Premio ITAS del libro di montagna: i vincitori 2018

E' Roberto Casati con La Lezione del Freddo a ricevere il riconoscimento per la migliore opera narrativa della 44a Edizione del Premio Itas del libro di montagna. A La Cresta Infinita di Sandy Allan va il premio per la migliore opera non narrativa. Mentre L’Uomo Montagna, dei francesi Gauthier e Fléchais, si aggiudica la sezione narrativa per ragazzi.
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La lezione del freddo – Roberto Casati – Einaudi
acrhivio planetmountain.com

E' La Lezione del Freddo (Einaudi) che si aggiudica il primo posto per la sezione narrativa del Premio ITAS del libro di montagna 2018. Un libro (davvero straordinario) scritto dal filosofo Roberto Casati sulla sua esperienza e soggiorno in un remoto e freddissimo angolo del New Hampshire, che segna e dà conto anche del livello molto alto delle proposte presentate in nomination quest'anno.

Non a caso il riconoscimento come migliore opera non narrativa è andato a La Cresta Infinita (ed. Alpine Studio) in cui Sandy Allan racconta l'autentica epopea della prima salita dell'infinita Mazeno Ridge del Nanga Parbat. Un'incredibile avventura, vissuta insieme a Rick Allen, che ha lasciato il segno nella storia recente dell'alpinismo in Himalaya. A chiudere il terzetto dei “vincitori”, e ancora un'opera particolare quanto bella, L’Uomo Montagna dei francesi Séverine Gauthier e Amélie Fléchais (Tunuè) è la prima graphic novel a vincere la sezione narrativa per ragazzi.

Enrico Brizzi, scrittore e presidente della giuria del Premio ITAS dal 2013, così ha commentato i libri vincitori e il livello di questa edizione: “Mai come oggi l'editoria consacrata alla montagna sembra vivace e capace di presentare un ampio e variegato ventaglio di titoli. Ne sono testimonianza eccellente i vincitori 2018: il saggio narrativo di Roberto Casati sul freddo e i suoi inattesi insegnamenti, l'ironica e potente narrazione di Sandy Allan di un'impresa alpinistica di primissimo ordine lungo la Mazeno Ridge, e la delicatissima opera grafica francese L'Uomo montagna di Séverine Gauthier e Amélie Fléchais”.

La giuria composta oltre che da Brizzi anche da Leonardo Bizzaro, Lorenzo Carpanè, Danilo Zanoni, Linda Cottino, Gian Mario Villalta, Claudio Bassetti, Luana Bisesti, ha anche assegnato una Menzione speciale ad Andrea Contrini per Echi nel Silenzio - Paesaggi della Grande Guerra dal Garda al Pasubio (Publistampa edizioni). Mentre ha segnalato altre due opere: per la sezione narrativa, Alberto Paleari con L’attraversamento invernale delle Alpi (MonteRosa Edizioni) e Mario Casella con Il peso delle ombre (Gabriele Capelli Editore) per la sezione non narrativa.




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