Ogre Pilastro Est l'obiettivo di François Cazzanelli, Matteo Della Bordella, Silvan Schüpbach e Symon Welfringer

La spedizione composta da François Cazzanelli, Matteo Della Bordella, Silvan Schüpbach e Symon Welfringer ha come obbiettivo l'inviolato Pilastro est del Ogre in Pakistan. Il Pilastro rappresenta una delle grandi sfide ancora aperte del Karakorum.
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Silvan Schüpbach, Symon Welfringer, François Cazzanelli e Matteo Della Bordella in partenza per l'Ogre
archivio Matteo Della Bordella

Una nuova via "a goccia", dritta e logica, da aprire lungo l'inviolato Pilastro Est, la cui naturale continuazione è la Cima Est (circa 7150 metri), anch'essa inviolata. È questo l'obiettivo della spedizione sull'Ogre (Baintha Brakk) degli alpinisti Matteo Della Bordella e François Cazzanelli, supportati dal Club alpino italiano. Partiti lo scorso 20 giugno per il Karakorum insieme al francese Symon Welfringer e allo svizzero Silvan Schüpbach, hanno raggiunto il campo base, poco oltre i 4000 metri di quota, in pochi giorni di cammino.

Un primo tentativo
Sono dunque iniziate lunghe attese e calcoli precisi per capire quando poter iniziare a esplorare la montagna alla ricerca della miglior via di salita. Nonostante le difficili condizioni meteo, i quattro alpinisti sono riusciti a ritagliarsi lo spazio per salire in quota e compiere le prime rotazioni necessarie ad acclimatare il corpo.

Il primo tentativo di salita è stato abortito dopo solo pochi passi. "Non c'erano le condizioni e la meteo era veramente brutta", hanno spiegato Della Bordella e Cazzanelli. "Ci sono temperature altissime, con lo zero termico a oltre 5500 metri. In più l'altra notte pioveva, mentre sopra i 5500 metri nevicava intensamente. Meglio rientrare al campo base e godersi una calda tazza di tè. In fondo l'alpinismo d'esplorazione è un gioco di paziente attesa, una partita a scacchi tra l'ignoto e il proprio desiderio di guardare nuovi orizzonti".

Una delle ultime rotazioni, compiuta lo scorso 24 giugno, ha anche significato per Della Bordella un compleanno speciale: "Mi sono svegliato con un’alba strepitosa a 6000 metri di quota e una vista incredibile sull'Ogre. Poi, al nostro ritorno al campo base, i cuochi mi hanno sorpreso con una torta speciale per festeggiare"

"La prossima settimana dovrebbe arrivare una nuova finestra meteo favorevole" è l'ultimo messaggio ricevuto dal campo base, dove i quattro stanno mettendo in campo tutta la loro capacità di attesa. Sono ormai passati più di 20 giorni dalla partenza.

Ogre
L'Ogre è tra le montagne più celebrate, estetiche, accattivanti del pianeta, sulla quale sono state scritte pagine importanti della storia dell'alpinismo. La prima salita alla cima principale (7285 m) risale al 1977 e fu realizzata da Chris Bonington e Doug Scott. Durante la discesa, Scott si ruppe le gambe scese a carponi fino al campo base. Per la prima ripetizione bisogna attendere 24 anni, fino al luglio 2001 quando a raggiungere la cima furono Thomas Huber, Urs Stöcker e Iwan Wolf. Risale al 2012, infine, la salita portata a termine da Hayden Kennedy e Kyle Dempster, che per l'impresa vinsero il Piolet d'Or 2013.

L'inviolato Pilastro Est
Il Pilastro est dell'Ogre rappresenta una delle grandi sfide ancora aperte del Karakorum. Circa una ventina di cordate hanno tentato di scalare questa linea magnetica, spingendosi al massimo fino a 6800 metri di quota.

Sul portale del CAI loscarpone.cai.it è online il diario di viaggio della spedizione.




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