Vallunga, una valle tutta da sognare…
Cecco vaudo, Francesco Cappellari, Adam Holzknecht e Beppe Ballico Holzknecht e Holzknecht sulla Piovra, bella e per niente facile...

Beppe Ballico sul primo tiro (La Piovra - Vallunga)
08.02.2007
Alla fine di quest’inverno “pazzerello”, mi piacerebbe tirare le somme per vedere chi tra me e il Cecco ha fatto più Km in auto per scalare. Finalmente ho trovato un altro “drogato del ghiaccio” che per fare 100 m di cascata (e che cascata…) è capace di farsi 800 km in giornata.
E’ così, che alcuni giorni fa organizzo assieme a Francesco Cappellari “Ciccio”, una puntata in quel della Vallunga, sopra Selva di Val Gardena, una valle stupenda nel cuore delle più belle dolomiti, dove ogni anno si formano diverse cascate di notevole impegno e lungo avvicinamento.
Ovviamente, all’appuntamento non poteva mancare Francesco Vaudo “Cecco”, guida alpina di Malesco in provincia di Verbania, con il quale ormai, grazie all’Alpin Ice tour, è nata una bellissima amicizia.
Onestamente, quando l’ho chiamato per proporgli se si aggregava al team, dubitavo fortemente nella sua presenza, ma lui da buon macinatore di Km ha detto: “Ok vengo” e come nulla fosse, la sera dello stesso giorno, ci ritroviamo a casa del Cappellari a far bisboccia tra pizza e birre, incuranti che la sveglia sarebbe stata alle 4.30.
Al programma, il giorno dopo, si unisce a noi il fortissimo alpinista gardenese di Ortisei Adam Holzknecht, contattato da Ciccio. L’appuntamento è in un bar al centro di Ortisei e dopo le consuete presentazioni, ci portiamo al park della Vallunga.
Questa volta per l’avvicinamento decidiamo di non usare gli sci e tanto meno le ciaspe: Adam, infatti, tira fuori dal suo furgone due slitte, dove posizioniamo gli zaini. La Vallunga, essendo in falso piano, permette in maniera abbastanza agevole questo tipo di avvicinamento, almeno fino alla Casera, da dove inizia un ripido pendio fin sotto la cascata. La scelta si rivela un successo, a parte ogni tanto, qualche piccolo “cappottamento” in mezzo al bosco, ritrovandoci in un’ora e mezza sotto la cascata.
La Piovra… bella, estetica e assolutamente non facile. Quest’anno a differenza degli altri, il primo tiro risulta abbastanza delicato, per il superamento di una esile candela, che, prima Adam, poi io superiamo con decisione (ovviamente grazie allo strudel del Gardenese).
Una volta in sosta, recupero il Cecco, che come una ballerina, danza senza far rumore; Adam intanto si sporge sulla verticale della candela, filmando con la videocamera tutti gli eleganti movimenti del piccolo grande uomo (alias il Cecco). Il ghiaccio è bellissimo, non “piscia” e fortunatamente non fa nemmeno freddo, e riusciamo a rimanere in sosta senza batter i denti.
All’inizio del secondo tiro intuiamo subito che è possibile entrare in un caratteristico buco sotto delle frange, per poi fuoriuscire a prendere l’ultima colonna che porta alla sosta: “Che spettacolo” dico; passaggi delicati, equilibrio tra le frange per non farle cadere, insomma due soli tiri ma veramente entusiasmanti, che tra chiacchiere, risate e reportage fotografici, ci hanno fatto godere ancora una volta di una bella compagnia.
Beppe Ballico
vai alla scheda de La Piovra
Alla fine di quest’inverno “pazzerello”, mi piacerebbe tirare le somme per vedere chi tra me e il Cecco ha fatto più Km in auto per scalare. Finalmente ho trovato un altro “drogato del ghiaccio” che per fare 100 m di cascata (e che cascata…) è capace di farsi 800 km in giornata.
E’ così, che alcuni giorni fa organizzo assieme a Francesco Cappellari “Ciccio”, una puntata in quel della Vallunga, sopra Selva di Val Gardena, una valle stupenda nel cuore delle più belle dolomiti, dove ogni anno si formano diverse cascate di notevole impegno e lungo avvicinamento.
Ovviamente, all’appuntamento non poteva mancare Francesco Vaudo “Cecco”, guida alpina di Malesco in provincia di Verbania, con il quale ormai, grazie all’Alpin Ice tour, è nata una bellissima amicizia.
Onestamente, quando l’ho chiamato per proporgli se si aggregava al team, dubitavo fortemente nella sua presenza, ma lui da buon macinatore di Km ha detto: “Ok vengo” e come nulla fosse, la sera dello stesso giorno, ci ritroviamo a casa del Cappellari a far bisboccia tra pizza e birre, incuranti che la sveglia sarebbe stata alle 4.30.
Al programma, il giorno dopo, si unisce a noi il fortissimo alpinista gardenese di Ortisei Adam Holzknecht, contattato da Ciccio. L’appuntamento è in un bar al centro di Ortisei e dopo le consuete presentazioni, ci portiamo al park della Vallunga.
Questa volta per l’avvicinamento decidiamo di non usare gli sci e tanto meno le ciaspe: Adam, infatti, tira fuori dal suo furgone due slitte, dove posizioniamo gli zaini. La Vallunga, essendo in falso piano, permette in maniera abbastanza agevole questo tipo di avvicinamento, almeno fino alla Casera, da dove inizia un ripido pendio fin sotto la cascata. La scelta si rivela un successo, a parte ogni tanto, qualche piccolo “cappottamento” in mezzo al bosco, ritrovandoci in un’ora e mezza sotto la cascata.
La Piovra… bella, estetica e assolutamente non facile. Quest’anno a differenza degli altri, il primo tiro risulta abbastanza delicato, per il superamento di una esile candela, che, prima Adam, poi io superiamo con decisione (ovviamente grazie allo strudel del Gardenese).
Una volta in sosta, recupero il Cecco, che come una ballerina, danza senza far rumore; Adam intanto si sporge sulla verticale della candela, filmando con la videocamera tutti gli eleganti movimenti del piccolo grande uomo (alias il Cecco). Il ghiaccio è bellissimo, non “piscia” e fortunatamente non fa nemmeno freddo, e riusciamo a rimanere in sosta senza batter i denti.
All’inizio del secondo tiro intuiamo subito che è possibile entrare in un caratteristico buco sotto delle frange, per poi fuoriuscire a prendere l’ultima colonna che porta alla sosta: “Che spettacolo” dico; passaggi delicati, equilibrio tra le frange per non farle cadere, insomma due soli tiri ma veramente entusiasmanti, che tra chiacchiere, risate e reportage fotografici, ci hanno fatto godere ancora una volta di una bella compagnia.
Beppe Ballico
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