Tra un caffè e una cascata esagerata sul Muro dell'Albigna
Ripensando ad una giornata in ottima compagnia sulla Diretta del Muro di Albigna, tra un caffè servito e il ricordo di un ghiaccio morbido al punto giusto...

Portrait sul Muro dell’Albigna
Ok! Fabio m’ha dato l’incarico di raccontare la giornata di lunedì sulla cascata dell’Albigna. Vediamo se tra un caffè e l’altro (io lavoro in un bar!) riesco a buttar giù qualcosa! Io e Fabio ci siamo incontrati a Morbegno e poi abbiamo caricato i nostri compagni di giornata lungo il tragitto. Prima Fabry e poi Ros, che io non conoscevo , ma che sembra essere uno davvero forte…
Giunti a destinazione abbiamo parcheggiato da bravi italiani, lungo un sentiero, dopo la funivia per l’Albigna, vietato ai mezzi non autorizzati. Ci siamo preparati e attraversato il torrente, ci siamo incamminati, prima nel bosco, poi lungo il canalone che porta ad un enorme anfiteatro sotto la diga, dove nel centro della parete c’era la nostra cascata di circa 150 - 200 m. Non essendoci neve l’avvicinamento è stato facile e c’è voluto circa un’ora e mezza.
Devo dire che ero un po’ preoccupata di trovarmi lì con gente forte e temevo di fare una magra figura… invece il ghiaccio era stupendo, morbido al punto giusto e per niente faticoso da picozzare! Infatti non era molto freddo, e unica nota dolente, la cascata “pisciava” molta acqua, così ci siamo lavati per bene.
Pur essendo partiti tardi, Fabry si era portato il frontale, ma alle 16,15 eravamo già di ritorno sotto un leggero nevischio… Tecnicamente io non so valutare una cascata, ma posso dire di essermi divertita molto, soprattutto perché la compagnia era ottima!!
Maura Caligari
vai alla scheda della Diretta al Muro di Albigna
Giunti a destinazione abbiamo parcheggiato da bravi italiani, lungo un sentiero, dopo la funivia per l’Albigna, vietato ai mezzi non autorizzati. Ci siamo preparati e attraversato il torrente, ci siamo incamminati, prima nel bosco, poi lungo il canalone che porta ad un enorme anfiteatro sotto la diga, dove nel centro della parete c’era la nostra cascata di circa 150 - 200 m. Non essendoci neve l’avvicinamento è stato facile e c’è voluto circa un’ora e mezza.
Devo dire che ero un po’ preoccupata di trovarmi lì con gente forte e temevo di fare una magra figura… invece il ghiaccio era stupendo, morbido al punto giusto e per niente faticoso da picozzare! Infatti non era molto freddo, e unica nota dolente, la cascata “pisciava” molta acqua, così ci siamo lavati per bene.
Pur essendo partiti tardi, Fabry si era portato il frontale, ma alle 16,15 eravamo già di ritorno sotto un leggero nevischio… Tecnicamente io non so valutare una cascata, ma posso dire di essermi divertita molto, soprattutto perché la compagnia era ottima!!
Maura Caligari
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