Al Castelletto di Mezzo nelle Dolomiti di Brenta la via Super Ciano
Nasce tutto dopo aver ripetuto la via Davide Pinamonti al Castelletto di Mezzo.
Diversi anni fa mi chiama il Walter Gobbi e mi dice "Varda che i ha avert na nova via en Brenta. Io "alora nem a farla." E cosi via si parte. La saliamo quasi completamente, ad un certo punto cominciamo a far tiri in traverso, non uno ma diversi, fino ad arrivare ad incrociare persino la Detassis. Saranno mancati cinquanta metri dalla cima, chissa come mai di questa scelta, comunque ci siamo sempre detti che o prima o dopo avremmo fatto la variante diretta.
Quest’anno con mio figlio Andrea ci siamo detti... "dai che andiamo a raddrizzarla", ma poi ci siamo ancora detti "ma perché non aprirne una di fianco?" E qui nasce il tutto. Ho chiamato l’amico di sempre, Giuseppe Bagattoli, e via con i nostri zaini. Però, mi sono anche detto "usem i ciodi normali che lè na vita che non sei usa."
Abbiamo preso la giornata più fredda dell’estate, meglio cosi, perché a sud non saremmo nemmeno arrivati in cima. La prima parte sale delle placche inclinate e poi si raddrizzano per diventare strapiombi e lì siamo riusciti a trovare una scappatoia anche in mezzo ai tetti.
La scelta di usare chiodi normali è stata... perché è una vita che non li piantiamo e poi da mettere qualche regola d’ingaggio. Difatti i problemi non li abbiamo avuti sulle lunghezze, ma a far le soste, su per giù ci mettevamo una mezzoretta a tiro e un ora e mezza per le soste, che sfigati, altro che alpinisti esperti!
Comunque... Roccia splendida, qualche passo da fare attenzione e guardare bene dove andare, perché se no ci si perde. La via è stata dedicata al papà di Giuseppe, per ricordarlo nella sua grande passione della montagna