Dani Arnold sale la Via Cassin alle Grandes Jorasses in 2 ore e 4 minuti
Riportiamo la notizia della velocissima salita della via Cassin sulle Grandes Jorasses da parte dell’alpinista svizzero Dani Arnold che ha salito i 1200 metri di via in solte 2 ore e 4 minuti. Il 34enne svizzero, che già in passato aveva registrato dei tempi velocissimi sulla nord dell’Eiger e sul Cervino, ha ripetuto la storica e classicissima via aperta dal 4 al 6 agosto 1938 da Riccardo Cassin, Luigi 'Gino' Esposito e Ugo Tizzoni sullo Sperone Walker il 27 luglio 2018, dopo averla salita tre volte in precedenza come preparazione per la salita in velocità.
Riportiamo integralmente il testo pubblicato sul sito di Arnold. Va de sé che queste salite, praticamente senza attrezzatura e dove non esiste nemmeno il minimo margine d’errore, richiedono un’estrema consapevolezza dei rischi e sono riservate a pochi.
GRANDES JORASSES in 2:04 di Dani Arnold
Ho coronato il mio grande sogno di salire da solo ed in velocità le tre grandi pareti nord delle Alpi. L'obiettivo mi frullava nella testa da anni. Ogni alpinista è affascinato da quelle tre grandi pareti e le conosce come gli "ultimi grandi problemi delle Alpi".
Tutto è iniziato con la parete nord dell'Eiger ed ora il cerchio si è chiuso con la realizzazione del progetto sulle Grandes Jorasses. Ad essere onesto i preparativi, l'allenamento e la sfida mentale non erano troppo grandi per l'Eiger e il Cervino. Certo, non è stato facile, ma in qualche modo l'ho fatto, semplicemente così.
Per le Grandes Jorasses invece è stato un po' diverso. Certamente anche perché il punto di partenza è Chamonix in Francia, e quindi un po‘ più lontano. È più difficile valutare le condizioni. Inoltre, si scala bene la parete soltanto in piena estate. Ci sono anche anni in cui le condizioni giuste non si hanno mai. L'anno scorso ero andato molto vicino a tentare la via, ma qualcosa non era giusto e non sono partito. Il mio desiderio di riprovarci nell'estate del 2018 era quindi ancora più grande. Devo anche dire che ci è voluto tutto questo tempo. La mia tecnica e tattica sono migliorate significativamente nel corso degli anni.
Il fatto che abbia funzionato mi rende, ovviamente, profondamente soddisfatto e felice. Soprattutto il fatto che abbia funzionato esattamente come immaginavo e desideravo, mi rende ora particolarmente orgoglioso. Ciò significa: ridurre tutto al minimo. Mentre sull’Eiger usavo una corda da 50 metri, sul Cervino era soltanto di circa 5 metri. E ora? Nessuna corda, nessun imbrago e nemmeno un singolo moschettone su questa parete di 1200 metri!
È chiaro, questo è associato a pericoli molto grandi, non voglio minimizzarli e ne ero consapevole al 100%. Mi sono preparato in modo assolutamente serio e con la massima cautela per la salita. Soltanto così è stato possibile stabilire questo nuovo record. Il tempo record è ovviamente molto importante adesso. Ma per me è secondario. Mi è piaciuto salire la via e nemmeno per un secondo mi sentivo insicuro. Giorni così non capitano spesso, lo so bene. Ecco perché la mia gioia per questo progetto è così grande. Vale sempre la pena lottare per i propri sogni, non mollare mai e rimanere sempre sul pezzo.
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato.
Buona montagna e tanti saluti
Dani
Link: www.daniarnold.ch, Mammut, Petzl, La Sportiva, Victorinox