No alla Val di Mello "intubata"

L'appello per la mobilitazione contro i progetti di una strada e di 4 centraline idroelettriche in Val di Mello (Val Masino).
Val di Mello, Val Masino

Si è appena detto della Val di Mello come piccolo paradiso di rocce, massi, prati e acque. Si è appena concluso il grande Melloblocco, la festa internazionale del boulder all'aria aperta organizzata dalle Guide Alpine della Lombardia. E, neanche a farlo apposta, il piccolo gioiello della Val Masino sembra già essere in pericolo: in Val di Mello si progetta l'apertura di una strada e sono state presentate quattro concessioni per la costruzione di centraline idroelettriche per sfruttare le cascate nelle valli del Ferro, di Zocca, Torrone e Cameraccio.

Per la verità queste notizie circolano da un po' di tempo, tanto è vero che, proprio nel corso del Melloblocco, è iniziata la raccolta delle firme contro questi progetti e l'impatto (pesantissimo) che avrebbero sulla Valle... Come si diceva sembra che, per ora, siano "solo" progetti, ma (in tempi in cui si giustificano le guerre preventive) una grande "mobilitazione preventiva" per la salvaguardia di questo splendido angolo delle Alpi sembra a noi del tutto giustificata, anzi necessaria! Pubblichiamo quindi volentieri l'appello della redazione di Valdimello.it, perchè "la valle resti all’uomo, per l’uomo, per i figli dell’uomo."


Aggressione alla Val di Mello

Pochi giorni or sono, col tentativo di aprire una larga strada in Val di Mello (Val Masino) e con la successiva notizia che sono state richieste quattro concessioni per la costruzione di centraline idroelettriche in corrispondenza delle cascate delle valli del Ferro, di Zocca, Torrone e Cameraccio è iniziato un assalto in grande stile ad uno degli ultimi angoli incontaminati delle Alpi italiane, forse il più noto a livello mondiale.

Oltre che assolutamente inutile sul piano dell’apporto energetico questo attentato appare evidentemente una assurdità paesaggistica ed ambientale.
La Val di Mello deve restare integra perché rappresenta un ambiente assolutamente unico ed irripetibile non solo nelle Alpi ma in tutto il mondo. Un ecosistema delicato, di enorme valore ecologico e paesaggistico, arricchito dalla secolare presenza dell’uomo che ha saputo viverlo in perfetto equilibrio con la natura.

Da decenni la Val di Mello è patrimonio non solo di chi ci abita o di chi ci arrampica, ma di tutti i cittadini, che qui trovano un polmone verde unico per la sua spettacolare bellezza. Ma la Valle, detta anche la 'piccola Yosemite' è ormai diventata anche un patrimonio di tutta l’umanità e questo tentativo di violenza, che sconvolgerà il perfetto equilibrio che ne regola ritmi e tempi, assume rilevanza universale nella sua gravità senza precedenti.

Per questo motivo il Comitato spontaneo che si è formato alla notizia delle gravi minacce che incombono sulla Valle chiede alle associazioni alpinistiche e ambientalistiche di aderire a questa battaglia inviando un proprio documento di partecipazione e solidarietà.

Grandi alpinisti come Walter Bonatti, molte organizzazioni alpinistiche italiane come il Club Alpino Accademico si sono schierate in difesa delle bellezze della Val di Mello. Contiamo anche sulla vostra partecipazione per rafforzare a livello internazionale la nostra battaglia per salvare un patrimonio comune.

Non tubi dove oggi scivolano a valle le acque delle cascate.
Non strade per la manutenzione delle centrali.
Che la valle resti all’uomo, per l’uomo, per i figli dell’uomo.

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foto Claudio Piscina



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