Grivel - Chabod, Aig. Blanche de Peuterey, discesa con gli sci

Il 04/06/2010 Francesco Civra Dano e Luca Rolli hanno sceso con gli sci la parete Nord Della Aig. Blanche de Peuterey (Monte Bianco) lungo la via Grivel - Chabod. La prima ed unica discesa con gli sci della via era stata effettuata nel 1980 da Stefano De Benedetti.
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Discsa con gli sci di Luca Rolli e Francesco Civra Dano 04/06/2010.
arch Rolli

Il 4 giugno gli italiani Francesco Civra Dano e Luca Rolli hanno effettuato la prima ripetizione della discesa con gli sci della Grivel - Chabod, la classica via lungo la parete Nord Della Aig. Blanche de Peuterey (Monte Bianco). Aperta nel 1933 da due alpinisti d'eccezione, Renato Chabod e Aimè Grivel, questa via di 700m presenta difficoltà fino a VI D ed era stata discesa con gli sci soltanto una volta, nel 1980 da Stefano De Benedetti.

Dano e Rolli, che già a fine aprile erano andati a segno con la probabile prima discesa della Voie Anderson sul Mont Maudit, hanno salito il 4 giugno il canale di destra (700m III, D, M. Bastien, M. Coutin, G. Gaudin e P. Julien, 1952) e poi sono scesi lungo la via del 1933 che sbuca nel bel mezzo del seracco per poi continuare, dopo una breve calata, giù per una sottile cresta. Il tutto valutato complessivamente 5.3 E4, con una pendenza sul tratto iniziale che supera i 50°.

Prima di leggere il report di Rolli, approfittiamo di questa discesa per fare un tuffo nel passato e per mettere in prospettiva quella incredibile sciata di Stefano de Benedetti del 1980. E' Rolli che ci spiega: "Sono 30 anni che nessuno andava su quella via con gli sci, lui forse l'ha anche fatta senza la calata. Fatto sta che Stefano de Benedetti è il precursore, uno che ha anticipato di almeno 20 anni le discese estreme che sono state effettuate negli anni seguenti. Il merito va a lui che ha reallizato, tra l'altro da solo, alcune delle discese ancora irripetute sul Bianco. Semplicemente il top."


100 volte Blanche. O meglio: Blanche Obsession
di Luca Rolli

L'inverno è passato tra esaltanti momenti di gioia e buchi profondi di sconforto al cospetto delle valanghe. All' Helbronner io, Francesco, Davide e Jimmy abbiamo sciato lo sciabile. Con la primavera sono iniziate le gite: Col du Cristaux, Couloir du Diable, Cordier a les Courtes, Anderson al Maudit, Eugster alla Midi, Nord della Tour Ronde. Poi è arrivata l'estate, e ci mancava qualcosa. Non eravamo soddisfatti. I sogni covavano sotto le ceneri. La Blanche era sempre lì davanti a noi, elegante e magnifica.

Veloce sopraluogo, foto, binocolate e discussioni a non finire: "è buona", "no, non lo è", "le vie di fuga?".
Francesco: "Allora andiamo!". Luca: "Ok. Andiamo".
Din din din din: suona la sveglia. Din din din din il mio cervello si attiva alla velocità della luce. Din din din din i moschettoni sbattono tra loro scendendo in doppia nel buio pesto della notte. Din don din don suonano le campane nella mia testa: siamo già sotto la parete. Tic tac tic tac un passo dopo l'altro le terminali sono dietro. Tic tac tic tac il seracco è dietro. Tic tac tic tac siamo a metà pendio e la neve è perfetta. Tic tac tic tac: SIAMO IN CIMA. Tac Tac, ho gli sci ai piedi.

Nella mia testa solo le parole di Stefano De Benedetti: "In the perfect moment I was so concentrated there was no space for other thoughts".

Ci iniettiamo nel pendio, una curva dopo l'altra. Ho la sensazione di sciare in aria. Sotto la mostruosa Brenva, a lato la cresta di Peuterey e il Pilone, davanti le Jorasses. E' tutto perfetto. Scendiamo il primo pendio; ci caliamo dal seracco per raggiungere la cresta sottostante; scendiamo veloci il pendio finale. Siamo già alla base della Nord della Blanche. E ora siamo nella Brenva. Giù veloci facendo slalom tra buchi e masse di ghiaccio che esplodono dall'alto. Giù veloci, sempre più veloci. La Brenva è dietro di noi. La morena e i boschi sottostanti ci dicono che siamo arrivati in terra consacrata.

Nord Della Aig. Blanche de Peuterey (4112m)
Prima salita parete nord:
Renato Chabod e Aimè Grivel 04/09/1933
Salita: La via di salita è il canale di destra (700m III, D), salito nel 1952 da M. Bastien, M. Coutin, G. Gaudin e P. Julien.
Discesa: La via di discesa è la via Chabod-Grivel (700m, IV D) del 1933.
Difficoltà: Abbiamo quotato la discesa 5.3 E4. Nel pendio iniziale la pendenza supera i 50°.
Descrizione: Gita complessa sia nell'avvicinamento (bisogna attraversare di notte e velocemente il bacino della Brenva) che nella discesa (doppia di 40m dai seracchi). Da non sottovalutare la discesa dal ghiacciaio della Brenva fino in val Veny che rimane terreno di avventura con buchi inquietanti.
Note: Nel caso la parete non sia in condizioni per essere sciata le vie di fuga rimangono lunghe e laboriose.

Aig. Blanche discsa con gli sci di Luca Rolli e Francesco Civra Dano 04/06/2010.





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