Gorges du Tarn, arrampicare in Francia
Luca Loreggian presenta le bellissime Gorges du Tarn vicino a Millau in Francia. 400 di vie dal 5a al 8c.

Liv Sansoz alle Gorges du Tarn, Francia
Guidiamo da Millau verso Le Rozier, passiamo prima accanto a fattorie e campi, poi si entra nelle gorges e la strada corre parallela al torrente Tarn. La strada serpeggia e le rocce non compaiono, con il naso incollato ai finestrini si cerca i paretoni visti in foto, riviste e video, ma la vegetazione rigogliosa e selvaggia da una parte e il fiume Tarn dall’altra fanno da padroni.
Questa è solo l’impressione iniziale: se les Gorges iniziano subito dopo il paesino di Le Rozier, per il Tarn da scalare bisogna aspettare la cittadina di Les Vignes; è da allora che pareti di 70-80 metri dominano sulla natura e la vista ripaga da sola il viaggio.
Le pareti del Tarn sorgono sul lato sinistro del fiume, muraglie che sembrano fortezze, strapiombi, pance e bombè giganteschi di calcare giallo-arancione solcato talvolta da colate nere e blu del manganese. Il Tarn non si lascia osservare interamente nella sua grandezza, i settori vanno cercati e per passare da uno all’altro si cammina per centinaia di metri, qui si respira l’aria di un ambiente incontaminato, tipico di luoghi ancora vergini e poco frequentati, almeno dagli scalatori. La roccia è senza fine: quattrocento vie spalmate su cinque settori ancora in via di sviluppo e con un potenziale grandissimo.
L’arrampicata e l’ambiente sono indimenticabili, Ivan Sorro, Pierre Rouzo, Olivier Obin, Raphael Storbecher e Laurent Triay sono i nomi che dobbiamo ringraziare, sono loro i principali autori, ispirati nel rispetto della roccia e dell’ambiente.
Tipo di arrampicata
La roccia del Tarn, lavorata nei secoli dagli elementi, varia anche radicalmente di settore in settore, dettando lo stile della scalata: movimenti esplosivi, resistenza, tiri tecnici e tiri più intuitivi. Ogni voglia può essere soddisfatta e il comune denominatore è “engagement”, qui le catene vanno conquistate (ricordate di portare un rinvio perché sono tutte sprovviste di moschettone di sosta). Ci sono vie per ogni livello dal 5 all’8c anche se il grado medio resta comunque relativamente alto.
Le falesie sono facilmente raggiungibili a piedi lasciando la macchina nelle aree di sosta o nei piccoli parcheggi a bordo strada, seguendo i sentieri sulla sinistra.
1. Fontaneilles, prima falesia dopo Millau entrando nella vallata del Tarn
2. Rocher de la Muse, ideale per i giorni di pioggia
3. Le Gymnaze, da qui in poi siamo nel cuore del Tarn, costituita da 5 settori
4. Les Baumes Basses
5. Le Cirque des Baumes, la prima falesia ad andare all’ombra
6. L’Entre Deux, settore Gullich escluso, offre molti tiri facili e belli
7. Les Baumes Hautes, 5 settori perfetti per scalare nelle ore mattutine e serali, l’Oasif è il settore giusto per chi cerca l’arrampicata atletica di resistenza e i lunghi run-out in catena.
Questa è solo l’impressione iniziale: se les Gorges iniziano subito dopo il paesino di Le Rozier, per il Tarn da scalare bisogna aspettare la cittadina di Les Vignes; è da allora che pareti di 70-80 metri dominano sulla natura e la vista ripaga da sola il viaggio.
Le pareti del Tarn sorgono sul lato sinistro del fiume, muraglie che sembrano fortezze, strapiombi, pance e bombè giganteschi di calcare giallo-arancione solcato talvolta da colate nere e blu del manganese. Il Tarn non si lascia osservare interamente nella sua grandezza, i settori vanno cercati e per passare da uno all’altro si cammina per centinaia di metri, qui si respira l’aria di un ambiente incontaminato, tipico di luoghi ancora vergini e poco frequentati, almeno dagli scalatori. La roccia è senza fine: quattrocento vie spalmate su cinque settori ancora in via di sviluppo e con un potenziale grandissimo.
L’arrampicata e l’ambiente sono indimenticabili, Ivan Sorro, Pierre Rouzo, Olivier Obin, Raphael Storbecher e Laurent Triay sono i nomi che dobbiamo ringraziare, sono loro i principali autori, ispirati nel rispetto della roccia e dell’ambiente.
Tipo di arrampicata
La roccia del Tarn, lavorata nei secoli dagli elementi, varia anche radicalmente di settore in settore, dettando lo stile della scalata: movimenti esplosivi, resistenza, tiri tecnici e tiri più intuitivi. Ogni voglia può essere soddisfatta e il comune denominatore è “engagement”, qui le catene vanno conquistate (ricordate di portare un rinvio perché sono tutte sprovviste di moschettone di sosta). Ci sono vie per ogni livello dal 5 all’8c anche se il grado medio resta comunque relativamente alto.
Le falesie sono facilmente raggiungibili a piedi lasciando la macchina nelle aree di sosta o nei piccoli parcheggi a bordo strada, seguendo i sentieri sulla sinistra.
1. Fontaneilles, prima falesia dopo Millau entrando nella vallata del Tarn
2. Rocher de la Muse, ideale per i giorni di pioggia
3. Le Gymnaze, da qui in poi siamo nel cuore del Tarn, costituita da 5 settori
4. Les Baumes Basses
5. Le Cirque des Baumes, la prima falesia ad andare all’ombra
6. L’Entre Deux, settore Gullich escluso, offre molti tiri facili e belli
7. Les Baumes Hautes, 5 settori perfetti per scalare nelle ore mattutine e serali, l’Oasif è il settore giusto per chi cerca l’arrampicata atletica di resistenza e i lunghi run-out in catena.
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ARRAMPICARE ALLE GORGES DU TARN, FRANCIA |
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Note:
Planetmountain | |
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Gorges du Tarn |
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Falesie Italia |
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Falesie Europa - Mondo |
www | |
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www.onsight.com.au |
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