Mountain Stories di Nicola Tondini: papà, figlia e la Messner alla Seconda Torre del Sella

Il primo episodio di Mountain Stories, con la guida alpina XMountain Nicola Tondini. Realizzato da Klaus Dell'Orto e Alessandro Beltrame, una serie per raccontare la bellezza dell’andare in montagna ed uno sguardo sulle storie, sempre uniche, di chi sceglie di farsi accompagnare su e giù per i monti. Nella prima puntata: papà e figlia sulla Messner alla Seconda Torre del Sella nelle Dolomiti.
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Mountain Stories di Nicola Tondini: Papà e figlia sulla Messner alla Seconda Torre del Sella. Cosa spinge un papà a portare la figlia appassionata di arrampicata a cimentarsi su una via che ha lasciato il segno nella storia dell’alpinismo?
Klaus dell’Orto


Con il mio lavoro di guida alpina, ho l’occasione di portare per mano chi viene con me, nel mondo della montagna e delle Dolomiti. Fare entrare le persone nella bellezza di queste pareti, nella cultura e nella storia delle nostre montagne e nella vita degli alpinisti che ci hanno preceduti. Le Dolomiti non sono solo montagne da scalare, ma anche da apprezzare per tutto quello che ci possono raccontare.

Ma oltre a tutto questo, ho un privilegio ancora maggiore, quello di entrare in contatto con la vita delle stesse persone con cui arrampico. E la vita di ciascuna di loro è diversa e rimane una perla che custodisco nel mio cuore.

Mi è venuta così l’idea di dare voce ad alcune di loro, creando dei filmati che mostrino delle arrampicate non estreme: a volte famose (Messner alla Seconda Torre del Sella), a volte sconosciute (Ghedina al Col Bocià), a volte semplicemente belle (Torre Lusy alle 5 Torri). Arrampicate che ci diano la possibilità di raccontare alcune di queste storie.

Nicola Tondini – (Guida Alpina XMountain)


L'idea Mountain Stories nasce dalla voglia di Nicola di raccontare le vie classiche di arrampicata in Dolomiti e il valore in più che può dare farle con una Guida Alpina. Dal progetto iniziale di un corto-mediometraggio, siamo passati a più video di breve durata, maggiormente fruibili per il web. Tutti i video sono ambientati su vie di arrampicata classiche e con al centro persone comuni. Niente gradi elevati o avvicinamenti complicati, nulla di estremo. Solo la voglia di raccontare quello che significa arrampicare in un ambiente stupendo (spesso su vie un pò da "ntuire") e trasmettere la propria esperienza personale, che ha valore proprio perché è una storia unica, legata all’intimità di momenti e sensazioni provati in cordata.Le prime due puntate sono state girate a fine estate 2019: con Alessandro Beltrame siamo andati in Dolomiti e abbiamo seguito Andrea, Bianca, Mariana e Jessica. La terza puntata è stata girata a inizio luglio 2020 da Pietro Bagnara e Lorenzo Morandini, che hanno raccontato la storia di Nicolle. 

Penso che una delle parti più belle del nostro lavoro di filmmaker e fotografi sia quella di conoscere persone diverse da noi, ognuna con la propria storia ma con il denominatore comune della grande passione per il vivere la montagna.

Quello che ci siamo posti come obiettivo è raccontare il motivo che spinge ognuno di noi ad avventurarsi ogni volta su una montagna o su una cima nuova; forse si tratta della ricerca della bellezza, di quel momento in cui tutto si ferma e traspare solo felicità pura, legata al nostro essere umani. E’ nella nostra natura cercare di raggiungere quei momenti e chi ama la Montagna e la rispetta sa che proprio lei può regalarci tutto questo.

La serie è in divenire, una narrazione "fluida" non legata ad un numero preciso di puntate: la possibilità di raccontare più persone, più storie, più vie ed ambientazioni la rende una fonte inesauribile di ispirazione.

Klaus dell’Orto – (filmmaker e fotografo)

Un grazie agli sponsor Climbing Technology e Wild Climb, che hanno reso possibile la realizzazione di queste prime 3 puntate. Un ringraziamento particolare va anche a Sport Fund ed al suo progetto "Climb for Inclusion", di cui il terzo episodio fa parte.


Note: Papà e figlia sulla Messner alla Seconda Torre del Sella.
Cosa spinge un papà a portare la figlia appassionata di arrampicata a cimentarsi su una via che ha lasciato il segno nella storia dell’alpinismo?



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