la quotidianità di tutti. Gli orizzonti si sono ristretti senza preavviso, per mesi il nostro perimetro è stato tra le mura di casa, lì abbiamo scalato ogni superficie declinabile in verticale e ci siamo reinventati una nuova quotidianità. Come veri esploratori non ci siamo persi d’animo e abbiamo capito che le piattaforme digitali rappresentano non solo una finestra sul mondo per condividere il presente, ma possono diventare un luogo capace di farci sognare, un luogo dove spingerci oltre la siepe del quotidiano, dove scoprire miti e leggende di uno sport che amiamo o che ancora magari non conosciamo.
Un viaggio corale tra miti e leggende
Arco di Trento, Monte Totoga, Val S. Nicolò, Erto, Lumignano, Cornalba, Finale Ligure, Sperlonga sono i primi centri nati per la pratica dell’arrampicata sportiva in Italia. Roberto Bassi, Manolo, Heinz Mariacher, Luisa Iovane, Mauro Corona, Bruno Tassi “Camòs”, Andrea Di Bari, Jolly Lamberti, Stefano Finocchi, sono solo alcuni degli artefici dell’arrampicata sportiva, perché gli attori protagonisti e non protagonisti sono tanti e ognuno di loro ha infinite storie da raccontare. Questo viaggio ci farà capire quanto nell’arrampicata siano racchiusi mille sguardi, sguardi che si sono incrociati, sostenuti, sfidati, scontrati, perché alla fine dietro e dentro ad ogni leggenda ci sono tante storie da raccontare, ma c’è soprattutto la passione di piccole tribù, di una coralità verticale diventata una vera e propria comunità. Ecco forse quella coralità oggi si è persa, allora riviverla ci servirà.
Scaleremo vie storiche, ripetute ancora oggi o magari dimenticate, guidati dal racconto di chi gli anni ottanta li ha vissuti in prima persona muovendosi in un terreno inesplorato, ancora tutto da scoprire e a volte inventare.
L’arrampicata sportiva e la sua anima dimenticata
Un viaggio che parte infine da una constatazione, forse un po’ romantica, ma tant’è. Negli anni ottanta ad alimentare i sogni verticali di chi muoveva i primi passi in parete c’erano le immagini del film documentario “Opéra Vertical” di Jean Paul Janssen con protagonista Patrick Edlinger, poi diventato il mito assoluto dell’arrampicata sportiva negli anni a venire. Come dimenticare il volo dell’angelo biondo su L’ange en décomposition tra le pareti del Verdon. Una sequenza capace di farci venire i brividi ancora adesso. Oggi le immagini di arrampicata fanno da sfondo a tante pubblicità, eppure è come se a quelle sequenze manchi sempre qualcosa. Il nostro viaggio sarà alla ricerca di quell’anima verticale.
Il progetto si è sviluppato anche grazie a La Sportiva, Jeep Italia, Vibram e Finale Outdoor Region. Petzl ringrazia per il supporto e la collaborazione. Tutte le riprese sono state fatte nel mese di Settembre 2020 in ottemperanza alle disposizioni governative italiane.
di Laura Giunta
Link: Petzl, La Sportiva