Marek Raganowicz sale in solitaria Born Under a Bad Sign su El Capitan

Il report del climber polacco/britannico Marek Raganowicz che ha salito in solitaria Born Under a Bad Sign, la difficile via d’arrampicata in artificiale su El Capitan nella Yosemite Valley.
1 / 7
Marek Raganowicz in solitaria su Born Under A Bad Sign, El Capitan, Yosemite
Marek Raganowicz

Quando ripeto la via di qualcun altro, mi sento come se stessi cantando karaoke al bar il sabato sera. Fortunatamente nell'arrampicata, proprio come nel karaoke, c'è spazio per un po’ di creatività perché nessuno si esibisce allo stesso modo, quindi se da un lato mi sento un po’ come il primo salitore, o come quelli che mi hanno preceduto, dall’altro canto compio sempre un passo nella mia direzione, faccio qualcosa che sento che appartiene un po’ anche a me.

Ad ogni modo, sono appena tornato da Yosemite e da un'altra salita in solitaria su una moderna big wall in artificiale gradata A5: Born Under a Bad Sign su El Capitan. Ho scelto la linea principalmente per dove si trova, sul fantastico tetto del Devil’s Brow Roof nella parte destra di El Capitan, e anche per il report della ripetizione effettuata da Russ Walling e Walt Shipley.

Avevo letto il loro racconto della seconda salita poco prima della mia prima visita nello Yosemite nel 2006. All’epoca volevo salire in solitaria Zodiac, e nella mia mente paragonare Born Under a Bad Sign con Zodiac era un po’ come pensare a fare Free Rider slegato ma poi trovarsi in una palestra d’arrampicata indoor. Non è proprio così, ma penso di essermi spiegato.

14 anni più tardi ho preparato la mia attrezzatura per Born Under a Bad Sign. Ad essere sincero, non volevo sapere troppo della via, quindi non ho fatto ulteriori ricerche prima della mia salita. Volevo avere alcune incognite e dare alla mia creatività una possibilità. Ma nel profondo della mia mente mi ricordavo la storia di Russ, quella ispirazione iniziale e la bellezza della linea, con soltanto una breve scala di rivets e profonde lame.

La prima sezione di A4 si è rivelata sorprendentemente "facile" ma a partire dal settimo tiro, cioè sopra la Devil's Tower, dovevo tenere gli occhi aperti ed essere più creativo di quanto sono al karaoke il sabato sera. "Chi ha aperto questa via dannatamente dura?" E in quel momento mi sono reso conto che non sapevo nemmeno i nomi dei primi salitori. Così, arrivato al successivo bivacco, ho controllato.

Sulla relazione ho trovato due nomi: Bill Price e Tim Washick. Chi erano questi ragazzi? Anche se non ho trovato molto su Tim, ho scoperto che Bill ha salito la maggior parte dei tiri difficili da capocordata. Nel 1979, quando i due hanno aperto BUBS, Bill aveva soltanto 19 anni ed era considerato il miglior free climber degli Stati Uniti, conosciuto per l’arrampicata in libera fino a 5.13b (Cosmic Debris), e la seconda salita di Sea of Dreams dove ha salito da primo tutti i tiri duri, dopo aver già aperto altre due vie su El Cap (Sunkist e South Seas). Giù sul prato di El Cap Meadow qualcuno mi ha raccontato che dopo il suo 21° compleanno, Bill ha smesso di arrampicare. Non ho idea quanti anni ha arrampicato in tutto, ma è sicuro che è pari con Eric Kohl, Walt Shipley e a altre leggende della New Wave, della nuova generazione che ha agito a Yosemite durante gli ultimi decenni del 20° secolo.

Born Under a Bad Sign ha finalmente ricevuto la sua seconda salita dopo 7 anni di tentativi dei migliori arrampicatori: Russ Walling, Walt Shipley, Paul Gagner, John Barbella, Rob Slater. La mia salita è stata probabilmente la settima, e la seconda in solitaria (la prima è stata effettuata da Steve Gerberding).

Se qualcuno dovesse chiedermi qualcosa di Born Under a Bad Sign, il suggerimento mio sarebbe di non farla come prima via su El Cap, anche se sei il miglior cantante di karaoke al mondo. Portati via un sacco di beaks, sii creativo, non modificare le caratteristiche della via e divertiti sulle profonde lame, sulla roccia friabile, sugli agganci ed i rurp sul Devil’s Brow Roof, sul tetto del diavolo. In bocca al lupo!

di Marek Raganowicz

Le mie solitarie su El Cap:
2006 - Zodiac, C3+/5.7, hammerless ascent, El Capitan, Yosemite, USA.
2007 - South Seas, A4/5.8, El Capitan, Yosemite, USA.
2008 - The Shield, C4/A3+/5.8, El Capitan, Yosemite, USA.
2009 - Tangerine Trip, A3/5.8, El Capitan, Yosemite, USA.
2011 - Mescalito, C3/5.7, El Capitan, Yosemite, USA.
2011 - Zenyatta Mondatta, A4-/5.7, El Capitan, Yosemite, USA
2012 – Native Son, A4+/ 5.9, El Capitan, Yosemite , USA
2013 – Kaos, A4+/5.9, El Capitan, Yosemite, USA (4° salita)
2014 – Surgeon General, A5/5.9, El Capitan, Yosemite, USA (4° salita)
2016 - Plastic Surgery Disaster, A5/5.8, El Capitan, Yosemite, USA (10° salita, 2° solitaria)
2018 - North America Wall, 5.9/A3, 2019 - 5.9/A5, El Capitan, Yosemite
2019 - Born Under a Bad Sign, 13 Days. 11-13.10.19. No fixing

Grazie a: Ferrino, D4 Portaledges, Patagonia, Zamberlan, MBC ltd (Grivel UK, Edelweiss UK, Sea To Summit UK).

Info: FB Marek Raganowicz 




News correlate
Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
Karpos Storm Evo Pants - guscio / pantaloni uomini
Il guscio definitivo per ogni uscita invernale.
Elbec berretti in lana 100% merinos
Realizzati uno ad uno in Dolomiti con lana merinos italiana.
Petzl Rocha - mochettone a ghiera
Moschettone con ghiera a vite, ultracompatto e ultraleggero con forma a pera
Imbracatura leggera da alpinismo e scialpinismo Singing Rock Serac
Imbracatura estremamente leggera per scialpinismo, alpinismo e tour su ghiacciaio.
SCOTT Pure Tour 100 - sci da scialpinismo e freeride
Nuovissimi sci SCOTT, leggeri per lo scialpinismo e modellati per il freeride.
Scarpone alpinismo Mountain Ribelle Tech 2.0 HD
Scarpone ultraleggero, veloce per alpinismo tecnico.
Vedi i prodotti