Motta Grande, scialpinismo in Alta Valtellina
"Quando mi ritrovo solo a vagare sulle montagna, i sensi sono in massima allerta, come un animale in agguato, mi sento vivo nella bufera scosso dall’impeto del vento; mi sembra di ritornare bambino quando intorno a casa ero in cerca d’avventure”. Già come allora il bello era non raccontarlo a nessuno… lasciandosi trasportare dall’effimero piacere dell’azione".
La Motta Grande sopra Arnoga in Valdidentro è l’inizio dell’ampia dorsale che divide la Val Viola dalla Vallaccia Corta (Foppa di Foscagno). Essa non è mai stata considerata una montagna a sè stante ma un’ampia dorsale dell’adiacente Monte Foscagno che già nella metà dell’800 godeva presso i contadini locali “la reputazione d’avere un orizzonte estesissimo, singolare ed altamente pittoresco”. Comunque cacciatori e pastori con un po’ di spirito d’avventura hanno certamente vagato lungo le ampie dorsali di questa montagna. In tempi più recenti questa elevazione viene considerata montagna a sé anche perché offre interessanti e piacevoli escursioni sia panoramiche che paesaggistiche, naturalistiche e magari anche emozionanti. E’ una montagna per tutte le stagioni e quando la neve ne ammanta dolcemente le pendici, offre il vantaggio di poterle ricamare con le proprie tracce lasciando armonici disegni indimenticabili. Sul versante meridionale sono a disposizione ampi pendii e i percorsi di salita non sono mai obbligati se non in brevi tratti sui pendii più ripidi finali. La comodità d’accesso e i ridotti dislivelli fanno si che si possano comodamente effettuare gite scialpinistiche anche di poche ore; l’ambiente soleggiato rende inoltre piacevoli le salite anche nei periodi freddi.
Il versante settentrionale ha un terreno adatto ad un alpinismo veloce, cioè con pochissimo avvicinamento; entrando quasi istantaneamente in azione si permettono ascensioni rapide e concentrate. La vicinanza della strada sottostante non deve trarre in inganno, qui si può essere isolati più che in angoli remoti. Buona parte delle persone che passano in auto per andare a Livigno a fare rifornimento carburante, acquisti di generi extradoganali o shopping in generale, non hanno tempo per osservare la montagna, hanno altro a cui pensare. La frenesia, la corsa verso l’inutile non porta alla vera felicità, sta ad ognuno di noi fare chiarezza e porsi almeno come minimo obiettivo il miglioramento di sé; se questo avviene anche solo in parte, tutti ne trarremo beneficio e la crescita sarà comune. Ma il modo di agire e di pensare della massa sta arrivando anche sulle montagne, quindi stiamo ben attenti a non entrare in questo vortice, sarebbe una caduta verticale che porterebbe all’appiattimento dell’individuo sia sotto il profilo mentale che spirituale.
di Eraldo Meraldi, Guida Alpina
SCHEDA: Motta Grande scialpinismo
MOTTA GRANDE - alpinismo
1. Rupicapra couloir - II/M3 - 40-50° - 500 m - 19.11.2011 - Eraldo Meraldi
2. Respiro inutile - II/M3 - 40-50° - 500 m - 17.12.2011 - Eraldo Meraldi
3. Couloir dei livignaschi - 40-45° - 500 m - inverno 2011 - Christian Cusini & C. in discesa
4. Il cuore di Anna e Maria - II/M3 - 40-50° - 500 m 19.11.2011 - Eraldo Meraldi
5. Canal de la Mota - 40-45° - 500 m - 1° discesa Stefano Bedognè, Peter Bergamo 10.03.2011
6. Il profumo del buio - II/M2 - 40-45° 500 m - 17.11.2011 - Eraldo Meraldi
7. Lo scivolo - 40-45° - 500 m - 17.11.2011 - Eraldo Meraldi
8. Sperone guide alpine - II/V M5 - 40-50° 450 m - 29.11.2011 - Eraldo Meraldi, Fabio Meraldi
9. Couloir dell’aquila - 40-50° - 400 m - 11.12.2011 - Eraldo Meraldi
10. L’estro quotidiano - II/M3 - 40-45° - 400 m - 11.12.2011 - Eraldo Meraldi
11. Canal del vecio alpin - 40-45° - 400 m - 06.12.2011 - Eraldo Meraldi, Alfredo Praolini
12. Buon compleanno tesoro mio - II/IV - M3 - 40-50° - 400 m - 04.12.2011 - Eraldo Meraldi
NB non si esclude che qualche linea sia stata salita o scesa in periodi precedenti.