Anna Stöhr: una giornata da sogno sui boulder di Magic Wood
Quando Anna Stöhr ha tenuto quell’ultima tacca è saltata in cima al blocco ed è rimasta li, assolutamente incredula, a fissare la foresta. Non una foresta qualsiasi, ma quella di Magic Wood in Svizzera. All'interno di questo santuario del boulder aveva appena fatto l'impensabile: all'inizio della giornata aveva salito Steppenwolf, un bel 8B, mentre in quel momento era appena riuscita a salire uno dei boulder più enigmatici della foresta, l’ 8B+ di New Base Line liberato nel 2002 dal suo connazionale Bernd Zangerl.
Salire un 8B e un 8B+ nello stesso giorno è, a conti fatti, piuttosto difficile da comprendere, anche per la stessa Stöhr i cui standard sono, diciamo, semplicemente stellari. Stöhr vanta un record che non ha uguali: due volte Campionessa del Mondo (Arco 2011 e Aviles 2007), Campionessa Europea nel 2013 e 2010 e quattro volte vincitrice della Coppa del Mondo (2013, 2012, 2011, 2008), dominando le gare boulder come nessun’altra durante l'ultimo decennio. Di conseguenza, Non sorprende che le sue sporadiche incursioni su roccia siano sempre state produttive. Ma quello che aveva appena realizzato era qualcosa di veramente speciale, come si capisce dalle sue parole una settimana dopo "Sono ancora molto felice e non riesco a smettere di sorridere."
Il viaggio verso l’Averstal è arrivato quasi per caso. Da teenager, mettersi in macchina da Innsbruck per questa valle piena di blocchi di granito era una regolare fuga di quasi ogni weekend, ma negli ultimi anni la Stöhr aveva rivolto la propria attenzione altrove. Ora però, dopo mesi di allenamento in preparazione alla stagione di Coppa del Mondo, aveva bisogno di un po’ di aria fresca. Insieme al suo amico Alfons Dornauer ha deciso quindi di tornare lì, dove nel 2010, aveva salito il suo primo boulder di 8B, Riverbed.
Sabato mattina i due hanno subito messo le mani su New Base Line e dopo aver trovato le sequenze per tutti i movimenti tranne uno, si sono poi spostati per provare Steppenwolf prima dell’arrivo del buio. Il giorno seguente, con più calma, si sono diretti verso Steppenwolf - NBL rimane al sole più a lungo - e Stöhr ha trovato la sequenza giusta prima di fare un tentativo serio. "In quel momento sono entrata nella mia "zona", dove tutto fila liscio, come in un sogno: ho arrampicato veloce e precisa. Tutto è funzionato alla perfezione e mi sono trovata in cima alla bellissima linea di Steppenwolf."
Era ancora presto, così i due sono tornati verso New Base Line. Dornauer non è riuscito nel suo tentativo, Stöhr invece ha deciso di ripassare i movimenti per la prossima occasione. "Tentare tutto il blocco non mi era nemmeno passato per la mente" ha spiegato, ma improvvisamente " ho tenuto il passaggio chiave, quello che pochi minuti prima era sembrato assolutamente fuori portata. Avevo decifrato tutti movimenti! All’inizio non potevo crederci, ma poi la ruota ha iniziato a girare... "
Stöhr, da climber innata, istintivamente sapeva che era il momento giusto e tenendo il movimento chiave era rientrata di nuovo nella sua "zona". "È uno di quei luoghi a cui l'arrampicata apre raramente le porte" spiega Stöhr, è "quel posto che non riesci a raggiungere con la pura volontà, ma dove occasionalmente ti ritrovi." La salita segue rapida ed efficiente, sembrava senza peso, a dire da chi l’ha vista salire quel giorno.
Insomma, Steppenwolf e New Base Line in giornata. "Quando ero una teenager" ha scritto la Stöhr "e girovagavo sotto questi blocchi a Magic Wood, non avrei mai sognato di riuscire a salire questi due massi un giorno. Mentre scrivo, sono ancora molto felice e non riesco a smettere di sorridere."
www.mammut.ch
www.lasportiva.com