Delicados nel Vallone del Fournel

Laura, Mauro, Dario e fabio e “le trés bonnes conditions” di Delicados ovvero 200 metri di ghiaccio “non gocciolante”...
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Laura sul terzo tiro (Delicados - Fournel)
Planetmountain
E’ sabato 3 febbraio 2007. Ci troviamo alle cinque sotto una splendida luna al parcheggio di Almese. Saltiamo in macchina e cominciamo a valutare le proposte di Mauro nel Vallone del Fournel.

Durante la discesa che ci porta a Briançon qualcuno vorrebbe vomitare sui tappetini della mia auto (forse per qualche curva un po’ distratta vista l’ora e il sonno incombente), ma riusciamo ad arrivare nel Vallone indenni e con la colazione nello stomaco. Ci avventuriamo fiduciosi sulla strada innevata che porta fino all’ultimo parcheggio, tutti reclamano una sosta fisiologica, ma il problema è ben più grande, pesa almeno una tonnellata, se non di più: è un grosso masso che impedisce il passaggio. Tra le imprecazioni dobbiamo abbandonare l’auto e presagiamo un lungo avvicinamento.

…Laura, Mauro, Dario e il sottoscritto partono rischiarati solo dai primi bagliori del mattino…
Gli zaini ovviamente pesanti ci fanno sperare di trovare le prime cascate in condizioni, sul lato destro, quello più soleggiato, la situazione è assai penosa e sul sinistro qualcosa c’è ma poco invitante…
Infine eccola là, quasi in fondo al Fournel, una colata spicca tra le altre con il suo azzurro… glaciale!

Mauro con entusiasmo e molto ottimismo ci dice: “Qualsiasi cosa sia, quella è la cascata che faremo oggi!”. E con circa tre ore di avvicinamento, dovute anche a una breve deviazione sulla traccia sbagliata, ci portiamo alla sua base: circa 200 metri di ghiaccio “non gocciolante” con un ultimo tiro su una candela assai verticale. A questo punto consultiamo la guida, siamo arrivati al settore Palais des Glaces e la cascata, che i francesi dichiarerebbero “En trés bonnes conditions” si chiama Delicados.

Laura e io siamo un po’ perplessi sul grado, ma gli altri 2 compagni sono convinti… Parto io, il ghiaccio è bello duro, arrivo in sosta e recupero Mauro. Ci segue Laura che si alterna con Dario; siamo molto contenti della scelta. Si susseguono i tiri e arriviamo sotto la candela finale: una veloce valutazione e si decide che saranno Mauro e Dario a tirare da primi… d’altra parte erano convinti, no?

Terminiamo la salita con una sete incredibile. Con una discesa non banale raggiungiamo la base e i nostri zaini e, dopo una bella romanzina del nostro maestro sul numero di battute sprecate (quelle su ghiaccio!!!), ce ne torniamo sui nostri passi sotto al già citato peso dello zaino e, per qualcuno, un gran male ai piedi.

Gustandoci i colori del tramonto, dopo un paio d’ore di cammino, ritroviamo il masso e qua ci prefiggiamo un altro obiettivo: la fontana intravista al mattino (e ricordarsi di portare l’acqua la prossima volta?).

Fabio Stella

vai alla scheda di Delicados


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