Cholatse parete ovest salita da Radoslav Groh e Zdeněk Hák
Il 2-3 novembre 2023 Radoslav Groh ed io siamo riusciti ad effettuare la prima salita della parete ovest del Cholatse (6440m). Inizialmente siamo arrivati in Himalaya con obiettivi leggermente diversi. Ci siamo acclimatati sul Cholatse con la fidanzata di Radoslav ed altri tre amici. Purtroppo uno di loro, Jan Ros, è caduto durante la salita della cresta sud-ovest ed è morto sul colpo. Dopo aver trasportato il suo corpo a Kathmandu, abbiamo trascorso altri quattro giorni nella capitale. Nel frattempo la famiglia di Jan ha espresso interesse per la GoPro che aveva indossato durante la caduta. Avevamo ancora una settimana a disposizione prima del volo di rientro, quindi abbiamo deciso di tornare sul Cholatse. L'obiettivo questa volta era cercare di trovare la GoPro, ma anche scalare qualsiasi via possibile, da dedicare alla sua memoria.
Per risparmiare tempo, il 31 ottobre siamo volati in elicottero a Syangboche e da lì abbiamo proseguito a piedi fino a Portse. Il giorno successivo siamo saliti al campo base e abbiamo bivaccato circa 200 metri più in alto, a 4.900 metri. Per la salita abbiamo scelto la parte centrale della parete ovest, che avevamo già osservato durante il nostro precedente soggiorno al campo base.
Non avevamo idea di eventuali vie già salite sulla parete ovest, ma la linea da noi immaginata ci sembrava evidente ed in buone condizioni. Avevamo solo paura della caduta di seracchi alla base della parete e della caduta di sassi nella parte centrale. Avevamo però notato che i seracchi cadevano soprattutto dalle 4 alle 6, e le rocce dalla parete centrale intorno alle 11. Abbiamo quindi programmato di attraversare questa sezione tra le 7 e le 11. Inoltre la parete sopra il seracco inferiore non rappresentava più l’unica possibilità per un bivacco sicuro. Per questo motivo abbiamo deciso di suddividere la salita in due giorni. Il tempo era ancora perfetto, quindi abbiamo deciso di iniziare la salita la mattina successiva.
La mattina del 2 novembre siamo saliti sotto la parete verso le 6 del mattino e abbiamo iniziato la via alle 7:30, per raggiungere il prima possibile una grotta di ghiaccio. I primi tre tiri nel canale di salita prevedevano un'arrampicata attorno a WI4, M5. Il resto è stato più facile, una salita su neve firn fino a 50°. Siamo arrivati alla bella grotta di ghiaccio verso le 10 del mattino e abbiamo piantato lì la nostra piccola tenda.
Il 3 novembre ci siamo alzati circa un'ora dopo la mezzanotte e abbiamo ricominciato la salita verso le 2 di mattina. L'obiettivo era spingerci fino alla cresta sommitale, che abbiamo raggiunto dopo 14 ore di salita, prevalentemente su ghiaccio. La pendenza del ghiaccio variava tra 60 e 90° e abbiamo gradato questo tratto WI4+. Abbiamo incontrato solo un tiro di misto, a circa metà salita, che abbiamo superato con del M4/M5.
Verso le 17 abbiamo raggiunto la cresta sud-ovest che dopo una mezz'ora ci ha portato in vetta. Ormai al buio, abbiamo subito iniziato a scendere lungo la cresta sud-ovest fino al C1 (5600m), seguendo la via normale di salita.
Il giorno successivo siamo scesi dal C1 al punto dove avevamo recuperato il nostro amico, caduto dieci giorni prima. Dopo aver perlustrato attentamente la zona, abbiamo trovato la sua GoPro. Lo stesso giorno siamo scesi al villaggio di Portse e il giorno successivo ci siamo recati a Lukla da dove siamo partiti per Kathmandu il 6 novembre. Il giorno successivo siamo tornati nella Repubblica Ceca.
Abbiamo chiamato la nuova via Just one solution (ED, WI4+, M5, 1200m) e l'abbiamo dedicata alla memoria di Jan Ros che ha perso tragicamente la vita sulla montagna.
N.d.R.: nell'ottobre 1988 la cresta ovest del Cholatse (al centro della parete) fu salita da Greg Collins, Andrew Selters e Tom Walter, mentre la cresta NO fu salita qualche giorno più tardi da Selters e Walter. Info: americanalpineclub.org