Nuova via di più tiri sul Jebel Oujdad a Taghia (Marocco) di Iñaki Marco e Iker Pou
Iker Pou va a segno ancora una volta nelle Gole di Taghia in Marocco. Nascoste tre le pieghe del massiccio dell'Alto Atlante, queste enormi cime di calcare rosso sono state visitate dal climber basco nel 2018, quando ha aperto Agur (8a+/400m) sul Jebel Tadrarate insieme a suo fratello Eneko, e nel 2019 quando ha aperto Honey Moon (7b+/300m) con la moglie Neus Colom.
Adesso Pou ha visitato le gole insieme a Iñaki Marco e, dopo quattro giorni di sforzi, i due hanno aperto Bihotz Handi sulla parete sud-ovest del Jebel Oujdad. Pou ha aperto i primi quattro tiri in solitaria mentre aspettava l'arrivo di Marco, e dopo aver completato la via di 320m è stata liberata con difficoltà fino al 7c. Descritta come "consigliata al 100%", la nuova linea è dedicata a Carlos Doval.
Pou ha poi ripetuto in solitaria Babel, la difficile, esposta ed bella via di più tiri aperta dai climber francesi Stéphanie Bodet, Fred Gentet, Nicolas Kalisz e Arnaud Petit. Alta 800m e gradata 7c+, questa linea è stata salita da Pou in 2 giorni; dopo aver arrampicato ininterrottamente per 12 ore, il 47enne ha bivaccato su una cengia a metà parete, ed è caduto due volte durante la salita. Imperturbabile, pochi giorni più tardi ha ripetuto in in solitaria di A little Less Conservation (7c+/300m), prima di fare coppia con Marco ancora una volta per ripetere le vie Fata Morgana (7c/500m) e Fat Guides (7b+/250m).
Link: FB Hermanos Pou, La Sportiva, Petzl