Aiguille Blanche de Peuterey, dopo 29 anni la prima ripetizione della parete che non c'è
Stefano De Benedetti nel giugno del 1984 scese questa parete, da allora più nessuno. Nel 2007 Francesco con Roch Malnuit ci avevano provato, erano riusciti a sciarne un po' più di metà. Negli ultimi anni l'abbiamo nuovamente osservata, corteggiata, ci abbiamo provato e abbiamo fallito.
Credo che il vero valore di questa nostra realizzazione vada oltre la difficoltà o la pendenza; per noi rimarrà la discesa ventinove anni dopo il capolavoro di Stefano De Benedetti. Se sono dovuti passare tutti questi anni penso che il motivo principale non sia la difficoltà, legata a trovare le condizioni giuste o all'avvicinamento su un ghiacciaio così tormentato come quello della Brenva, ma questo vuoto che da quel giugno del 1984 ha condizionato qualsiasi sciatore che volesse confrontarsi con questa parete.
Mi piace pensare che certe discese abbiano un valore storico più di altre, dal punto di vista tecnico ormai quasi tutto è stato fatto, nel Monte Bianco vengono sciate linee difficili a ripetizione, a Chamonix c'è la più grande concentrazione di alpinisti e sciatori di alto livello ma nonostante questo è bello sapere che alcune discese, anche qui, possano rimanere per anni inviolate e rimanere il sogno di tanti sciatori. Da oggi si volta pagina, altri affronteranno la parete est, ma questa sarà un'altra storia.
Un grazie a Francesco, forse colui che più ha sognato questa discesa, a Luca per essere stato il mio compagno perfetto di tante discese e a Julien che ha voluto condividere con noi il nostro sogno e ha dimostrato ancora di più di essere una persona speciale oltre che un grande alpinista.
Aiguille Blanche de Peuterey - parete est (4112m)
Pendenza: 50°/700m
Esposizione: E4
di Davide Capozzi
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