Presolana parete nord e la via Zanetti - Gibellini
Sono passati diversi anni dal mio primo approccio sulla nord. In compagnia di Mattia e Mapo scalai i 18 tiri della Grande Grimpe; ricordo bene quanta impressione mi fece quel muro, che nulla ha da invidiare alle grandi pareti delle Alpi: 500 metri di placche, strapiombi e repulsivi muri gialli, tanto paurosi quanto magnetici. Mi fu subito chiaro che su quel muro ci avrei passato parecchie giornate, ma neanche nei più bei sogni avrei immaginato di vedere un giorno il mio nome su quel cartellone con le vie appeso alla parete dell’Albani.
Estate 2014: L’inizio
Era una bella giornata di fine estate, insieme agli amici Fulvio e Oscar salii verso la base della nord con idee ben chiare: Fulvio, che da grande farà l’indovino, individuò una linea sulla parete dove sostenne che si potesse passare su difficoltà contenute e con buone protezioni; l’idea era di aprire una via in due giorni con protezioni veloci e fix alle soste…ebbene, il risultato di quella giornata fu leggermente diverso dal nostro programma di percorrere circa metà parete; due tiri della “12 anni di Albani” per arrivare sotto gli strapiombi e poi… 25 metri! Fulvio, assicurato da Oscar, aprì con non poche difficoltà quello che poi diventerà L3, un bellissimo tiro di 7C+ in forte strapiombo, altro che friends e arrampicata facile! Qualche settimana più tardi, i mie due soci tornarono sulla parete e in una fredda giornata, Fulvio, in 5 ore di fatica, aprì L4, uno splendido tratto tutto in traverso che risulterà poi essere il tiro chiave della via.
2015-2018: Il sogno si concretizza
Oscar, dopo le due giornate dell’anno precedente, per impegni familiari e lavorativi, abbandonò l’idea e non salì più. Io e Fulvio, però, eravamo carichi: questo progetto ci stimolava parecchio, sapevamo che ci sarebbe voluto tempo, che non sarebbe bastato posizionare qualche friends per procedere, ma che avremmo dovuto usare il trapano più del previsto e spingere la libera finché fossimo riusciti, ma eravamo super motivati e nonostante il meteo non sempre clemente e qualche problema fisico suo e di mia moglie, in questi tre anni, impegnammo altre 10 giornate e riuscimmo a chiudere il progetto in una bellissima giornata del 2018….. Finalmente sul cengione!; ce l’avevamo fatta! Ma…c’era un pensiero che non ci faceva dormire la notte:il traverso di L4 sembrava davvero troppo duro; dopo qualche tentativo speso solo per liberare quel tiro, il risultato non era granchè: due resting sia io che Fulvio, tutto rimandato all’anno seguente
2019: Il cerchio si chiude
6 luglio: Oggi c’è un’aria strana sulla nord, tutto sembra più bello, più chiaro, più solare… Siamo carichi e motivati, risaliamo i primi tre tiri ed eccoci ancora qua, L4…Entrambi facciamo un giro, le condizioni sono perfette e i singoli movimenti ci escono subito, vediamo quanti riusciamo a metterne insieme…Parte Fulvio, scala leggero, urla, strizza e arriva in sosta: L4 è liberato! Torna da me e mi dà carica, ora è il mio turno: sono teso ma motivatissimo, scalo veloce e senza quasi rendermene conto moschettono la sosta, il nostro incubo si è trasformato in occhi lucidi e urla di gioia! Due settimane più tardi torniamo sulla via e la percorriamo interamente in due giorni, bivaccando nella grande grotta a metà parete e liberiamo qualche tiro che ancora ci mancava. Ora possiamo brindare: il cerchio si è chiuso e il nostro sogno è finalmente realtà!
Ringraziamenti
Ringrazio Oscar (che ha partecipato alle prime due uscite), Marco (che ha liberato L10), mia moglie Verdy che mi sostiene sempre, la splendida famiglia di Fulvio: Sabi, Davide e Sveva, e tutto lo staff del rifugio Albani, in particolare Chicco e Sandra, due amici e due grandi rifugisti che gestiscono in modo unico il rifugio più bello del mondo!
Grazie a tutti
Gibe
SCHEDA: Zanetti - Gibellini, Presolana