Un aiuto per l’Ucraina

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’appello di tre alpinisti e scialpinisti: Filippo Sala, Fabrizio Desco e Manuel Lugli per la raccolta di fondi e aiuti per il popolo ucraino.
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Un aiuto per l’Ucraina. 'La situazione che abbiamo trovato e vissuto alla frontiera polacco-ucraina di Przemsyl, è difficile da descrivere, da sopportare personalmente e umanamente ed ha aspetti apocalittici. Le persone che attraversano il confine sono per la grandissima maggioranza donne con bambini; arrivano dopo ore, a volte giorni d'attesa sulla linea di confine, infreddoliti e disorientati, cercando di capire dove trovare un posto in cui dormire e riscaldarsi, in cui sentirsi almeno sicuri e assistiti: cercando, insomma, di capire quale possa essere il loro prossimo futuro.' Manuel Lugli
archivio Manuel Lugli

La guerra, provocata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ha sconvolto il mondo. In molti si sono chiesti cosa fare. In tantissimi non hanno perso tempo e hanno donato tutto quello che potevano. Oppure hanno offerto ospitalità al fiume di donne e bambini scappate dalle bombe. Altri ancora hanno raccolto generi di prima necessità e sono partiti per il confine ucraino.

Tra questi anche Filippo Sala, Fabrizio Desco e Manuel Lugli incidentalmente alpinisti e scialpinisti di lunghissimo corso. Per esempio, chi segue queste pagine da un po’ di sicuro avrà letto i report di Manuel Lugli dalle più alte montagne della terra. Forse sarà stata anche questa lunga dimestichezza con le spedizioni alpinistiche, fatto sta che a loro è bastato pochissimo per organizzarsi. Giusto la fondamentale conoscenza di Mariya e Mikhailo Yonik, una coppia ucraina i cui due figli, sacerdoti ortodossi, dall’inizio della guerra stanno operando in un centro di raccolta e distribuzione degli aiuti. Poi, il prezioso supporto del Comune di Formigine (Mo). Quindi, assolutamente fondamentale, il passaparola e la solidarietà di una moltitudine di persone. È stato così che la settimana scorsa hanno consegnato il primo carico. In alpinismo si direbbe che è stata una spedizione leggera e "a vista".

Ora è arrivato il momento del secondo viaggio. Ed è arrivato anche il momento del nostro aiuto. Va da sé che i firmatari del comunicato che vi proponiamo di seguito, si fanno personalmente garanti della trasparenza dell’operazione: parteciperanno in prima persona agli acquisti necessari e alla consegna del materiale, producendo, come già fatto, foto e video a supporto. Aiutiamoli!

L’appello per la seconda spedizione di aiuti all’Ucraina:
Care Amiche e cari Amici, è passata una settimana dal nostro viaggio al confine polacco-ucraino di Przemsyl. Nel nostro piccolo abbiamo ottenuto l’esito che speravamo e il materiale raccolto ha raggiunto la destinazione prevista in Ucraina. Ora, sempre con il prezioso supporto del Comune di Formigine, stiamo iniziando una seconda raccolta di materiale e contributi, a seguito del quale, a breve, partiremo per un secondo viaggio. La guerra si sta gradualmente spostando verso ovest e la raccolta di generi necessari continua ad essere urgente e importantissima. Qui di seguito la lista di ciò che cerchiamo, secondo le indicazioni ricevute direttamente dai nostri referenti ucraini Mariya e Mikhailo Yonik. Mariya e Mikhailo hanno due figli sacerdoti ortodossi; uno di loro è a capo di un monastero che dall’inizio della guerra sta operando come centro di raccolta e distribuzione degli aiuti in territorio Ucraino, mentre l’altro coordina il materiale che arriva al confine polacco.

- Medicinali e kit chirurgici di primo soccorso
- Alimenti per bambini
- Guanti
- Calze e solette
- Scarpe/scarponcini/stivali/anfibi (misura 40-45)
- Zaini
- Sacchi a pelo
- Prolunghe elettriche 30-40 m.
- Gruppi elettrogeni, pannelli solari, batterie, power bank
- Tablet/notebook

Chi volesse versare un contributo a piacere, può farlo sempre sul medesimo IBAN:
Mariya Yonik, IT42 R076 0112 9000 0101 2213 045. Causale: aiuti Ucraina.

Grazie ancora del vostro supporto.
Filippo Sala, Fabrizio Desco e Manuel Lugli




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