Al Castello di Vallesinella (Dolomiti di Brenta) la nuova via di misto di Marco Cordin e Martino Piva
Stiamo andando verso la mitica falesia della Principessa con un po' di amici e la musica che suona quando raggiungo Martinz, e gli chiedo se ha visto la linea sulla parete di fronte. Logica, elegante e corta. Ha tutti i prerequisiti che ci piacciono, così l'ultimo dell'anno prendiamo uno dei primi impianti e saliamo con calma.
La via inizia con due tiri di ghiaccio molto particolari: in traverso, su una rampa ghiacciata non tanto larga e con una grotta pazzesca a metà da cui esce il ghiaccio. Arrivati in sosta del secondo tiro però troviamo una sorpresina che non ci aspettavamo. È una sosta a spit proprio sotto la fessura a cui puntiamo.
Poco importa, linea già salita o no, siamo lì per scalare. Forse l'illusione che qualcuno fosse già salito prima ci ha fatto arrampicare metro dopo metro con quel tipo di tranquillità che si ha quando si va a ripetere una via. Il tutto accompagnato dall'eccellente qualità della fessura, che permette di proteggersi bene rendendo la progressione molto naturale, e dalla salita onsight. Scopriamo qualche giorno dopo che la sosta a spit era stata messa da Andrea Speziali, che era salito da una colata centrale e si era fermato lì.
Ci è sembrata una via pazzesca, per questo la raccomandiamo fiduciosi e siamo sicuri possa regalare belle emozioni ai ripetitori. I gradi proposti sono arrotondati, forse per eccesso, non siamo bravi a gradare quindi abbiamo optato per stare di manica larga, che di questi tempi ce n'è bisogno...
di Marco Cordin