Colin Haley in velocità sulla Cresta Cassin al Denali in 8 ore e 7 minuti
Dopo quello che lo stesso Colin Haley descrive come almeno un decennio di pensieri e sogni, e dopo tre tentativi falliti (2010, 2011, 2012), il 5 giugno 2018 l'alpinista statunitense ha stabilito un nuovo record di velocità sulla famosa Cresta Cassin sul Denali in Alaska, salendo l’elegante ed impegnativa via - aperta dal 6 - 19 luglio 1961 da una spedizione dei Ragni di Lecco guidata da Riccardo Cassin - in sole 8 ore e 7 minuti dalla terminale fino in cima. Solitamente le ripetizioni di questa salita, che è anche una delle più famose ed ambite vie del mondo, richiedono dai 3 ai 7 giorni. Dopo la sua salita Haley ha commentato di essere “felice e orgoglioso” di questo risultato. Comprensibilmente.
Colin, iniziamo con la via: ce la puoi descrivere brevemente?
La cresta Cassin è considerata una delle classiche di tutti i tempi nel Nord America e personalmente ritengo che meriti questo status. Innanzitutto, è sull’unica cima di 6.000 m del Nord America, il che è figo. In secondo luogo, è sul versante soleggiato del Denali che, a quella latitudine molto a nord, è un grande vantaggio per quanto riguarda il godimento globale dell'esperienza. È una via molto lunga, circa 2.500 m di dislivello dalla terminale fino in cima. L'arrampicata è varia, tra cui un couloir di ghiaccio, tiri di misto ed una cresta con cornici di neve, mentre l'arrampicata tecnica è piacevole, su granito solido di alta qualità.
Si parla di nuovo record. Intanto ci dai qualche informazioni sulle precedenti salite veloci?
Tecnicamente parlando il precedente record è stato stabilito da me e dal norvegese Bjørn-Eivind Årtun nel 2010, quando siamo saliti dalla terminale in vetta in 17 ore. Realisticamente però, ci sono stati due tempi più veloci, ma sono difficili da prendere in considerazione in quanto in entrambi i casi gli alpinisti non sono arrivati fino in cima. I tempi sono fino alla cresta sommitale, che si trova abbastanza vicina alla vetta: Mugs Stump in 15 ore nel 1991, e Will Sim e Jon Griffith in 14 ore 40 minuti nel 2011.
Quanto bene conoscevi la via?
Avevo salito la Cassin completamente una volta nel 2010, e avevo salito circa il 65% della via nel 2011 con un altro amico norvegese, Nils Nielsen. Quindi, direi che la conoscevo bene, ma poiché la mia ultima volta sulle sezioni tecniche risale a 7 anni fa, non ricordavo del tutto bene dove andava la via.
Come erano le condizioni?
Ho quasi avuto l'incredibile fortuna di avere una traccia lungo l’intera via, ma sfortunatamente ha nevicato alcuni centimetri la sera prima. Il che, combinato alla neve portata dal vento, ha riempito un po’ la traccia. Quindi nella parte inferiore avevo la traccia riempita, che in alcuni punti era abbastanza utile, in altri invece era così piena che non riuscivo nemmeno a trovare la traccia. A partire da 5.000 m c'era una traccia fatta lo stesso giorno, non era riempita di neve quindi, e questo è stato estremamente utile. Tutto sommato le condizioni erano abbastanza buone per muoversi velocemente. Se non avesse nevicato la notte, penso che avrei potuto essere più veloce di circa un'ora, il che indica quanto questo tipo di salite in velocità dipendano dalle condizioni.
Queste 8 ore... un test più fisico o più mentale? Come ti sei allenato per questo?
Il punto chiave è stato quando sono andato fuori via vicino alla cima della seconda fascia di roccia, accidentalmente mi sono trovato a salire una variante più difficile. Per me molte solitarie sono molto impegnative mentalmente, specialmente cose come la Torre Egger in Patagonia, ma dal momento che dal punto di vista tecnico l'arrampicata sulla Cassin è abbastanza facile per me, è stata più una sfida atletica che mentale. Per quanto riguarda l'allenamento, prima ho trascorso 6 settimane a Chamonix, facendo soltanto un sacco di alpinismo classico e sci alpinismo.
Quanto eri da solo? Avevi un team di supporto che ti seguiva, o eri lì soltanto per te?
Sicuramente non avevo nessun tipo di team di supporto! Tuttavia, non direi che ero molto "solo" ... Ho superato altri tre team sulla via, ed un altro prima della cima!
Domanda di rito: l’attrezzatura?
Due piccozze da ghiaccio (Quark), una coppia di ramponi a monopunta (Dart), un casco leggero, due bastoncini da sci, una fettuccia per piccozza, 3,5 litri di acqua, 13 gel energetici, 2 barrette energetiche, 2 paia di guanti, pantaloni e giacca extra, un lettore mp3! Non avevo ne corda ne imbrago.
Nessuna corda o imbrago...
La ragione ovvia per lasciarli indietro è per risparmiare peso. Naturalmente devi essere sicuro che riuscirai a salire in free solo su, giù, o attraverso qualsiasi terreno necessario per metterti in salvo se il tempo dovesse cambiare o per qualsiasi motivo del genere. Senza corda la tua sicurezza dipende completamente dalla tua capacità di arrampicare bene, motivo per cui ho scelto la fettuccia per le piccozze. Perché far cadere una piccozza sarebbe stato un errore piuttosto terribile.
Si parla sempre della salita. Mai della discesa
La discesa su Denali è così facile che essenzialmente non è un fattore importante. Così tante persone salgono la normale della West Buttress che è molto facile da seguire, e l'unica sezione ripida (ghiaccio a 55° per circa 100 metri) ha le corde fisse. Il tutto contrasta molto con la vicina montagna Sultana, una montagna dove arrivando in cima dalla via Infinite Spur sei davvero soltanto a metà del tuo viaggio, infatti la via "normale" è molto complessa da percorrere.
Una volta la Cassin era considerata la via più difficile sul Denali
Sì, ma al giorno d'oggi ci sono diverse vie sulla parete sud-ovest e sulla sud che sono più difficili. Le vie tecnicamente più impegnative sul Denali sono il Denali Diamond, Light Traveller e la Diretta Slovacca. Nessuna di queste vie è stata salita in solitaria, o salita in giornata.
Ultima domanda: davvero hai mangiato una pizza al campo base?
Si arriva al campo base del Denali con l’aereo dalla città di Talkeetna. Se uno si reca al campo base in giornata, e se per caso hai un amico a Talkeetna, puoi chiedergli di comprare una pizza e metterla sull’aereo che porta gli alpinisti al campo base. Quindi sì, ho mangiato una pizza prima di partire verso East Fork del Kahiltna, poche ore prima di tentare la Cassin.
CASSIN RIDGE, DENALI
Salita per la prima volta dal 6 - 19 luglio 1961 da una spedizione dei Ragni di Lecco composta da Riccardo Cassin, Luigino Airoldi, Gigi Alippi, Jack Canali, Romano Perego e Annibale Zucchi, questa elegante e difficile linea è una delle più famose ed ambite vie del mondo. Dopo la salita, Cassin ha ricevuto un telegramma di congratulazione dell'allora presidente degli Stati Uniti John Kennedy. La via affronta difficoltà di Alaska Grade 5, 65°, 5.8 AI4, è alta circa 3000m e solitamente viene salita in 3 - 7 giorni.
Link: FB Colin Haley, Instagram Colin Haley, www.colinhaley.com, Petzl, La Sportiva