Mont Blanc du Tacul: Supercouloir au superlatif
Salire una via e scendere passando dalla vetta, per gli alpinisti dovrebbe essere una cosa ovvia ma forse non è così…

Supercouloir Mont Blanc du Tacul
22/02/2007
Ore 5 passate siamo in quattro a far finta di non aver sentito la sveglia suonata da un bel po’, ed è per questo motivo che solo alle 8,30 siamo alla base del couloir accolti da un tiepido sole, una cordata ha già impegnato il primo tiro del pilier Gervasutti, per noi sono libere le due difficili lunghezze dell’attacco originale parzialmente secche che, spronati dal tepore, superiamo il più velocemente possibile. Raggiunta l’ombra all’interno del couloir le condizioni perfette ci consentono di salire lungo due linee parallele fino al termine del tratto più impegnativo.
Ore 12,30 ci lasciamo alle spalle l’ultima sosta attrezzata per le doppie e continuiamo a salire decisi ad assaporare fino in fondo tutti gli ingredienti che questa magnifica salita ci offre. Ed è così che dopo il tramonto in vetta e la discesa dalla normale alla luce delle frontali complicata dall’assenza di tracce alle 21,30 giungiamo al rifugio Cosmiques dove il rifugiata, che aveva notato le nostre frontali, ci accoglie con una zuppa calda, ed una volta informatosi su quale via avessimo percorso, commenta divertito: ”Sarebbe stato meglio scendere in doppia”.
Valentina Casellato, Luca Biagini, Marco "Kita" Tiraboschi, Yuri Parimbelli
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