Cerro Kishtwar, nuova via in Himalaya per Huber, Siegrist e Zanker
Sei anni dopo aver aperto la via Yoniverse sull’estrema destra della parete nordovest insieme a David Lama, Rob Frost e Denis Burdet, il 44enne svizzero Stephan Siegrist è tornato sul Cerro Kishtwar nell’ Himalaya Indiano per aprire, insieme al 27enne Julian Zanker e il 50enne Thomas Huber, una spettacolare nuova via suklka inviolata sezione centrale dell’enorme parete nordovest.
Huber, Siegrist e Zander hanno raggiunto il Campo Base il 13 settembre e, dopo alcuni giorni di brutto tempo, hanno installato il campo base avanzato a 5050 metri il 18 settembre. Un primo tentativo è fallito a circa 1/3 della parete ed i tre sono tornati al Campo Base per ripensare alla tattica di salita. Con nuove energie sono poi riparti l’8 ottobre per un secondo tentativo impiegando sette giorni per raggiungere la cima il 14 ottobre.
La nuova via affronta 400 metri di arrampicata su ghiaccio e misto per arrivare alla base della guglia di granito, poi continua per altri 600 metri e 24 tiri fino in cima. In alcuni punti della prima sezione della parete sono state installate delle corde fisse inoltre sono stati fissati 4 campi in parete su portaledge.
Il meteo è stato piuttosto regolare, con bel tempo la mattina seguito da nuvole nel primo pomeriggio e poi da nevicate. Oltre alle difficoltà legate alle temperature scese fino a -20° C, i tre hanno dovuto affrontare difficoltà complessive fino al VII, A3+, 6b, M6, 80°.
La nuova via si chiama Har Har Mahadev e si aggiunge quindi alla già citata Yoniverse, a Light before Wisdom aperta nel 2015 da Hayden Kennedy (USA), Urban Novak (SLO), Manu Pellissier (FRA) e Marko Prezelj (SLO), e alla prima via sulla montagna aperta nel 1993 dai britannici Mick Fowler e Stephen Sustad. C’è inoltre da segnalare il tentativo effettuato nel 1992 dagli alpinisti britannici Andy Perkins e Brendan Murphy che hanno dovuto rinunciare a soli 100 metri dalla cima dopo 17 giorni in parete.