Julien Herry e Yannick Boissenot, nuova discesa con gli sci e snowboard sull'Aiguille du Peigne, Monte Bianco
Al giorno d'oggi trovare nuove linee da sciare nel massiccio del Monte Bianco è un compito arduo, ma di tanto in tanto qualcuno ci riesce. Il 9 febbraio Julien Herry, Yannick Boissenot hanno effettuato quella che, con tutta probabilità, è la prima discesa del canale Beuf-Sara sull'Aiguille du Peigne, dopo aver raggiunto questa linea con la salita dei primi 2 tiri della Contamine Vaucher. Ecco il report di Herry.
Boeuf - Sara Couloir su Aiguille du Peigne
Nel 2012 ho capito il potenziale (e il facile avvicinamento) di questa zona per lo sci ripido. Quell’anno, con Davide Capozzi, ho sceso due volte con lo snowboard la linea più ovvia del Col des Pèlerins. Nel 2013 ho avuto la possibilità di scendere le due linee adiacenti (anche con Luca Rolli) che erano ancora più belle. L'anno seguente abbiamo provato una linea sull'Aiguille du Peigne per la prima volta, ma ci siamo dovuti ritirare prima della cima. Negli ultimi anni ho esplorato la parete nord di questa montagna con Sam Favret, così come il Couloir des Papillons con Helias Millerioux.
L'anno scorso mi sono recato alla base del canale Boeuf-Sara con Sam, ma un masso sporgente alle porte del canale si è rivelato troppo difficile da superare. Mi sono reso conto però che il modo più semplice per salire era probabilmente fare i due primi tiri della via Contamine Vaucher sulla destra.
Domenica scorsa, nonostante le previsioni meteorologiche avverse, ho preso la prima funivia per l'Aiguille du Midi con Yannick Boissenot. Anche Hensli Sage è venuto con noi per riprendere questa avventura con il suo drone.
Dopo un'ora di avvicinamento, l’arrampicata di misto su roccia ha subito aggiunto un po’ di pepe alla nostra mattina. Dopo aver salito e combattuto per 20 metri, sono stato felice di trovare una sosta spittata e di riposarmi; arrampicare con la tavola sullo zaino è stato difficile come previsto. Yannick ha preso il comando per altri 30 metri. L'arrampicata vera e propria non è mai stata così difficile, ma trovare delle buone protezioni è stato delicato.
Una breve traversata a sinistra ci ha portato nel canale, che siamo riusciti a salire facilmente per i primi 100 metri. Le nostre speranze di scoprire una rampa di neve nascosta per uscire dal canale sono svanite rapidamente, quindi siamo saliti nel canale per una breve sezione più ghiacciata e ripida. La neve sulle rampe in uscita si è rapidamente ammorbidita al sole e siamo riusciti a raggiungere un piccolo colle a circa 3000 metri.
In discesa la neve era variabile ma per lo più morbida, e abbiamo fatto una prima calata di 15 metri per collegare le rampe superiori al canale principale. Da lì la discesa è diventata un po’ più tecnica fino all’ultima calata ripida di 40 metri.