Il Petzl Legend Tour sbarca in Sicilia
In Sicilia è Palermo la città dove l’arrampicata ha mosso i suoi primi passi e dove si è sviluppata grazie a Roby Manfrè, "padre" di oltre 300 vie aperte ovunque sull’isola e "padre" di più di una generazione di scalatori siciliani. San Vito Lo Capo è invece la zona che maggiormente ha fatto conoscere ai climber di tutto il mondo la pietra dei sogni di quest’isola che così bene incarna quel trittico fatto di roccia sole e mare, tanto amato da chi arrampica. Il Petzl Legend Tour Italia fa tappa proprio in Sicilia questa volta per esplorare non solo però le grandi pareti che abbracciano Palermo, dove i nuovi mattini verticali hanno solide radici, ma per riscoprire le pareti "invisibili" della zona di Siracusa, dove l’arrampicata si intreccia alla cultura, alla musica, alle tradizioni di questi luoghi totalmente immersi nella natura.
Cavadonna, Cugno Lupo e Cava Giorgia. Alla scoperta dei Monti Iblei, di Canicattini Bagni, città della musica jazz e dell’indimenticabile Isola di Ortigia
I Monti Iblei, altopiano che domina la zona sud-est della Sicilia e conserva un patrimonio storico-paesaggistico dal valore inestimabile, sono scanditi da "montagne al contrario". Non puoi sperare di vedere queste montagne alzando lo sguardo al cielo perché devi prima scendere nei canyon che solcano questo altopiano ed esplorare le tante cave che lo caratterizzano. Ci si immerge così in una distesa verde che appare sterminata, costellata da una vegetazione ancora primordiale e ricca di storia che fa da cornice a sperdute masserie. Qui l’arte di salire in alto va vissuta al contrario e bisogna calarsi nel cuore dei canyon per poter scoprire grotte dal colore del sole scandite da perfette stalattiti o placche grigie trafitte da buchi o gocce disegnate sulla roccia.
È sorvolando con un ultraleggero contrada Cavadonna, uno dei canyon più grandi della zona di Canicattini Bagni, che Massimo Cappuccio, una vita plasmata attorno all’arrampicata la sua, vide per la prima volta dall’alto quello che sarebbe diventato il settore più amato della Sicilia Orientale. È grazie al lavoro di Massimo, di Giorgio Iurato, di Peppe Gallo, di Massimo Flaccavento e soprattutto di un siciliano d’adozione, l’austriaco Christian Leube, che nacque un gioiello oggi da riscoprire. L’occhio esperto di Christian si soffermò subito sui tiri da attrezzare nel cuore dello strapiombo più grande del canyon: qui la bellezza della scalata va di pari passo con la pace che regna sovrana, permettendoci di arrampicare in simbiosi con la natura.
Christian porta la sua esperienza di climber cresciuto verticalmente nelle mecche dell’arrampicata sportiva americana, anche in altre zone di Canicattini Bagni ed è così che scopre il potenziale di un altro canyon, quello di Cugno Lupo, capace di riservare ancora oggi nuove possibilità di sviluppo. Vera linfa verticale di questa terra è poi la motivazione e il talento di Dario Di Gabriele e del gruppo di forti arrampicatori del quale lui e Christian fanno parte, ovvero i Bobo’s Extreme Team. Insieme a Dario andremo alla scoperta di nuove gemme verticali scoprendo la bellezza di Cava Giorgia. Ad accompagnarci infine c’è lo sguardo dolce e determinato di una diciannovenne siciliana che scala da quando è poco più che una bambina, Giulia Bernardini; un posto nella Nazionale Italiana Giovanile di Arrampicata Sportiva ed un amore per la scalata che seppur agli albori ha già dato i suoi frutti.
Scoprirete poi come a Canicattini Bagni l’arrampicata è intrisa di cultura e tradizioni millenarie che abbiamo esplorato tra le stanze del Museo Tempo, ovvero il Museo dei Sensi, del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina Popolare, e tra le note di una jam session a noi dedicata dall’Amato Jazz Trio, prima grande famiglia del jazz italiano nata a Canicattini Bagni.
Palermo ed il Monte Pellegrino tra passato presente e futuro.
"Palermo è la città dove l’arrampicata siciliana ha mosso i suoi primi passi, dapprima timidi, poi sempre più decisi ad aprirsi ad un mondo sconosciuto ma foriero di promesse" scrive Giuseppe Maurici, storico compagno di cordata di Roby Manfrè. Il baricentro indiscusso dell’arrampicata fu proprio Roby Manfrè e intorno a lui si avvicendano vecchie e nuove generazioni di scalatori ed in tanti hanno raccolto da lui il testimone della scoperta. A scrivere la storia dell’arrampicata in Sicilia e del suo sviluppo sul Monte Pellegrino, come nella riserva di Capo Gallo, furono poi anche gli scalatori che qui approdarono dal continente, ammaliati dal canto delle sirene di pareti mozzafiato a picco sul mare. I racconti di Alessandro Gogna, racchiusi nella prima guida del sud "Mezzogiorno di Pietra" e poi nel libro "La pietra dei sogni", hanno fatto da canovaccio ideale al nostro viaggio a Palermo che si è concluso con un singolare passaggio di testimone tra due atleti del team Petzl Italia ovvero Rolando Larcher, autore insieme a Luca Giupponi, Maurizio Oviglia e Nicola Sartori di una perla verticale sulla Parete dei Rotoli del Monte Pellegrino qual'è Pompa Funebre ( 150 metri, 8b max 7a+ obbl.) e Alessandro Larcher che ha ripetuto la via aperta dal padre quando lui era poco più che un bambino e lo ha fatto insieme alla nostra Federica Mingolla che nelle ultime puntate del Petzl Legend Tour ci ha preso gusto a salire le vie più iconiche della Pietra del sud firmate da Rolando Larcher!
Di roccia, di sole e di tramonti sul mare. Arrampicare per essere felici.
"Una volta, dopo un’arrampicata a Capo Zafferano con lui, Chiara e Isabella, siamo andati a fare il bagno a mare restando poi a guardare il tramonto con le gambe penzoloni sul muretto. Era per questo che scalavamo, per essere felici". Queste parole scritte da Luigi Cutietta, altra figura chiave dell’arrampicata siciliana, a ricordo di uno dei tanti momenti verticali condivisi con Roby Manfrè, racchiudono bene l’unicità della scalata vissuta su quest’isola che nessuna parola o immagine potrà mai restituire o raccontare appieno.
Quel che è certo è che difficilmente potrete restare indifferenti alla bellezza di questi luoghi dove lo spirito di Roby Manfrè aleggia ancora sovrano e dove nuove generazioni di arrampicatori stanno crescendo sull’onda di una passione autentica che porta con sé tutte le anime più belle della Sicilia.
di Laura Giunta
Info: Petzl