Val di Mello, online la petizione contro il sentiero per disabili

Il Comitato per la tutela della Val di Mello ha lanciato una petizione online contro il previsto allargamento di un sentiero per renderlo percorribile da carrozzine e accessibile ai disabili. Pubblichiamo l’intervento di Luca Maspes, Presidente delle Guide Alpine Val di Mello.
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Val di Mello: il sentiero sul lato sinistro orografico richiede spesso l'aggiramento o il superamento di ostacoli naturali: passaggi stretti e gradini antichissimi in località Cà di Carna; passaggi stretti tra muretti a secco secolari se non millenari, guadi ripetuti di piccoli ruscelli laterali che ogni anno cambiano di un poco forma e posizione
Comitato per la tutela della Val di Mello

Quasi per caso alcune settimane fa si è venuto a sapere che l’ERSAF Lombardia (l’Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste) ha in progetto di sistemare e soprattutto allargare il sentiero già esistente sulla sinistra orografica della Val di Mello in Val Masino, ai fini di renderlo percorribile da carrozzine e accessibile ai disabili. Per chi conosce la valle, si tratta del piccolo sentiero che parte dalla trattoria Gatto Rosso e che porta lungo un esile tracciato, attraverso due guadi, all'ultimo nuclueo rurale Rasica dove dovrebbe poi tornare ad annello lungo il sentiero principale.

È indubbio che il previsto progetto andrebbe a snaturare sostanzialmente quel lato della valle
e il Comitato per la tutela della Val di Mello ha attivato una petizione online sul sito www.change.org, che in pochi giorni ha raccoltio oltre quasi 15.000 firme contro il previsto progetto. Cliccando qui è possible scaricare il documento PDF redatto dal comitato contro il progetto, mentre di seguito pubblichiamo l’intervento di Luca Maspes, in veste di Presidente delle Guide Alpine Val di Mello che esprimono la loro contrarietà al progetto.


VAL DI MELLO - SENTIERO DISABILI


Ha senso compromettere per sempre un ambiente incontaminato in cambio di un percorso che ha un’utilità limitata e dubbia perché già offerta dal sentiero principale?

Progetti simili potrebbero essere attuati in tanti altri luoghi di interesse di Ersaf. Senza spostarsi dalla Valmasino, c’è per esempio la piana di Predarossa, altrettanto bella come la Val di Mello, dove si snoda un percorso ad anello su cui si trovano già delle passerelle artificiali, per la verità ora lasciate al degrado e bisognose di manutenzione. O magari si potrebbero impiegare risorse per una vera manutenzione ordinaria (ordinaria!) dei sentieri di accesso alle valli laterali della Val di Mello, come quelli della valle del Ferro, della Val Qualido e della Val Torrone.

Sono pensieri e idee che avremmo voluto esprimere in tempi utili, ci rammarichiamo di non essere mai stati interpellati sul nostro parere prima, ma solo a cose inoltrate. Un parere che consideriamo importante, perché viene da persone che vivono la valle per lavoro o per svago più dei frequentatori occasionali, persone che conoscono la Val di Mello in ogni suo angolo e che hanno già alzato la voce e il cuore più volte in passato, per proteggerla e lasciarla così com’è: un giardino dove vivere la natura al suo stato originale, senza cioè antropizzarla in modo irreversibile.

Ci siamo trovati altre volte in passato in situazione simili: per esempio quando giravano voci di progetti di centraline idroelettriche e strade carrozzabili che avrebbero portato le quattroruote in valle. Scoperti per caso, quasi in corso d’opera. Tutte le volte siamo corsi ai ripari, vincendo talvolta, anche con l’aiuto di quel grande popolo che la valle la ama così tanto da sentirla un po’ sua.

I numeri della petizione lo dimostrano. In soli tre giorni sono arrivate le firme di più di 10.000 persone che hanno detto "no, vi prego!" a un progetto come questo, che a prima vista poteva sembrare innocuo ma che in realtà rischia di essere tutt’altro che delicato. Si andrebbe a marcare una riga in mezzo alla valle, modificando il suo “lato selvaggio”, con una traccia che per essere larga più di un metro, aperta cioè anche al passaggio delle ruote, avrebbe bisogno di tagli, di ribaltamenti di terra e di demolizione di tanti sassi di granito che in alcuni tratti creano delle anse e degli imbuti suggestivi ed emozionanti, proprio perché creati dalla natura.

Ovviamente spero che tutto questo non succeda e che si possa rivedere il progetto, ripensando la voce "sentiero disabili in Val di Mello" e mantenendo operative solo le altre, come la sistemazione del parcheggio e dei ponti danneggiati.

I disabili che hanno sottoscritto la petizione, dimostrano di non voler essere presi come "scusa" per abbattere barriere naturali, da sempre e comunque presenti in ambiente, e rovinare perennemente uno dei quadretti alpini più belli delle nostre montagne.

Luca Maspes
Presidente Guide Alpine Val di Mello

Clicca qui per firmare la petizione su www.change.org

Link: www.valdimello.it, FB Guide Alpine Val di Mello




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