Cerro Piergiorgio in Patagonia: i primi dettagli di 'Gringos Locos'

I primi dettagli della salita di ‘Gringos Locos’ alla parete nord-ovest del Cerro Piergiorgio in Patagonia, completata dagli alpinisti Matteo Della Bordella, Dario Eynard e Mirco Grasso a fine febbraio dopo essere stata iniziata nel 1995 da Maurizio Giordani e Luca Maspes che erano riusciti a salire circa 80% della via.
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La relazione di 'Gringos Locos' sulla parete nordovest del Cerro Piergiorgio in Patagonia (Matteo Della Bordella, Dario Eynard, Mirco Grasso 02/2025)
archivio Matteo Della Bordella

Come riportato ad inizio settimana, dal 26 al 28 febbraio 2025 la cordata composta da Matteo Della Bordella, Dario Eynard e Mirco Grasso ha completato la salita della via Gringos Locos sulla parete nord-ovest del Cerro Piergiorgio in Patagonia, nell'ambito della spedizione conclusiva del progetto CAI Eagle Team. Una realizzazione che non solo corona un’impresa alpinistica di altissimo livello, ma rappresenta anche il completamento di un sogno che ha preso forma quando Maurizio Giordani e Luca Maspes tentarono per la prima volta questa storica via nel 1995.
 
Il Progetto CAI Eagle Team: formazione e alpinismo d’élite
Il CAI Eagle Team nasce da un'intuizione del Club Alpino Italiano e Club Alpino Accademico Italiano con Matteo Della Bordella con l’intento di formare una futura generazione di alpinisti, portando giovani promettenti ad affrontare le montagne più difficili e affascinanti del mondo. La spedizione, arrivata alla conclusione di un percorso formativo durato 2 anni, ha avuto come obiettivo primario l’apprendimento in un ambiente estremo e il secondo, altrettanto fondamentale, quello di mettersi alla prova con scalate di altissimo livello. Tutto questo in Patagonia. La scelta del Cerro Piergiorgio, con la sua parete nord-ovest, ha incarnato perfettamente queste ambizioni. Matteo Della Bordella, leader della spedizione, ha guidato una cordata formata da giovani alpinisti, tra cui Dario Eynard, 24 anni, al suo debutto in Patagonia, un’esperienza che ha segnato il suo “battesimo” nelle grandi montagne.
 
Gringos Locos
La via Gringos Locos è una delle linee più difficili e affascinanti della Patagonia, afferma Della Bordella. Il primo a individuarla furono Maurizio Giordani e Luca Maspes nel 1995 che, salendo 21 tiri , erano riusciti a completare circa l’80% della linea. Successivamente vennero portati avanti altri tentativi, tutti senza successo. Maspes nel 2006 con Kurt Astner, Hervè Barmasse e Yuri Parimbelli, e Giordani nel 2018 con Hervè Barmasse, Francesco Favilli e Mirco Grasso. Nel primo caso la spedizione si è dovuta interrompere quando Maspes - miracolato - è stato investito da una frana. Nel secondo le proibitive condizioni della Patagonia hanno decretato la fine della spedizione.

La via si sviluppa per 27 tiri ed è caratterizzata da una difficoltà che raggiunge il 7b/A3. La sua difficoltà e il suo stile, che alterna tratti in libera a passaggi artificiali su skyhook, l’hanno resa una delle più ambite e difficili dell'intera Patagonia. L'itinerario, completato da Della Bordella, Grasso ed Eynard negli ultimi 5 tiri si ricongiungono alla via dei Ragni di Lecco, la Via del Hermano, aperta nel 2008 da Hervé Barmasse e Cristian Brenna.
 
Una salita che ha messo alla prova il team
La salita ha richiesto grande impegno da parte della cordata, che ha sfruttato ogni finestra di bel tempo disponibile per completare la via. Nel corso del primo tentativo, dal 12 al 14 febbraio i tre alpinisti anno salito i primi 14 tiri. Due settimane più tardi, sfruttando una breve finestra di meteo favorevole, la cordata è riuscita a completare la salita. I tre si sono ritrovati a scalare in condizioni estreme. Durante la prima giornata gli ostacoli principali sono stati il forte vento e poi un tiro bagnato che hanno messo a dura prova la resistenza della cordata. Decisi però a provarci i tre hanno trascorso la notte sulla portaledge per riprovare al mattino successivo. Ripartiti con condizioni migliori e una ritrovata fiducia un nuovo brutto colpo: maltempo in arrivo. Da qui comunque la decisione unanime di proseguire fino alla fine della via, scalando anche oltre il tramonto. Così facendo i 3 sono riusciti a raggiungere la cresta di fine parete alle 3 del mattino.

Della Bordella ha sottolineato come a causa delle condizioni i tre siano stati costretti a stravolgere i loro piani, rinunciando a una salita in stile alpino. "Nonostante questo abbiamo comunque lasciato la parete pulita, riportando a valle tutto il materiale utilizzato, compresi i 480 metri di corde che abbiamo fissato. La via è quindi completamente pulita e pronta per chiunque voglia tentare la ripetizione".
 
“Siamo davvero felici di aver completato la via Gringos Locos” ha dichiarato Della Bordella. “Questa salita segna la fine di un progetto coltivato per ben 30 anni. Ogni membro del team ha dato il massimo per riuscire in questa impresa. Curioso e significativo è il parallelismo con l’inizio di questo tentativo nel 1995, quando Giordani e Maspes erano una coppia di alpinisti, uno affermato e l’altro un giovane 23enne alle prime esperienze. Abbiamo cercato di fare lo stesso, portando Dario, che era anche lui un giovane alla sua prima esperienza in Patagonia. È stato un viaggio incredibile, che ci ha fatto crescere come alpinisti e come gruppo”.
 
Grande soddisfazione anche da parte di Maurizio Giordani, che ha seguito il progetto con grande passione, decidendo anche di raggiungere Matteo e compagni in Patagonia: "Questo risultato è la perfetta conclusione per un progetto storico, che rimane nei miei ricordi come un’avventura irripetibile".
 
"Maurizio teneva molto allo stile, al fatto che la via non venisse snaturata ma che venisse terminata con lo stesso stile con cui era stata vista e pensata" continua ancora Della Bordella. "La nostra salita si inserisce in pieno nella filosofia che è propria di Maurizio. Sicuramente è una delle vie più belle e impegnative che io abbia mai fatto in Patagonia, diversa dalle altre. Penso che, con condizioni migliori di quelle che abbiamo trovato, sia possibile provarla in libera".

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