Traversata invernale delle Tre Cime di Lavaredo per Simon Gietl e Michi Wohlleben
Era per certi versi prevedibile. Infatti, dopo la prima traversata in inverno delle tre punte più alte delle Tre Cime di Lavaredo del 2012 e dopo la trilogia delle pareti nord della Tre Cime di Lavaredo che comprende la Cima Grande, la Cima Ovest e la Cima Piccola, il passo logico ancora da compiere sarebbe stato di concatenare non "soltanto" queste tre montagne, ma tutte e cinque le cime che formano la celebre skyline delle Lavaredo, ovvero con l’aggiunta della Punta Frida e la Cima Piccolissima.
Così partendo molto presto la mattina di venerdì 17 marzo l’alpinista altoatesino Simon Gietl e il tedesco Michi Wohlleben sono saliti con le ebike al rifugio Auronzo, al cospetto di uno dei più famosi simboli delle Dolomiti. Le due guide alpine conoscono ovviamente molto bene le Tre Cime ed in particolare cosa richiede un concatenamento del genere: nel 2012 Simon Gietl e Roger Schäli avevano effettuato in due giorni la prima traversata invernale della Cima Ovest, Cima Grande e Cima Piccola mentre nel marzo 2014 Wohlleben, insieme a Ueli Steck, aveva effettuato la prima invernale della trilogia delle loro pareti nord. Inoltre, nel dicembre 2016 Gietl insieme a Vittorio Messini, a pochi giorni da Christoph Hainz e Simon Kehrer, aveva ripetuto il trittico in sole 5 ore e 45 minuti di arrampicata effettiva.
Quindi lo scorso venerdì, proprio allo scoccare della fine dell’inverno, è arrivato questo grande concatenamento. Il ruolino di marcia è notevole: inizio alle ore 06:45 sotto la Cima Ovest (2973m), salita in soli 2 ore 25 minuti lungo lo Spigolo Scoiattoli. La discesa è avvenuta per la via normale, poi il punto più alto della Cima Grande (2999m) è stato raggiunto attraverso la via Dülfer alle 11:26. Dopo la discesa per la via normale - dove i due hanno potuto seguire una traccia che ha reso la discesa un po’ più facile - è stata presa di mira la Cima Piccola (2857m), la quale è stata raggiunta per la via normale alle 13:20. E dopo la veloce discesa per la via Innerkofler sono arrivate le ultime due cime: Punta di Frida (2792m) attraverso lo Spigolo ovest e, in seguito alle calate lungo lo Spigolo est, la salita sulla Cima Piccolissima (2700m), raggiunta alle 14:50. Le avventure, si sa, non finiscono in cima ma con i piede fermamente per terra e quindi dopo la discesa lungo la Via Preuss i due hanno fermato il cronometro. Tempo complessivo: 9 ore e 15 minuti.
"Per quello che so io si tratta del primo concatenamento di tutte cinque le cime" ci ha raccontato Gietl, aggiungendo "sicuramente la nostra è la prima in inverno." Alla domanda su come sia paragonabile questo concatenamento completo alla recente trilogia delle pareti nord, Gietl ci ha detto "È stato semplicemente un alpinismo diverso. Anche questa è stata una bellissima, lunga salita in montagna ma siccome aveva nevicato non più di dieci giorni fa, le condizioni questa volta erano decisamente invernali, anche sulle discese."
AGGIORNAMENTO DEL 20/03/2017 ore 14:50
Come ci ha segnalato Claude Gardien, nell’estate del 1961 il fortissimo alpinista belga Claude Barbier aveva concatenato in giornata ed in solitaria tutte e cinque delle Lavaredo. La meravigliosa salita del 24 agosto è iniziata con la via Cassin alla Cima Ovest, poi è proseguita con la via Comici alla Cima Grande, la via Preuss alla Cima Piccolissima, la via Dülfer alla Punta di Frida per concludersi con la via Innerkofler alla Cima Piccola. Di seguito i tempi:
Cima Ovest, Cassin (2° solitaria): 05:20 - 08:18.
Cima Grande, Comici: 10:10 - 13:10
Cima Piccolissima, via Preuss: 14:45 - 15:55
Punta di Frida, via Dülfer: 16:30 - 17:30
Cima Piccola, Innerkofler: 17:55 - 18:25
Il tutto per 13:05 ore totali di cui 8 ore e 38 minuti di arrampicata effettiva in salita.