Monday Money, eravamo quattro amici al Giaz…

L’idea era quella di ritrovare i soliti amici di sempre Claudio con cui spesso arrampico, Elio appena ritornato dal Canada con il quale sono oramai molti anni che divido la corda ed Enrico. Quest’anno per una ragione o per l’altra non siamo riusciti tanto spesso a combinare e qui ci scappa “il purtroppo” in quanto una nostra uscita equivale a fare sì seriamente le cose sul terreno di gioco, ma soprattutto ad un lifting rigenerante ai muscoli del viso. Ridiamo dal mattino alla sera come degli adolescenti e, considerati i circa 150 anni in tre, inizio a pensare che questo possa essere una sorta di esorcismo alla vecchiaia od un inno al Peter Pan che c’è in ognuno di noi! Chissà?

Enrico (Il cucciolo) all’ultimo momento viene assoldato da un cliente e quindi ci tira pacco ma il programma non varia e alle 5,30 ci troviamo all’appuntamento per andare a Cogne a salire la cascata il “Fallo di Plutone”. Poi non so come e soprattutto ne ignoro il perché (forse complice una mezza influenza), mi sono ritrovato appeso alle poco invitanti croste del primo tiro di Repentance Super.

Sono state le invettive di Claudio indirizzate ad Elio che si ritrovava festante (per essere ancora intero) in sosta, quaranta metri più in alto, a rianimarmi e a farmi rendere conto di quanto fosse precaria la situazione. La conseguenza e stata quella di farmi intimare all’amico “Canadese” di mettere giù una doppia e di raggiungere almeno l’attacco di Monday Money, che aveva un aspetto decisamente più bonario ed invitante.

Rassicurati quindi dal ghiaccio ancora abbondante e quindi dalla sicurezza ritrovata, ecco, che tra una posizione a foglia d’acero (il triangolo evoluto in Canada si fa cosi!) ed un passo del Coguaro (si raggiunge “gattescamente” una posizione a piedi accoppiati e poi ci si lancia a occhi chiusi verso l’alto… forse!!) raggiungiamo i pendii sommitali inondati di sole... e che sole, un caldo feroce.

Da dannati dell’ombra quali siamo, ecco quindi, che velocemente ci tuffiamo nella teoria di calate che ci riporteranno allo zaino e nonostante Claudio, ”uno degli uomini più lenti d’Europa”, riusciamo ad arrivare in tempo a Cogne indovinate un po’ per cosa?! Per farmi (io che non c’entravo nulla) sgridare da Albino Savin il quale con lo sguardo sconsolato che si riserva ai dementi mi ha “suggerito” prima di cambiare amici e poi di non tentare più Repentance in questa stagione…

Rinaldo Roetti

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