Cima Cercen (Presanella), nuova via di misto di Emanuele Andreozzi e Matteo Faletti
Da qualche tempo anche se il periodo non ci da tante possibilità di muoverci riesco a ritagliarmi delle giornate per fare qualche bel giro a km zero. Una sera Alessandro Beber mi manda una foto con la parete Nord di Cima Cercen in ottime condizioni con un messaggio "la via Stato Brado del Tomas Franchini si può fare." Io gli dico "sei libero per andare a farci un giro?", "Non riesco, mi spiace."
Chiamo subito Tomas per chiedergli info sulla salita, mi dice che sarebbe contento se andassi a ripetere la sua via e c’è Emanuele Andreozzi interessato, mi chiama poco dopo è mi chiede se voglio salire con lui, "certamente" rispondo "ma vorrei portare su gli sci e scendere dal canale nord." "OK è fatta." Ci organizziamo per sabato con partenza presto.
Arrivati al parcheggio facciamo colazione, oggi non c’è una gran vista e dovrebbe rimanere coperto e nevischiare la mattina. Preparato il materiale ci aspetta una bella salita, circa 1200m di dislivello per raggiungere l'attacco della via. Avvicinandoci alla base della parete riusciamo a capire meglio le condizioni della via e arrivati alla vedretta della Busazza pensiamo bene di legarci vedendo i buchi che ci circondano.
Già dal parcheggio ma anche durante la salita avevamo notato che a sinistra della via di Tomas si era formata un'altra colata parallela e con un certo interesse ci stavamo facendo un pensiero. Ipotizzando di salire con gli sci sulla schiena sarebbe meglio fare la colata di sinistra essendo tutta su un pendio aperto, mentre la via Stato Brado entra in una goulotte camino e sarebbe più difficile con gli sci.
Emanuele apre le danze sulla linea di sinistra, ci sono un paio di tratti scollegati dal ghiaccio ma sembra si passi, ci alterniamo, ci divertiamo e assaporiamo questi tiri bellissimi che, come dice Emanuele ci ripagano del lungo avvicinamento. È un vero piacere scalare su queste placche ghiacciate che purtroppo finiscono in fretta, quattro tiri e finiscono le difficoltà, poi con un pendio di neve inconsistente che ci farà sudare raggiungiamo la cresta e di lì a breve la vetta.
Il tempo ormai volge al bello e le nuvole lasciano il posto al sole che gioca ancora un po’ a nascondino. Il nostro pensiero ora va alla discesa, vista la fatica a portare gli sci con noi "speriamo di poter sciare tutto il canale" dico io, ma appena troviamo l’accesso e guardiamo giù ci ripensiamo, Emanuele tiene i ramponi e scende un po’ a piedi mentre io provo con gli sci ma complice la stanchezza e la neve dura ,dopo pochi metri calzo nuovamente i ramponi, rimetterò gli sci dove la neve sarà più morbida. Raggiungo Emanuele e assieme ci gustiamo tutta la discesa di questo splendido canale dove la neve a tratti è proprio bella.
Arrivati a fine discesa in Val Presena ci aspettano gli ultimi 100 metri di dislivello in salita per ritornare alla macchina e la birra che ripaga l'ultima fatica.
di Matteo Faletti
SCHEDA: Sente omeni o giaghete?, Monte Cercen (Presanella)
Emanuele Andreozzi: ringrazia Elbec
Matteo Faletti: ringrazio la mia famiglia che mi lascia libero in queste scorribande, La Sportiva, Leki, MDV (Marker, Dalbello, Völkl)
Info: www.mountime.com