Campionati Europei di arrampicata, i risultati
Dunque, dopo 4 intensi giorni di sui campi di gara di Innsbruk e Imst, l'Europa dell'arrampicata ha i suoi re. A cominciare dallo spagnolo Ramón JulianPuigblanque e dall'austriaca Angela Eiter nella specialità Lead. Per continuare con lo svizzero Cedric Lachat e l'austriaca Anna Stöhr nel Boulder e il russo Sergey Abdrakhmanov e la polacca Edyta Ropek nello Speed. Sono questi i nuovi campioni europei dell'arrampicata sportiva. Diciamo subito che sorprese vere non ci sono state. Anche se battaglia, quella vera, c'è stata eccome. D'altra parte è questo il gioco attuale delle gare di arrampicata: si vince per un soffio e a vincere possono essere in molti, tutti quelli che strappano il biglietto per la finale. Perché il livello, specialmente nel Boulder e nel Lead, è altissimo ma soprattutto “diffuso” tra molti.
Ne sa qualcosa, per esempio, Adam Ondra che correva da favorito per i titoli del Lead e del Boulder. Alla fine, magic Adam, s'è dovuto “accontentare” del 2° posto, sia nell'una che nell'altra gara. Un doppio argento tanto eccezionale quanto impensabile solo qualche stagione fa... ma appunto non è l'oro. Come non è certo il risultato che sperava, e che in molti le pronosticavano, quello dell'austriaca Johanna Ernst, “crollata” al 2° posto davanti ad Angela Eiter, la rivale e connazionale che lei stessa aveva spodestato dal ruolo di regina. Un risultato che però si spiega almeno in parte con l'infortunio e lo stop forzato che in questi mesi ha colpito la Ernst.
Bisognerebbe anche dire del grandissimo Cedric Lachat che, dopo la vittoria nel Boulder al Rock Master pre-mondiale di Arco, con questo titolo europeo dei “Blocchi” ha confermato la sua annata eccezionale. Poi dell'immenso Ramón JulianPuigblanque che dopo aver vinto tutto nel Lead (dal titolo mondiale allla Coppa del Mondo) bissa il titolo continentale già vinto a Lecco nel 2004. E ancora di Anna Stöhr che con questo oro europeo del Boulder completa un palmares d'eccezione che l'ha vista in cima al mondo del Boulder nel 2007 ma anche al 2° e 3° posto nel podio europeo nel 2008 e nel 2005.
E poi è doveroso parlare di quel “mostro” di Christian Core, l'azzurro che dopo aver vinto tutto nel Boulder, alla bella età di 36 anni, si prende la soddisfazione di essere ancora il miglior italiano con un 7° posto che lo fa essere il primo degli esclusi dalla finale. A fargli compagnia nella speciale classifica dei migliori italiani c'è sara Morandi che con il 5° posto nello Speed si conferma come un'atleta su cui puntare anche perché in questa specialità i suoi margini di miglioramento sembrano essere ancora notevoli.
Per la cronaca in gara Lead la battaglia di finale ha visto Ramonet Puigblanque vincere con due prese di vantaggio su Adam Ondra, dopo che il 17enne della Repubblica Ceca era stato l'unico a chiudere la via di semifinale. Se volete, questo è sia il segno della classe indiscussa del piccolo-grande climber spagnolo sia quanto ancora conti l'esperienza. Anche perché Ondra, nella salita decisiva, ha rischiato di perdere pure l'argento. Visto che se l'è giocato al fotofinish con il grandissimo 20enne austriaco Jakob Schubert (leggi presa tenuta da Adam e solo tenuta da Jakob). Dietro a loro, a conferma che l'Austria è sempre più la squadra da battere, c'è un altro top climber austriaco ovvero David Lama che questa volta deve accontentarsi della medaglia di cartone. Mentre il norvegese Magnus Midtboe è 5° e solo 6° è Patxi Usobiaga, il campione europeo uscente che nell'ultimo turno ha visto sfumare il promettente 2° posto della semifinale. Chiudono i giochi della finale il russo Mikhail Chernikov e il francese Manuel Romain. Mentre, con il 24° posto, il migliore degli italiani è il 17enne Marcello Bombardi.
Nel Lead femminile Angela Eiter ha fatto suo il titolo superando nettamente sia in finale (leggi 8 prese di distacco) sia in semifinale (10 prese) Johanna Ernst. Come dicevamo è chiaro che ancora la Ernst non ha recuperato i ritmi di gara ma è anche chiaro che Angela Eiter sembra ritornata quella di un tempo. Il duello insomma è più che mai aperto. Anche perché le altre “europee” per ora non sembrano impensierirle più di tanto. Anche se la francese Alizée Dufraisse per conquistare il 3° gradino del podio non s'è poi fermata così distante dalla Ernst. Mentre nettamente staccate sono tutte le altre; dalla slovena Mina Markovic (4a) alla svizzera Alexandra Eyer (5a). Per continuare in ordine di arrivo con le altre finaliste: Olga Shalagina (UKR), Charlotte Durif (FRA) e Barbara Bacher (AUT). Per non parlare delle big come Maya Vidmar (12a) e Natalija Gros (10a) ma anche la veterana Muriel Sarkany (18a) che non sono certo andate al meglio delle loro possibilità. Mentre per trovare la migliore delle italiane bisogna scendere al 17°.
Cambiando pagina e andando al Boulder troviamo ancora un piccolo capolavoro incompiuto di Ondra. Anche qui il 17enne enfant prodige era primo dopo la semifinale. Ma anche qui, come nel Lead, si è lasciato “soffiare” l'oro da un altro grande (nonché imprevedibile) atleta: Cedric Lachat. Non a caso proprio quello che lo tallonava da vicinissimo anche nel 2° turno di gara. La finale insomma si prospettava come un duello fra loro due, un uno contro uno in cui bisogna tenere i nervi saldi. E cosa strana (per lui) a riuscirci meglio è stato proprio Lachat segno che le cose stanno girando veramente al massimo per lo svizzero. Tanto che ha nettamente vinto con un top di vantaggio (4 su 5 top per Lachat contro 3 top di Ondra).
Bisogna anche dire che entrambi hanno partecipato al doppio impegno, Boulder + Lead, e che il confronto “combinato” pende a favore di Ondra che porta a casa due medaglie d'argento con l'oro nel Boulder e il 12° posto nel Lead di Lachat. Insomma, il valore di Ondra non è in discussione. Anche perché il ragazzo può solo maturare ulteriormente... A proposito di maturazione ma anche del livello di questi europei, va detto che il bronzo è andato a mister Kilian Fischhuber, l'atleta che ha fatto la storia delle gare di blocchi in questi ultimi anni. Alle sue spalle nell'ordine troviamo due sorprese della stagione come Jernej Kruder (SLO) e Casper TenSijthoff (NED)e una conferma Klemen Becan (SLO). Poi, come abbiamo detto, primo escluso della finale e 7° assoluto la certezza che viene dal passato: Christian Core.
A proposito di certezze. Quella della 22enne Anna Stöhr nel Boulder è come un mantra: lei c'è sempre. Così anche questo titolo se l'è conquistato comandando la gara dall'inizio e poi lottando fino all'ultimo tentativo per battere la rivelazione di questa stagione: la 17enne tedesca Juliane Wurm. Alla fine con 3 top in 5 tentativi l'ha spuntata Anna su Juliane che ha chiuso anche lei 3 problemi spendendo però 8 tentativi in più. Le seguono con 2 top due grandi del boulder femminile: l'ucraina Olga Shalagina e la russa Olga Bibik. E con 1 solo top da Melissa LeNeve (FRA) e Anna Galliamova (RUS) rispettivamente 5a e 6a della finale. Mentre Alexandra Ladurner con il 16° posto è la migliore delle italiane.
PlanetMountain | |
gare arrampicata | |
www | |
www.euro-2010.at | |
www.ifsc-climbing.org | |
www.federclimb.org |