Il Dado è tratto di Marco Bozzetta al Monte Casale in Valle del Sarca
L’esplorazione della via iniziò nell’autunno del 2018 con Costante Carpella, insieme dedicammo due giornate di lavoro per chiodare e pulire i primi 4 tiri di corda.
Poi il pilastro rimase lì, dimenticato fino all’autunno del 2019. Vi tornai il 23 ottobre del 2019 in compagnia di Giovanni Andriano e con un estenuante giornata di lavoro raggiungemmo il pilastro finale. Alle 4 passate di quel pomeriggio iniziai a salire con pazienza gli ultimi 50 metri di quel muro.
Il tempo trascorse veloce, quando il buio stava per sopraggiungere ci rendemmo conto che non sarebbe stato facile neppure scendere di lì. Allora prendemmo la decisione di insistere verso l’alto e quando raggiunsi il bordo superiore della parete era ormai buio.
Giovanni scalò al buio e ci ritrovammo esausti ma felici di avere avuto ragione sulle nostre paure. Non ci restò che usare i nostri cellulari per illuminare “non proprio a giorno” i nostri passi verso valle.
Il nome della via “l dado è tratto o Alea iacta est in latino, deriva da una nota frase proferita da Giulio Cesare varcando il Rubicone alla testa di un esercito, dando il via alla seconda guerra civile. Un modo di dire spesso utilizzato quando si prende una decisione dalla quale non si può più recedere. Come avevamo fatto noi.
Nel complesso si tratta una bella salita in ambiente gradevole sopra il fiume Sarca, un po' più facile e meno obbligatoria dell’altra mia via in valle, Pace in Siria aperta insieme a Francesco Salvaterra nel 2016 sul Dain di Pietramurata.
di Marco Bozzetta
SCHEDA: Il Dado è tratto, Monte Casale, Valle del Sarca
Link: www.guide-alpine.it