Dani Arnold, Eiger speed record
Mercoledì mattina il 27enne alpinista svizzero Dani Arnold ha salito la classica e storica via Heckmair sulla parete nord dell'Eiger in un tempo quasi inimmaginabile: due ore e 28 minuti. Arnold ha fatto partire il cronometro alle ore 9:05 dalla prima cengia e, dopo aver superato circa 20 cordate, inclusa quella dello svizzero Simon Anthamatthen che con un cliente era impegnato sulla famosa "Traversata degli Dei", è arrivato in cima alle 11:33. Con questo nuovo tempo Arnold ha battuto il record stabilito da connazionale Ueli Steck che, nel febbraio 2008, aveva chiuso la "corsa" in 2:47:33.
Arnold ci ha raccontato è partito mercoledì mattina "per il puro piacere di salire in velocità". La via Heckmair la conosceva già, l'aveva fatta una volta in precedenza ma non in solitaria, e per tentarla in velocità si era recato sotto la parete varie volte, ma in ogni occasione il "feeling" non era giusto, il momento era sbagliato. Fino a mercoledì scorso.
La salita di Arnold, lo ammettiamo, ci ha colto un po' alla sprovvista, per diversi motivi. Non tanto perché la guida alpina svizzera non sia alla ribalta ogni giorno. Anzi, conoscevamo bene la sua reputazione di alpinista molto veloce. E anche la sua capacità di imporsi in momenti difficili - leggi per esempio la prima invernale della Torre Egger in Patagonia assieme a Stephan Siegrist e Thomas Senf l'anno scorso. Ci ha sorpreso perché, forse per ingenuità, non pensavamo che il record sarebbe stato battuto così in fretta. E poi con una differenza di quasi 20 minuti...
Prima però di concludere parlando solo sul tempo impiegato, è importante analizzare alcuni dettagli delle due salite e prenderle come spunto di riflessione. Mentre Steck ha salito una parete completamente vuota, Arnold invece ha scelto un momento in cui c'erano altre cordate impegnate sulla via. Steck ha salito tutta la via in libera, mentre per via delle condizioni non ottimali, sul traverso Hinterstoisser e sotto le fessure d'uscita, Arnold è salito in artificiale. Insomma, quello che vogliamo dire è che difficilmente due salite su una parete come la nord dell'Eiger sono davvero confrontabili, anche se si tratta di performance super veloci come quelle di Steck e Arnold.
Idee ed interrogativi a parte... ciò che sembra chiaro è che queste salite in velocità, questa variabile supersonica del gioco dell'alpinismo, dimostrano una capacità da parte di alcuni alpinisti davvero straordinaria. Appunto, forse neanche pensabili solo qualche anno fa. La vera domanda quindi non è chi è il più veloce, non è "come" misurare il record con i minuti e magari i secondi di distacco, ma che cosa riusciranno a fare questi super alpinisti quando affronteranno nuove vie e nuove pareti... La risposta, ci scommettiamo, sta già nei loro sogni.
Parete nord - via classica del 1938
Sulla parete nord si sviluppano diverse vie di diversa difficoltà. La meno difficile è ancora la via classica aperta dai primi salitori nel 1938. Si tratta di un itinerario che supera 1800 m di dislivello, con una difficoltà complessiva valutata in ED+: passaggi su roccia fino al V-, tratti di artificiale (A0), pendii ghiacciati fino a 60°. La salita richiede mediamente da 1 a 3 giorni, a seconda delle capacità dei salitori e delle condizioni della parete; in alcuni casi, può anche richiedere più tempo. La via è considerata estremamente pericolosa per via delle cadute di sassi, delle valanghe e del possibile distacco di lastre di ghiaccio
Planetmountain | |
News Dani Arnold | |
News Eiger | |
www | |
www.daniarnold.ch |