Bletterbach e la cascate di ghiaccio nel canyon incantato dell'Alto Adige
Il Bletterbach è un canyon naturale dell’Alto Adige situato nei pressi del paese di Aldino raggiungibile dall’uscita A22 Egna-Ora percorrendo la statale delle Dolomiti in direzione Cavalese: per il suo alto valore scientifico, dal 2009 è stato inserito dall’Unesco nella lista dei siti protetti come Patrimonio dell’umanità e da allora registra circa 60 mila visitatori all’anno. Il significato etimologico del nome è riconducibile al concetto dell’acqua che scorre: infatti questa gola, lunga 8 chilometri e profonda circa 400 metri, è una sorta di spaccatura naturale incisa nel suolo, molto interessante dal punto di vista geologico.
Per la sua facilità di accesso il Bletterbach è diventato un prezioso sito di studio ed osservazione scientifica mirata allo studio geologico delle Dolomiti: su iniziativa dell’Amministrazione comunale di Aldino è stata sistemata una rete di comodi sentieri e passerelle, un centro visitatori ed allestito un programma di visite guidate per famiglie ed escursionisti, per appassionati e studiosi di geologia richiamati dall’unicità del luogo. Questo sito infatti è paragonabile ad un vero e proprio libro aperto della natura che ci narra la storia della terra attraverso le modificazioni morfologiche succedutesi nell’arco di 40 milioni di anni nei quali questa lunga e spettacolare gola s’è formata e modellata ad azione degli agenti atmosferici. Facile quindi imbattersi in fossili e differenti tipi di rocce.
Tutto questo accade l’estate ed è osservabile partecipando alle visite guidate a cura degli specialisti; mentre in inverno, magicamente, questa lunga forra si trasforma in un vero e proprio parco giochi per gli amanti dell’arrampicata su ghiaccio che, armati (si fa per dire) di piccozze e ramponi percorrono in su e in giù i versanti del Bletterbach – d’inverno segnati dalle cascate e resi immobili dal gelo – alla ricerca di qualche bella linea da scalare.
Il piazzale del centro visitatori anche d’inverno è agibile e punto di riferimento: in pochi minuti scendendo lungo il bosco si arriva all’imbocco del canyon e utilizzando le passerelle tese a servizio dei percorsi attrezzati, si entra nella forra resa ancor più affascinante dal gelo che tutto ingloba e rende – grazie alle temperature particolarmente rigide – surreale come in un’opera d’arte della Natura.
Numerose colate di ghiaccio assumono spesso il color rosso essendo generate da acque a contatto con la terra e la roccia porfirica: il luogo è particolarmente adatto anche ai principianti che – sfruttando la rete sentieristica estiva – possono facilmente e in piena sicurezza sistemare/attrezzare corde dall’alto, scalando quindi “in moulinette”.
Le vie di ghiaccio più gettonate ovviamente si incontrano nei pressi dell’accesso al canyon: un primo muro sulla destra ed altre colate sulla sinistra, con una candela verticale che a seconda degli anni risulta generosa o esile, sono le prime invitanti colate che saltano all’occhio. Addentrandosi nel Bletterbach, poi, si trova un po' di tutto dal facile all’impegnativo ma mai banale, facendo capire che spesso l’avventura si trova non nei luoghi più remoti, ma appena a due passi da casa.
Bletterbach, quindi, luogo magico dalla doppia valenza estiva invernale che vale assolutamente la pena visitare: facilmente accessibile ma di piena soddisfazione!
di Matteo Guardini
Mmove by Friends of Arco www.mmove.net