Via Nòn alpinistica al Monte Castel Corona in Val di Non
Il tutto è iniziato in autunno del 2020 quando con Umberto Santuari 2022 e le nostre ragazze siamo andati in una splendida falesia della Val di Non a trascorrere un pomeriggio. Avvicinandoci alla falesia Umberto ha notato all’orizzonte la muraglia del Castel Corona. Apparentemente una parete tutta friabile, mentre sull’estrema sinistra un diedro sotto una scala di tetti si staglia trionfante.
Qualche mese dopo decidiamo di andare alla conquista della parete. Il 2 dicembre in una giornata incerta, con tutto il materiale appresso, ci dirigiamo con la mia Twingo bianca sotto la parete. L’avvicinamento risulta brevissimo (5-10 min), raggiungere il parcheggio in auto da Mezzocorona sono 20 minuti.
Il tempo meteorologico è incerto già dal primo mattino quando trapelano all’orizzonte i primi fiocchi di neve. La preoccupazione maggiore era la discesa, con la Twingo, dalla strada di ritorno. Dovevo cambiare le gomme pochi giorni dopo, quindi ero ancora con delle gomme estive lisce che non inspiravano niente di buono.
Iniziamo il primo tiro già sotto la pioggia, mista neve. L’avventura diventa subito impegnativa, con temperature sotto zero, e roccia bagnata e poco invitante, soprattutto nei primi metri. Una prima incognita si manifesta: la prima placca. Sarà possibile? Ci sarà una fessura che prende chiodi?
Il secondo tiro di corda con il bagnato è difficile. Il terzo tiro, che nella ultima "edizione" della via si unisce al secondo, è su una placca verticale che ha una fessurina che prende due chiodi. L’uscita dalla placca è meno proteggibile, ma raggiunge una clessidra di sosta molto grande che ci fa prendere il respiro e ci tranquillizza.
Il tempo non ci assiste e continua imperterrito a sparare palle di neve. Facciamo ancora qualche tiro e, verso fine giornata, allestiamo le doppie e raggiungiamo la base della parete. Purtroppo la mia macchina non mi aiuta in discesa, faccio due testacoda finendo sui pali delle vigne dei campi che delimitano la strada terminale del paese. Per fortuna però non faccio né danni alla macchina né alle vigne.
L’avventura continua. Torniamo in primavera, estate e in autunno 2021 a finire la via. La via, soprattutto all'inizio, dove la roccia risulta meno bella, è ripulita. Abbiamo aggiunto alcuni chiodi durante le successive ripetizioni allungando anche le protezioni con cordini e moschettoni.
Abbiamo inoltre fatto una variante più omogenea a metà via per rendere l'itinerario più interessante. L’uscita iniziale dell’ultimo tiro l’abbiamo abbandonata, decidendo di proseguire dritto consentendo eventualmente l’artificiale. Con due doppie nel vuoto completo da 60 metri su alberi si raggiunge la base della parete.
Scegliere il nome della via non è stato facile. La via si chiama Nòn alpinistica. Il nome gioca su due particelle contrastanti quasi richiamando un ossimoro. Nòn è la val di non e alpinistica è la natura della via, completamente a chiodi con una linea logica fino in cima.
SCHEDA: Via Nòn alpinistica, Monte Castel Corona, Val di Non