Marek Raganowicz, intervista dopo l'arrampicata big wall a Baffin Island
Come riportato il mese scorso, il polacco Marek Raganowicz ha effettuato la prima salita di due difficili big wall a Scott Island, (Baffin). Raganowicz si era recato in Canada insieme al compagno di cordata abituale Marcin Tomaszewski, ma l’estremo freddo e i forti venti li hanno costretti ad abbandonare il loro tentativo di aprire una nuova linea a Sam Ford Fiord. Mentre Tomaszewski è tornato in Polonia, Raganowicz si è recato alla base della Ship’s Prow, un colosso di granito situato sull'isola Scott nell'arcipelago artico canadese.
L'obiettivo principale era la parete nord della montagna, ma ancora una volta il freddo lo ha costretto a cambiare piani e quindi ha preso di mira la parete est, dove in 17 giorni di arrampicata dal basso, senza mai tornare a terra, ha aperto MantraMandala. Questa via d’artificiale supera difficoltà fino all' A3+, utilizza sempre soste naturali e durante la salita non è stato fatto nessun buco per utilizzare spit o rivet.
Dopo essersi riposato una settimana, Raganowicz è tornato alla parete nord della montagna dove ha aperto Secret of Silence. Raganowicz ha fissato 4 tiri e ha impiegato un totale di 13 giorni, diluiti dal 23 marzo all'8 aprile, per completare la via. Le difficoltà arrivano fino all'incredibile grado di A4 (praticamente il massimo per l’arrampicata in artificiale), e ancora una volta tutte le soste sono tutte naturali e la roccia non è mai stata perforata per aggiungere uno spit. Secret of Silence sale a destra di Hinayana, la prima via sulla montagna aperta anch'essa in solitaria, dallo statunitense Mike Libecki nel 1999.
In totale Raganowicz ha trascorso 12 settimane sull'isola di Baffin, di cui 7 in completa autonomia. Va da sé che per molti aspetti durante questo periodo il polacco ha portato la sua già impressionante attività alpinistica in una dimensione completamente diversa.
Inizialmente ti sei recato in Canada con Marcin Tomaszewski. Sapevi già che avresti poi arrampicato in solitaria?
Il piano originale era quello di dividere il viaggio in tre parti: Marcin e me a marzo, io da solo in aprile, poi a maggio sarei stato raggiunto da Magda. Però a causa del terribile meteo di marzo, i problemi che Marcin aveva con le dita dei piedi e le condizioni meteorologiche di maggio, praticamente non ho fatto nient’altro che arrampicare da solo.
Quando Marcin è tornato a casa, tu invece ti sei spostato allo Ship’s Prow sull'isola Scott. Raccontaci
Cinque anni fa abbiamo incontrato Levi, uno del posto che è nato in quelle montagne. Quest'anno è stato lui a portarmi sull'isola di Scott, un viaggio di 3 ore, trainato dalla sua motoslitta.
Hai trascorso 12 settimane sull’isola di Baffin, di cui 7 da solo. Qual è la cosa che maggiormente ricordi?
Il silenzio.
Ma avevi contatti con il mondo esterno?
Avevo con me un telefono satellitare, ma ho contattato soltanto alcuni dei miei più stretti amici e parenti. Nessun rapporto con i media, nessuna notizia, niente. Silenzio!
C’era qualcosa che hai odiato?
Non c'è niente da odiare nel paradiso. Ho amato tutto sull'Isola di Baffin.
La prima via MantraMandala si distingue perché hai impiegato 17 giorni per aprirla dal basso, senza mai tornare giù. Mentre per Secret of Silence sei tornato a terra alcune volte, ma non hai mai perforato la roccia, non hai piantato nessun spit. Sembra tu abbia trovato le tue vie da sogno!
Decisamente. Secret of Silence è la linea più pulita che abbia mai salito. Detto questo, continuo a considerare Superbalance sul Polar Sun Spire la via della mia vita.
Marek, come mai spesso arrampichi da solo?
Forse sembrerà strano, ma quando arrampico da solo non vedo alcuna differenza rispetto ad arrampicare con un compagno. L'arrampicata in solitaria è qualcosa di totalmente naturale per me.
Il grado A4 sull'isola di Baffin è probabilmente un po’ diverso rispetto ad un A4 su El Capitan, perché lì sei completamente da solo
Non sono stato stressato o paralizzato dalla paura... Alcuni A4 su El Cap sono molto, molto spaventosi, ma per me già questo viaggio era stato spaventoso. Vivere nella tenda, camminare da solo, guardando le orme degli orsi polari e negli occhi di un orso polare… Detto questo, sì, salire l'A4 su Secret of Silence è stato incredibile.
Per i non esperti di arrampicata artificiale: come descriveresti una salita di A3? E una di A4?
La differenza principale è il livello di rischio. Se cadi dall'A4 cadrai su delle placche. A3+ è tecnicamente simile, ma una caduta è potenzialmente relativamente pulita, non dovresti sbattere contro niente.
Allora, qual è stato il tuo mantra?
Arrampicare, arrampicare, arrampicare ...
Cos’hai pensato di Mike che nel 1999 ha aperto da solo la prima via della parete?
Senza dubbio è stata una grande salita e avventura - un’ispirazione.
Dopo 12 settimane passate lì, hai detto che ci vorrà un po‘ di tempo per riabituarti ...
Dopo essere tornato alla civiltà nulla è facile, ma sono contento di avere avuto la possibilità di trovare l'equilibrio tra questi diversi mondi. Ho avuto l'opportunità di vivere l'inverno artico, la solitudine e le mie salite in solitaria. Prima di queste avventure vivevo in un mondo soltanto, e non sapevo ancora che il paradiso è freddo e composto da mille sfumature di bianco.
Marek Raganowicz ringrazia gli sponsor: MBC Ltd (Grivel UK, Edelweiss UK, Sea To Summit UK), D4 Big Wall Gear, Patagonia, Polish Alpine Association, CAN Offshore, Zamberlan, Atest, Monkey’s Grip.
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