Daniel Ladurner ripete Movieland al Bletterbach e apre una variante a Teufelsgeige nelle Dolomiti
Poiché negli ultimi due inverni si sono formati i primi 15-20 metri di Teufelsgeige, la via di misto aperta da me e Hannes Lemayer in Vallunga nel 2018, il 9 gennaio 2021 con Marlies Czerny e Andreas Lattner ho aperto una variante al primo tiro. Ho salito i primi 15 metri seguendo la prima parte di Piovra di destra, poi ho attraversato verso destra delicatamente su roccia friabile (protezione clessidra, spuntone su roccia, friend medio e chiodo da roccia) fino a raggiungere il ghiaccio e continuare senza problemi sulla linea originale fino alla sosta a spit. Dato che quest'anno ha nevicato molto nelle Dolomiti, la qualità del ghiaccio non è sempre buona poiché o c'è neve sul ghiaccio che deve essere prima “pulita”, oppure nel ghiaccio c’è della neve che può provocare la rottura di intere sezioni. Anche i collegamenti dei pilastri a terra devono essere trattati con molta cura a causa della neve accumulata alla base. Se si verifica una rottura da stress, le colate possono depositarsi oppure collassare completamente.
Il 12 gennaio Marlies, Andreas e io siamo entrati nella gola di Bletterbach per scalare alcune cascate di ghiaccio. La gola è conosciuta per la sua roccia estremamente friabile, per la scarsa qualità del ghiaccio e per come si aderisce alla roccia. Il ghiaccio è per lo più sporco e spesso le candele si staccano insieme alla roccia sottostante. A causa della grande quantità di neve ad inizio stagione e dell'abbassamento piuttosto tardivo della temperatura, le basi delle candele toccano la neve e potrebbero quindi assestarsi in qualsiasi momento. La classica cascata di ghiaccio Eisgeist, con la sua colonna alta 30 metri, presentava infatti una fessura trasversale alta 10 cm causata dall’assestamento. Mentre scalavamo alcune linee esistenti, ho notato una linea tra le cascate Eisgeist e Zozza che non avevo mai visto prima. Ho deciso di provarla, il ghiaccio da lontano non sembrava poi così male. Tuttavia, sotto i pochi centimetri di ghiaccio c’era solo neve e la grande candela non toccava a terra. La protezione non era molto buona tranne che per la sosta, perché il ghiaccio era troppo sottile o troppo marcio.
Dopo alcune ricerche (grazie Veit Bertagnolli per le informazioni!) si è scoperto che i miei amici Hannes Lemayr e Valentin Riegler avevano salito questa via già nel 2003 con difficoltà WI6+, chiamandola Movieland. Questa linea lunga circa 40 metri si forma estremamente raramente e, rispetto alla prima salita, questa volta c'era pochissimo ghiaccio. Le prestazioni di salire una tale colata con l'attrezzatura di quell’epoca hanno poco in comune con gli standard odierni. Con piccozze dritte, pesanti scarponi da ghiaccio in plastica, viti da ghiaccio senza manovelle e le dragonne per le mani, salire ghiaccio così ripido all’epoca era un piccolo capolavoro.
di Daniel Ladurner