Una lunga vigilia di Natale

Mauro Cappelli e Andrea Gamberini un buon Natale tra Sassolungo e Sottoguda...
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Cascata delle Attraversate (Sottoguda, Dolomiti)
Planetmountain
7 Gennaio 2006, sono con Andrea (compagno di tante salite) all’attacco di “solo per pochi”, una delle tre cascate visibili dal parcheggio di Colfosco, che vedo arrivare Ezio Marlier “impegnato” nel compiere quel meraviglioso viaggio chiamato Alpine Ice Tour, con lui c’è anche Beppe Ballico.
Breve presentazione e olè! ci siamo trovati a vivere un sogno: arrampicare con Ezio, un mito dell’arrampicata su ghiaccio, uno di cui noi, miseri alpinisti (senza offesa per nessuno) della bassa, abbiamo letto le imprese e le avventure.

Dunque Alpine Ice Tour replica in questa stagione 2006-2007 con un team allargato, col suo spirito di massima aggregazione e con Andrea (vanto dei ghiacciatori romagnoli) ad esserne protagonista diretto. Dicevo alpinisti della bassa, se si abita sotto il Po e si ha la sfiga di avere questa passione (la montagna) beh... autostrada, chilometri e levatacce sono obbligatorie. Non ci pensiamo neanche più... in estate il ritrovo per la partenza è generalmente alle 4 del mattino (o della notte se preferite), in inverno è alle 3.

Così, anche sabato 23 dicembre, sono alle 3 a casa di Andrea e dopo 4 ore e 400 chilometri, ci ritroviamo a Canazei con Beppe e Luca. La nostra destinazione è verso le goulotte della Torre Innerkofler (Clean Gully o Mistica), se lì non c’è niente, Beppe conosce una cascata sotto il Sassopiatto. Lì non c’è veramente niente, allora si continua a scendere il canalone Moppo con la neve che si prende gioco di noi: un passo ci sostiene, quello dopo ci lascia affondare fino al ginocchio. Comunque la giornata è stupenda, la luce ed i colori sono quelli che solo l’inverno ci sa regalare, siamo soli nel cuore del Sassolungo... ancora una volta la montagna si è fatta perdonare la levataccia cui ci ha costretto. La cascata è ben formata e la gita finisce con le ultime luci del giorno.

Domenica 24, vigilia di Natale, sono rimasto solo con Andrea, proviamo a salire la normale al Sassolungo, bivacco in vetta e discesa il giorno dopo. D’estate arrivare alla forcella Demetz coi bidoni è un bel po’ più facile che in questa stagione, comunque alle 8 siamo lì: comincia la cengia dei fassani e comincia un viaggio che ci dicono essere lungo d’estate, figuriamoci in inverno.
In Romagna si dice: “credevo fosse acqua ma non tempesta!”.

A mezzogiorno siamo in prossimità del ghiacciaio, cosa facciamo? Oltre il ghiacciaio si vede il canalone basso, si intuisce il suo sbocco sull’anfiteatro a quota 2.900 e si può immaginare la gola delle guide che porta dritti al bivacco. Se andiamo avanti arriviamo prima di notte o non arriviamo? Dopo circa 20 minuti di domande, decidiamo che non arriviamo e quindi innestiamo la retromarcia per uscire dal freddo abbraccio del Sassolungo.

Giunti nuovamente in forcella Demetz decidiamo che la vigilia di Natale valga la pena di essere vissuta nel caldo del sacco riparati alla meglio in un bivacco provvisorio. La stanchezza morde tutti i miei muscoli, la montagna mi ha respinto, la sete mi perseguita eppure sento che non cambierei la mia posizione con quella di nessun altro: qui, sotto le stelle, con un bicchiere di tè, un pezzo di parmigiano e uno spicchio di piadina romagnola, sento di avere tutto ciò che mi serve per essere felice.

Una fortuna troppo grande per non essere condivisa… buon Natale Andrea! Il nuovo sole del 25 dicembre ci sveglia, i -15°C non sono stati sufficienti a fare entrare il freddo nel sacco ma a rendere duri gli scarponi si, così dobbiamo in qualche modo scaldarli per poterli nuovamente calzare; scendiamo al Passo Sella, saltiamo in macchina e torniamo a casa passando da Sottoguda.

A Sottoguda incontriamo Babbo Natale, quello vero però, non il pupazzo con la barba bianca e il vestito rosso, era un Babbo Natale gelato!!! (la cascata delle attraversate). Un po’ magro forse, ma salibile: con tre tiri, gli siamo saltati in groppa. Due doppie e di nuovo coi piedi sulla strada.
Unici ice climber a Sottoguda, questa si che è un’impresa di quelle che arricchiscono un curriculum alpinistico!!

Adesso la gita è davvero finita, come sempre, per un progetto realizzato, 100 di nuovi se ne formano nella nostra testa per le prossime uscite... Buon Natale Andrea, buon Natale a tutti i ghiacciatori e buon Natale anche a chi non ha la fortuna di amare la montagna come l’amiamo noi.

Mauro Cappelli

Vai alla Cascata delle attraversate (Sottoguda)

Nella foto: sulla Cascatata delle attraversate (Sottoguda, Dolomiti)


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