Dent du Jetoula, prima discesa per Capozzi e Bigio

Sci ripido: il 16/01/2012 Davide Capozzi e la guida alpina Stefano Bigio hanno effettuato la prima discesa con gli sci e lo snowboard della cresta sud-est della Dent du Jetoula (gruppo del Monte Bianco). Il racconto della discesa di Capozzi.
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La cresta sud-est della Dent du Jetoula (gruppo del Monte Bianco) scesa da Davide Capozzi e Stefano Bigio il 16/01/2012.
archivio Davide Capozzi

"La Cresta di Jetoula è una bella via di roccia lungo la cresta sud della Dent de Jetoula 3306m, continuando la Torre di Jetoula 3342 m, fino alle Aiguilles Marbrées. Viene percorsa generalmente d'estate. Noi abbiamo salito e poi sceso con sci e snowboard la cresta sud-est fin sotto la Dent du Jetoula a quota 3200m. Siamo partiti alle 6 del mattino dalla Palud, frazione di Courmayeur, alle pendici della cresta.

Ci sono volute circa 5 ore per coprire i 1800m di dislivello, nella parte bassa non è stato semplice orientarsi nell'infinità di barre rocciose e canali. Una volta raggiunta la cresta abbiamo finalmente potuto renderci conto della fattibilità della discesa, la mia paura era quella di dover togliere sci e snowboard più volte, invece era interamente sciabile, abbiamo percorso a piedi solo pochi metri per risalire ad un colletto che ci avrebbe immesso dalla cresta ai pendii sottostanti.

La discesa è sempre esposta, si sciano pendii intorno i 40°, 45° alcuni passaggi sono più ripidi. La neve variava molto a seconda delle esposizioni, non è mai stata facile da sciare ma se non altro la stabilità dei pendii era ottima. La difficoltà proposta è 5.2 E4.

Credo che l'itinerario sia spesso in condizioni ma la vera difficoltà è nel trovare un innevamento sufficiente e temperature basse. La cresta prende sole praticamente tutto il giorno e si rovina in fretta. Come itinerario è molto simile alla diagonale di Rochefort (realizzata nel 2006 dallo sciatore Rèmy Lecluse e poi ripetuta nel 2010 da me e Stefano)  ma a nostro parere più difficile da sciare in quanto gli spazi lungo la cresta sono molto ridotti, si è sempre sull'orlo del baratro!"


- Davide Capozzi e lo sci ripido, quando è meglio non cadere mai





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