Soldi e paura mai avuti, nuova via d'arrampicata nelle Dolomiti di Brenta

Il racconto scritto a due mani da Roberto Conti ed Enrico Piccinelli sull'apertura di Soldi e paura mai avuti (7b+, 210 metri), una nuova via aperta interamente dal basso in arrampicata libera sulla parete est di Cima Sassara, in Val Gelada di Tuenno, Dolomiti di Brenta.
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Durante l'apertura di Soldi e paura mai avuti alla parete est di Cima Sassara, Val Gelada, Dolomiti di Brenta
archivio Roberto Conti

Ero alla ricerca di un progetto che mi coinvolgesse completamente. Dopo qualche bella soddisfazione sui monotiri delle falesie di casa, sentivo che avevo bisogno di montagna. La montagna quella vera, quella che ti fa paura, quella che quando prendi il temporale non vedi l’ora di scappare via, quella delle grandi avventure, quella che ti spacca in due. Insomma avevo voglia di cacciarmi nei guai. Quando per la prima volta andai a mettere il naso in Val Gelada per una ricognizione, capii che la Est della Sassara era quello che cercavo. La parete era semplicemente troppo grande per noi, le poche linee esistenti avevano difficoltà che sfioravano i limiti delle nostre capacità e di punti deboli sulla parete praticamente non se ne vedevano. Eppure qualcosa mi diceva che bisognava provarci, volevo capire quanto avremmo potuto spingere, osare, sognare..

Aprire una via su una parete come quella, ai nostri occhi, era una sorta di rivincita contro un mondo che, laggiù sul fondo valle, non ci rendeva appagati. Quando finalmente capimmo che davvero ci stavamo riuscendo, non potevamo credere a noi stessi! Tiro dopo tiro tra paure paurose e movimenti al limite stavamo salendo verso l’alto. Ogni volta, col gruppo di soliti irriducibili amici, scherzavamo in che condizioni assurde ci si ritrovava. Al campo base posto sotto la parete bevevamo vini da 15 euro, ma facevamo economia sugli spit da piazzare lungo i tiri successivi, perché? Perché "ei costano 4 euro l’uno quei cosi! Non abusiamone!"

E quando qualcuno chiedeva: "Com’è il tiro nuovo?" "beh si, bello..cioè..paura vera!"

Questo era il clima perfetto per un grande progetto, sospesi in alta valle, ridevamo delle piccole disgrazie quotidiane che ci capitavano, al lavoro, a casa ecc.., tiro dopo tiro prendevamo coscienza che in fondo non c’era nulla da aver paura, in pratica eravamo dei fifoni squattrinati che, weekend dopo weekend, stavano terminando il loro progetto di apertura di una nuova via. Quel giorno, ai primi di agosto, sui prati fioriti in cima alla Sassara, non potemmo fare altro che fare un brindisi e urlare di gioia.

Ovviamente se non voglio ritorsioni gravi, ringrazio di cuore tutti i soci che ci hanno aiutato, spronato, insultato come solo dei buoni amici sanno fare. Grazie!

Roberto Conti

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Aprire una nuova via d'arrampicata credo sia un tarlo che vaga nella mente di qualunque alpinista, anche di una mezza cartuccia come il sottoscritto.

E quando il momento giunge, le mezze cartucce sono costrette a bluffare e mettere in gioco le due cose che dicono di non avere: i soldi e la paura! Ovviamente, come in ogni bluff che si rispetti, c'è un fondo di verità, a voi decidere quale.

La realizzazione di questa via non era scontata: la parete si presentava molto verticale e con sezioni di placche molto compatte, dove solo il sole del tardo pomeriggio faceva intuire un passaggio grazie ad un gioco di ombre, e la logistica era abbastanza difficoltosa dato il lungo avvicinamento. Ma weekend dopo weekend, un tiro dopo l'altro ed un bresciano "Alé vecchio, ti tengo corto! Come in falesia!", diavolo, ce l'abbiamo fatta! I punti cardine erano due: apertura dal basso in arrampicata libera, e nessuna intenzione di creare una fila di spit fino in cima, chiodando solo dove ritenuto necessario e dove non fosse possibile proteggersi in altro modo.

Concludendo, nonostante tutto quel che si possa dire riguardo all'apertura di una nuova via, le verità fondamentali sono tre: primo, non farsela addosso, secondo tenere da parte una buona bottiglia di vino rosso per festeggiare appesi all'ultima sosta appena ultimata, e terzo ma non per forza ultimo avere degli amici che senza lamentarsi condividono l'onere e spero pure l'onore di portare su e giù tutto il materiale necessario per l'avventura. Grazie mille.

Enrico Piccinelli


SCHEDA: Soldi e paura mai avuti, Cima Sassara, Dolomiti di Brenta

 




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