Dani Arnold in veloce solitaria sulla parete nord del Petit Dru

Il 15 agosto 2021 Dani Arnold ha salito in solitaria la parete nord del Petit Dru (3733 m) nel massiccio del Monte Bianco, percorrendo la storica via Allain-Leininger (900m TD+) in appena 1 ora e 43 minuti.
1 / 6
Dani Arnold il 15/08/2021 durante la sua salita in solitaria della via Allain-Leininger sulla parete nord del Petit Dru
Romano Salis

Il 15 agosto 2021 l’alpinista Dani Arnold ha salito la parete nord del Petit Dru in appena 1 ora, 43 minuti e 35 secondi, stabilendo quello che è indubbiamente il tempo di salita più veloce di questa famosa cima nel massiccio del Monte Bianco. A differenza di Christophe Profit che ha stupito tutti nel 1982 con la sua salita in soli 3 ore e 10 minuti della Diretta Americana sulla parete ovest della montagna, la 37enne guida alpina svizzera ha seguito la via Allain-Leininger, ovvero la prima via sulla montagna aperta nel 1935 dai francesi Pierre Allain e Raymond Leininger.

Così facendo ha completato quello che, all’epoca di ciascuna ascesa, era la salita più veloce di ciascuna delle sei più famosi pareti nord delle Alpi. Un'impresa iniziata nel 2011 con l'Eiger, seguita dal Cervino nel 2015, il Pizzo Badile nel 2016, le Grandes Jorasses nel 2018 e la Cima Grande di Lavaredo nel 2019. Attualmente soltanto l’Eiger è stato salito più velocemente, da Ueli Steck nel 2015.

Arnold ha salito la via Allain-Leininger per la prima volta nel 2020 con Michael Kräftner. La cordata ha impiegato 14 ore e, rendendosi conto di quanto possano essere impegnative le condizioni e il trovare la via giusta, Arnold ha deciso di non depositare la sua corda in vetta. Il pensiero però di salire la via in velocità non gli ha dato tregua, così è tornato in autunno di quell'anno soltanto per osservare la parete. Non ha notato cadute di massi e, giudicando il progetto fattibile se in perfette condizioni, si è recato a Chamonix nel giugno 2021 e ha risalito la via con Roger Schäli, questa volta in 10 ore. Veloce sì, ma non così veloce come avrebbero voluto a causa delle abbondanti quantità di neve e ghiaccio. "È stato di nuovo molto deludente", ha spiegato Arnold. Ciononostante ha depositato l'attrezzatura di cui avrebbe potuto aver bisogno per scendere dalla montagna da solo.

Ad agosto le temperature più elevate e la caduta massi imperversano sulla parete, ma quest'anno le condizioni si sono rivelate eccezionali. Arnold ha colto l'occasione e il 14 agosto si è recato nel massiccio del Monte Bianco con Stefan Brugger, per salire la via in solitaria "solo se tutto sembrava perfetto al 100%". Giunti al bivacco alla base della via ha preso la decisione di partire presto la mattina successiva; un elicottero ha volato sopra la sua testa per documentare la sua salita, e alle 8:46 è partito.

Racconta Arnold “La prima parte della parete è un terreno piuttosto facile, tecnicamente non difficile, ma dipende molto dalle condizioni. Poi è diventato più ripido e mi sono sentito sempre meglio. Uno dei posti più spiacevoli è stato un camino bagnato. All'inizio pensavo di poterlo salire con il mio zaino in spalla, ma non c'era speranza. Quindi, ho dovuto togliermi lo zaino, assicurarlo all’imbrago e spingerlo sempre davanti a me durante l'arrampicata. Due tiri più in alto c’è un diedro non ideale, anch'esso quasi sempre bagnato e ghiacciato. Fortunatamente avevo trovato un'altra linea durante la salita con Roger. Questa è molto più esposta e tecnicamente più difficile, ma almeno non bagnata o ghiacciata! Dopo il grande nevaio al centro della parete, è diventato di nuovo un po' più ripido. Ho trovato il mio ritmo ma non ho mai guardato l'orologio. Non mi importava del tempo, ma ero molto consapevole di voler dare tutto. Dopo innumerevole salite di allenamento e preparativi proprio per questo momento! Non era importante per me essere estremamente veloce. Ma volevo davvero dare tutto. Volevo dimostrare a me stesso che potevo farcela".

Arnold ha raggiunto la vetta in appena 1 ora e 43 minuti. Dopo aver chiamato amici e parenti, è sceso dalla montagna da solo, ha incontrato la sua troupe al rifugio e poi ha preso il trenino da Montenvers a Chamonix.

Nel suo récit d'ascension pubblicato oggi, ha dichiarato: "Solo pochi giorni fa mi sono reso conto di aver effettuato all'epoca la salita più veloce su ciascuna delle sei maggiori pareti nord delle Alpi, il che mi rende anche un po' orgoglioso. Più di 10 anni fa, questo capitolo è iniziato con la parete nord dell'Eiger e ora si è concluso con il Petit Dru. Non potevo immaginare una conclusione più bella".

LE SEI PARETI NORD DI DANI ARNOLD
2011 Eiger, Via Heckmair 2 ore 28 minuti
2015 Cervino, Via Schmid 1 ora 46 minuti
2016 Pizzo Badile Via Cassin, 52 minuti
2018 Grandes Jorasses Via Cassin, 2 ore 4 minuti
2019 Cima Grande di Lavaredo, Via Comici - Dimai, 46 minuti
2021 Petit Dru, Voie Allain-Leininger, 1 ora e 43 minuti

Linkwww.daniarnold.chMammutPetzlLa Sportiva, MSR Gear




News correlate
Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
Scarpe da tempo libero Nativa Canvas
Scarpe da tempo libero AKU Nativa Canvas
Rinvio arrampicata Colt 16 Mix
Rinvio arrampicata super versatili con moschettone Keylock
La Sportiva Aequilibrium Hike GTX – scarponi trekking
Uno scarpone dal taglio mid-cut agile e leggero per hiking su terreni misti.
Climbing Technology Cosmo - imbracatura per montagna e ghiaccio
Imbracatura regolabile a tre fibbie per l’arrampicata in montagna, le grandi pareti e le vie di ghiaccio e misto.
HDry - SCARPA Phantom 6000 HD
Il nuovo PHANTOM 6000 HD è uno scarpone progettato per l'alpinismo estremo. Grazie alla tecnologia HDry, offre una protezione impermeabile e traspirante superiore.
Rampone a 10 punte CAMP Ascent
Rampone a 10 punte in acciaio per alpinismo classico.
Vedi i prodotti