Ghiaccio e misto in Alpago: Ritorno al Futuro ripetuta sulla Cimon di Palantina

Sulla parete NE di Cimon di Palantina (Gruppo Col Nudo-Cavallo, Alpago) Claudio Betetto e Mirco Grasso hanno effettuato la seconda ripetizione di Via della Nicchia con variante Ritorno al Futuro (300 m/ WI5/M5+/ TD+) la via aperta nel 2011 da Peter Moser e Barry Bona. L'introduzione di Bona ed il report di Betetto.
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Mirco Grasso durante la ripetizione di Ritorno al Futuro, parete NE di Cimon di Palantina, Alpago
Claudio Betetto

Finalmente dopo sette anni le condizioni ottimali si sono ri-presentate sulla montagna, e con la divulgazione per mezzo dei social sono pervenute diverse cordate, a ripetere la via che al momento è nelle condizioni migliori: Ritorno al Futuro sulla parete N-E della Palantina. Una cosa molto strana e piacevole, osservare alpinisti in azione su vie alpinistiche qui in Alpago, che ormai pulsa di sci alpinismo e competizioni in quantità nauseante. Appassionati delle picozze e ramponi provenienti da diverse parti del Veneto, perfino dagli Appennini, mi hanno contattato per raccogliere informazioni aggiornate sulle linee più abbordabili come la Goulotte Zio Ragno, posta a destra di Questo Gioco di Fantasmi. Ecco il racconto di Claudio Betetto e Mirco Grasso, due ragazzi giovanissimi di Mestre in seguito alla loro ripetizione di Ritorno al Futuro. Credo che stavolta meriti proprio dare voce agli ospiti e stare ad ascoltarli mentre condividono la loro passione per l'avventura. (Barry Bona).


Ritorno al Futuro in Alpago
di Claudio Betetto

La corda scorre morbida tra le anse del reverso mentre osservo Mirco che con disinvoltura passeggia sul diedro ghiacciato una ventina di metri sopra di me. Ci aspettano due tiri relativamente tranquilli e possiamo riprendere fiato dopo i primi due che ci hanno dato la sveglia "col botto". Siamo forse finiti in una qualche goulotte delle Alpi Occidentali? No, perché come diceva qualcuno "l’avventura si può trovare anche sulle montagne di casa". Siamo infatti sulla parete Nord del Cimon di Palantina, in Alpago, che proprio "casa" non è per due abitanti della pianura come noi, ma di sicuro adesso presenta condizioni che assomigliano molto a quelle di qualche grande parete!

Ad un certo punto delle urla provenienti dal basso interrompono il rumore cadenzato delle piccozze e dei ramponi: è Alvio, l’apritore della via sulla quale siamo impegnati, venuto per incitarci. Non riusciamo a contenere l’emozione e gli rispondiamo entusiasti! Vedo chiaramente i suoi occhi che ci osservano attraverso le lenti del binocolo, ricolmi di felicità: finalmente qualcuno è venuto a ripetere parte della sua via, la Via della Nicchia, aperta nel 1977 assieme al fratello. Dico "parte" della via, perché nella stagione invernale si può percorrere una variante chiamata Ritorno al Futuro, che inizia all’altezza della prima nicchia e permette di proseguire lungo il diedro ghiacciato con arrampicata moderna su ghiaccio e misto. Questa linea impeccabile è uno dei capolavori presenti sulla parete Nord del Cimon di Palantina, firmato Barry Bona, il figlio di Alvio, e Peter Moser.

La molla è scattata e ormai siamo mossi da un’energia inspiegabile. Una breve occhiata allo schizzo che Barry ci ha disegnato con cura la sera precedente e riparto agguerrito verso la prima delle tre nicchie che danno il nome alla via. Il ghiaccio chiama e seguiamo il flusso, ora ben formato, ora più sottile ma nel complesso veramente in gran forma, una vera goduria!

Questa gioia viene interrotta da uno strapiombo che ci sbarra la strada come a volerci dire "di qua non si passa". Toccherà a Mirco superarlo con 300 m d’aria sotto al culo e gli spindrift in uscita talmente forti da sbilanciare: per fortuna le piccozze tengono a prova di bomba!

L’uscita in cima è da ricordare: il sole del pomeriggio ci investe così come le raffiche di vento che sferzano implacabili. Mirco esce fuori dalla cornice finale con la faccia bella ghiacciata ma come sempre sorride e ne ha ben il motivo: che via atomica! Un vero viaggio nel cuore di questa parete ghiacciata! Adesso ci aspetta solo la discesa per andare giù a valle a festeggiare.

Il sole ci saluta che stiamo camminando a ritroso lungo il sentiero fatto in salita, immersi nell’atmosfera magica di questi boschi di faggio: un luogo surreale e bellissimo. Arriviamo al parcheggio alle ultime luci della giornata e troviamo Barry che ci sta aspettando: sorpresa veramente gradita! E poi via giù a Tambre a festeggiare, dove conosciamo anche Alvio che ci racconta dell’apertura della Via della Nicchia e di quando saltò via un chiodo con annesso volo…che brividi! Il tempo vola e le discussioni si animano e si accavallano l’una con l’altra. Trangugio un toast perché essere a digiuno dalla mattina comincia a farsi sentire e poi ordiniamo un altro giro di vino. Con dispiacere arriva troppo presto l’ora di doversene andare via e mentre le luci delle gallerie mi scorrono davanti agli occhi attraverso il vetro dei finestrini del furgone, ripenso al nome della linea che abbiamo salito. Non potrebbe avere nome migliore: è una rivisitazione in chiave moderna di un itinerario classico, l’unione fra passato e presente racchiusa in una via, un vero e proprio Ritorno al Futuro!

Link: www.barrybona.blogspot.com

SCHEDA: Ritorno al Futuro, Cimon di Palantina, Alpago




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