Dino Lagni non molla: 8c+ a Narango, Arco

Il 50enne climber vicentino Dino Lagni nella falesia di Narango vicino ad Arco ha salito Il fuggitivo 8b+, Teroldego 8c e Natural Present 8c+.
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Dino Lagni al Rock Master di Arco nel 2001
Nicholas Hobley

"Scusami tanto ma sono al lavoro. Vi dispiacerebbe chiamarmi dopo le 17:30?" Eccolo, Dino Lagni, fortissimo climber vicentino che, a pochi mesi dal suo 50° compleanno, nella falesia di Narango sopra Arco si è aggiudicato una tripletta di tutto rispetto: Il fuggitivo 8b+, Teroldego 8c e Natural Present 8c+.

Per chi non lo conosce: nonostante il suo lavoro full-time da ragioniere a Schio, da oltre 20 anni Dino fa parte del ristretto gruppo dei più forti climber italiani. Praticamente tutte le vie più difficili della super falesia del Covolo a nemmeno un’ora da casa portano la sua firma, mentre il suo capolavoro agonistico è datato dicembre 1999 quando ha vinto il Campionato del Mondo Lead a Birmingham in Inghilterra. Battendo, per inciso, alcune leggende di questo sport della fine del vecchio millennio: Yuji Hirayama, Maksym Petrenko, Arnaud Petit, Cristian Brenna, Alexandre Chabot, Christian Bindhammer e Dai Koyamada. Due vittorie nella Coppa Italia Lead, due vittorie nel Campionato Italiano Lead e diversi podi nella Coppa del Mondo hanno poi confermano che quel titolo di Campione del Mondo non era un successo basato sul nulla, anzi.

"Adesso va bene, grazie, sono uscito dal lavoro. Se mi aspettavo queste tre salite? Il fuggitivo e Teroldego avevo capito che forse potevo farle, ma Natural Present l’ho visto proprio duro. C’è un boulder difficile in alto, puoi farlo subito come puoi cadere 20 volte. Ho avuto un po’ di fortuna dai, diciamolo."

Questo "po’ di fortuna" Dino se l’è anche costruito con anni e anni di allenamenti nella sua palestra El Maneton, gestita insieme alla sua fortissima moglie Lisa Benetti (4 vittorie della Coppa Italia Lead, Campionessa Italiana Lead 2001, vie fino a 8b+ in falesia) e dove sta andando proprio in questo momento, per allenarsi ed allenare il suo gruppo di giovani climber. Perché se la sua associazione El Maneton è diventato una sorgente straordinaria di nuovi talenti, è sicuramente grazie alla passione e al rispetto per l’arrampicata come sport che insieme agli altri istruttori, come Davide Zavagnin (autore di uno dei primi 8b a-vista mondiale), sanno trasmettere alle nuove generazioni.

"Sono proprio contento di queste salite e devo ringraziare anche i miei ragazzi, è colpa loro se sono andato in trasferta a Narango. Loro ci vanno spesso, mi raccontano sempre delle vie che fanno, ero curioso. Effettivamente è un bellissimo posto e le vie sono fantastiche. Ed era da tanto che non provavo un progetto." Giusto, ma per curiosità, quanto ci hai messo allora a chiudere questo 8c+? "5 giri." Cinque giri, ma allora che progetto è? "Diciamo che conoscevo già la prima parte da 8b+. E poi ho avuto un po’ di fortuna." Ah beh, allora…




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